Quella sera Galaxia non riuscì a dormire. Chi mai sarebbe venuto a lei per farla madre del figlio di una dea? Perché poi lei? Insomma chi era lei per un compito così pesante? Doveva sapere.

L'indomani Galaxia andò a scuola. Lei era nella classe olimpica dove nell'ora di culto spiegavano gli dei classici...
Chissà chi era quella donna? Perché tanti dubbi? In fondo una dea voleva che lei gli desse un bambino. Lei non aveva nulla che una dea potesse apprezzare. Conosceva le costellazioni e a piacimento poteva illuminarsi come l'abito di quella dea.

L'attenzione di Galaxia fu presto spostata dai suoi ragionamenti quando un giovane dai capelli bianchi fece il suo ingresso. Era vestito di tutto punto. Si vedeva  che fosse un semidio. Tutte le ragazze lo guardavano affascinate.
-Siedi accanto a Galaxia, Dark.- fece il professore e Dark, muto e senza degnare le ragazze di un solo sguardo sedette accanto a Galaxia.

Il banco di Galaxia era all'ultima fila e pochi sedevano accanto a lei perché era una persona semplice mentre nella sua classe erano tutti semidei. Perfino i professori la trattavano diversamente. Eppure il caso volle che lei stette li.

Dark arrivò e si accomodò come un signore. Gli occhi di tutti erano su Galaxia e attendevano un suo passo falso. Ma ciò non avvenne.
-Ps... tu... hai da fare dopo?- le fece Dark senza farsi notare.
-Dici a me?- gli chiese Galaxia dubbiosa. Dark annuì e basta.
-Dopo la scuola... aspettami- fece Dark.

Nella mente di Galaxia molti dubbi sorgevano ora nella mente della ragazza. Sarebbe stato lui il semidio che avrebbe dovuto renderla madre della progenie di quella dea ancora senza nome? E se fosse un altro? Beh una passeggiata male non le avrebbe fatto. Non più delle domande che rimbombavano nella testa di Galaxia.