ANCORA IO
La mattina dopo, Percy si svegliò, ed uscì dalla capanna, lanciando il solito sguardo ammonitore al pavone sulla capanna numero due, per poi proseguire verso la Casa Grande.
Improvvisamente, mentre camminava, venne raggiunto da un fratello di Annabeth.
"Ehy, Percy!" "Malcom, ehy. Che succede?" "Ti dispiace se facciamo la strada insieme?"
Dopo che Annabeth aveva deciso di unirsi alle Cacciatrici, infatti, il posto di capocabina era passato al fratello Malcolm, secondo per esperienza e abilità nella casa di Atena.
"Niente affatto, perché dovrebbe?"
Percy divenne confuso quando vide il senso di colpa nello sguardo dell'altro semidio. "Che succede?" "Bene... io... mi dispiace per Annabeth, e per nostra madre. Quello che ti hanno fatto, non so nemmeno come hanno potuto... mi dispiace davvero tanto, Percy, dico davvero." "Ehy, ehy, non importa, okay? Malcolm, sono felice per Annabeth. Lei è felice e quindi anche io sono felice."
Malcolm sorrise, dicendo. "Sai, tu e Annabeth avete collaborato molto bene, spero che anche io e te potremmo collaborare così bene." "Certo. Però, per essere chiari, io non ti bacio e non voglio nemmeno un tuo bacio. Neanche come portafortuna."
Malcolm scoppiò a ridere, dando una spinta al ragazzo, prima di entrare nella Casa Grande, presto seguito dall'altro semidio.
"Bene, cominciamo." Chirone osservò i volti dei semidei, semidei che avevano affrontato ben due guerre mondiali e che erano sopravvissuti per raccontarle. Davanti a lui non c'erano più i bambini che erano arrivati al Campo nemmeno cinque anni prima, ma dei giovani soldati, pronti a tutto e soprattutto alla guerra.
Sospirò pesantemente, dicendo. "Dovremmo comprendere prima il potere superiore a cui la profezia fa riferimento." Disse Clarisse, a cui Leo rispose. "Concordo con lei, sapere cosa ci rende forte potrebbe essere un ottimo modo per vincere la guerra." "Ed evitare la fine del mondo." Concluse Piper.
Percy annuì, dicendo. "Potrebbe essere l'amore." "Se, certo, siamo in un cartone animato, Prissy?" "Secondo me, invece, ha senso quello che Percy propone. L'amore è una forza primordiale, primitiva. Ha senso che possa essere la soluzione a questo problema." Piper si inserì nella discussione tra Clarisse e Piper, e Chirone battè lo zoccolo una volta a terra, per evitare la lite che sarebbe sicuramente scatenata.
Il signor D intervenne. "Chi dovrebbero essere i tre semidei della profezia?"
Dopo nemmeno due secondi, tutti i capogruppo indicarono Percy, che si limitò a sospirare tristemente. "In qualche modo me lo aspettavo."
"E gli altri due?" "Beh, viene nominato amore e macchine, quindi direi Piper e Leo." La proposta di Malcolm venne accettata da tutti, e Percy commentò. "Mi mancano i momenti in cui potevi scegliere se volevi essere in una profezia, al posto di esserci scaraventato dentro." Piper scoppiò a ridere, ed anche Leo presto imitò l'amica.
Alla fine del consiglio, Jason e Nico si avvicinarono al cugino, dicendo. "Ehy, Perce." "Jas, Neeks, perché quei volti lunghi?" "Avremmo voluto esserci noi nella profezia con te, sai?" "Non vi perderete niente, non temete." "Ne sei sicuro?"
"Era ovvio che questa volta non potevate essere voi tre." "Chirone!" Il centauro proseguì. "La profezia cita letteralmente amore e macchine. Leo e Piper sono scelte oculate e sono sicuro che, insieme a Perseus, riusciranno a risolvere questa situazione." "Certo, siamo molto bravi a far esplodere cose." Chirone guardò Percy seriamente, che disse. "A nostro futura discolpa, ci state lasciando senza supervisione." "Siete tre adulti, Percy." "E ci state lasciando senza supervisione." Chirone sbuffò una risata, prima di girarsi e partire al trotto.
Angolo autrice
EHY!
A mia discolpa, sono stata lasciata senza supervisione.
Capitolo corto, ma presto pubblicherò il prossimo!
By rowhiteblack
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