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LA ROTTURA DELLA QUIETE...

Jason era impegnato nel leggere i rapporti inviatogli da Reyna, che aveva voluto tenerlo incluso negli affari del Campo Giove, come membro di una coorte e come ex pretore. A quanto ne sapeva Jason, anche Percy veniva informato da Frank, attraverso i messaggi Iride essendo il figlio del dio del mare fortemente dislessico e poco motivato nell'apprendimento del latino, lingua dei rapporti ufficiali usati dal Campo Giove, ad emulazione dell'Impero Romano.
Mentre controllava l'archiviazione delle armi a seguito delle ultime guerre, un bussare alla porta della cabina lo distrasse.
Si alzò dalla scrivania, sicuro che non fosse Percy poiché impegnato nel controllare il pavone ostile sul tetto della capanna di Era.
Aperta la porta, rimase stupito. "Piper?" "Jason, posso entrare? Dobbiamo parlare e tu mi eviti."
Jason annuì, troppo sconvolto per fare altro, prima di spostarsi e fare entrare la ragazza.
"Senti, so che è imbarazzante e tutto, ma possiamo essere amici, no? Voglio dire, ne abbiamo passate tante per essere dei semplici estranei l'una per l'altro." "Ma... non sarebbe imbarazzante?"
Piper scosse la testa, dicendo. "I sentimenti che provavamo erano indotti prevalentemente da Era, lei ha messo dei falsi ricordi nella mia testa, e anche se sapevo che erano finti, a livello incoscio per me erano veri. Per quei Jason e Piper sarebbe imbarazzante, vero, ma non per me e per te." "Se sei sicura, mi farebbe davvero piacere, Piper. Sei una persona straordinaria, solo non come più di amica..." "Lo so, quel posto è per Percy, e posso anche capirlo, ha il fascino del cattivo ragazzo, sai dello skaters." "Ha davvero lo skater, se ti rende contenta." "Davvero?" "Non è nemmeno cattivo ad andarci." "Hai appena soddisfatto una mia fantasia, Jason, grazie."
Il biondo rise, prima di notare un rossore sulle guance della ragazza.
"E di te?" "Di me cosa?" "Non sei più arrabbiata, hai oltrepassato la rabbia e la delusione, hai incontrato qualcuno?" "Will." "Il figlio di Apollo che ci provava con Nico?" "Proprio lui. Abbiamo una storia. Io e lui." "Davvero? Beh sono felice per voi due. Meritate di essere felici." "Grazie Jason. Mi sono divertita a parlare, dovremmo farlo più spesso." "Già, dovremmo."


Nel frattempo, anche nella cabina 13 il proprietario riceveva una visita da qualcuno che non incontrava da tempo. Infatti, mentre Nico sistemava il proprio letto, Hazel entrò nella cabina, guardandolo con un sopracciglio arcato. "Quindi... hai dimenticato di dirmi qualcosa?"
Nico si fermò dal sistemare le lenzuola, prima di sospirare ed annuire. "Già, Hazel... Percy sa che sono innamorato di lui."
Hazel sorrise, esclamando. "E? Dai, racconta!" "Non stiamo insieme, ovviamente. Ma lui lo sa e non mi odia, anzi... sta prestando attenzione alle mie reazioni alle sue parole, sai per non illudermi ma nemmeno farmi soffrire. Lui... è... voglio dire..." "Nico, stiamo parlando di Percy. Come hai potuto credere che ti avrebbe fatto volontariamente del male. Percy è la persona migliore che io abbia mai incontrato. Sai, è forte, gentile, potente, la prima volta che l'ho visto ho pensato che fosse un dio." "Sì, potrebbe dare questa prima impressione. Anche io la prima volta che l'ho visto ho pensato che fosse la cosa migliore che fosse mai capitata." "Meritate tutti e tre di essere felici."
La frase della sorella sorprese Nico, che la guardò estremamente confuso. "Tutti e tre?" "Avevo capito che anche Jason provava dei sentimenti per Percy. E lui e Piper si sono mollati." "Ah, sei davvero sveglia." "Grazie. Non ne sono molto sorpresa, però. Conoscendo chi è Percy."


Percy, per una volta, non stava guardando con attenzione il pavone. Anzi, il ragazzo osservava con sguardo perso il profilo del lago di Long Island, pensieroso.
Talia lo trovò così, fermo e pensieroso. "Ehy, se pensi troppo ti si fonde il cervello." "Parli per esperienza personale?" "Ah ah. Non fare cose per cui non hai esperienza." "Quindi tu sei brava a fare la fotosintesi?" "Ouch, questa era cattiva." 
Percy sorrise, senza però essere preso realmente dalla discussione. "Cosa ti preoccupa?" "Diventerò fratello maggiore per la seconda volta." "Come scusa?" "Mia mamma è incinta."
Talia sorrise, esclamando. "Sarai un meraviglioso fratello maggiore, ne sono sicura!" "Grazie Talia."
I due poi si alzarono per andare a cena, parlando tra loro animatamente.
Arrivati al padiglione, videro i tre Grandi seduti al tavolo di Poseidone. "Oh, ma guarda. Certo che voi non fate niente tutto il giorno." "Non abbiamo molto da fare che richieda la nostra presenza." "O attenzione, ora che mi ci fate pensare. Per le cose più rilevanti, mandate i semidei." "Ovvero tu?" Chiese Talia, e Percy annuì dicendo. "Sono proprio fortunato." 
Poseidone sorrise, mentre Ade rideva. "Non essere melodrammatico. Sei ancora arrabbiato perché ti abbiamo detto di stare tranquillo? Non devi preoccuparti."
Appena il dio dei morti fini la frase, Rachel si piegò in avanti, emettendo fumo verde dagli occhi e dalla bocca.
Poi parlò, tre voci insieme.
"La discendenza di Zygia apparirà,
il mondo cadrà;
Mare, amore e fuoco formeranno un'alleanza,
ma questo non eviterà la condoglianza.
Se il potere superiore non si mostrerà,
la fine sarà.
"

Rachel, poi, svenne per la stanchezza.
Percy inspirò profondamente. "Bene, questo dimostra che avevo dannatamente ragione ad essere preoccupato."
Talia, e molti altri nel padiglione che avevano sentito la frase nel silenzio caduto, lo guardarono sconcertati.
La cugina chiese esitante. "Questo è ciò che hai da dire? Quello che ti preoccupa davvero?"
Percy annuì solennemente. "Certo, bisogna far capire che ho sempre ragione."
Chirone richiamò l'attenzione con un colpo di zoccolo. "Silenzio! Andate pure a riposare, parleremo domani della profezia di Rachel. Per oggi riposatevi."
Percy si alzò, annuendo. "Già, ragazzi, ha solo detto che finirà il mondo. Potete rilassarvi, non è niente di che."
Talia lo guardò poco impressionato. Leo, ridendo, chiese. "E?" "Sarà la quinta profezia che lo dice, ripeto non è così sconvolgente. C'è da dire che lo spirito di Delfi ha poca fantasia." "Si chiama oracolo di Delfi, non spirito." "Manca comunque di inventiva. Dai, tutti a dormire. Se il mondo finisse stanotte, non potreste fare niente comunque, quindi possiamo anche dormire." "Stai peggiorando la situazione." "Nah, non è vero." "Sei terribile." "Grazie, Tals! Sei adorabile."
I due cugini si avviarono verso la cabina tre, continuando a discutere tra di loro sull'utilità o meno di discutere prima della fine del mondo.

Angolo autrice

EHYYYY!! I'm alive!! Ecco a voi il quinto capitolo. Ditemi cosa ne pensate!!

By rowhiteblack!

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