Galaxia, quella sera, guardava le stelle quella sera e non vedeva l'ora che la madre la chiamasse per la consueta cioccolata calda. Tra le stelle un viso di donna comparve tra le stelle.
Inizialmente Galaxia si disse che era un brutto sogno ma non ci credeva neanche lei. Decise di non darvi peso e andò a bere del cioccolato.

-Galaxia- fece una voce nella testa della ragazza.
-Mh?- la ragazza si svegliò e girò la testa. Ma nulla solo il cielo stellato.
-Galaxia- la chiamò ancora la voce.
Ma la ragazza come prima, si alzò e non vide nulla. Dopo quella seconda chiamata Galaxia accese la luce e la vide.
Una donna vestita di notte e pallida come luna con i capelli neri.
-Chi o che sei?- chiese Galaxia.
-Una dea, una dea bisognosa d'aiuto.- disse la donna.
-Come? Io sono una comune mortale- disse ancora Galaxia.
-Dovrai dare alla luce un bimbo per me. Sono stata maledetta e ora sono sterile. E desidero figli miei. Mi aiuterai? -chiese la dea.

Galaxia ci riflette su. Sua madre le aveva insegnato che gli dei erano molto magnianimi se non li si sfida. Perché non aiutarla?
-Accetto... ma chi sarà il padre?- chiese Galaxia
-Lo conoscerai domani. È un semidio. Lo riconoscerai perche veste di nero.- rispose la dea. Poi sparì.