...mh? Ah già devo continuare con il racconto :'D allora, mio padre mi raccontava sempre la storia di come si conobbero lui e mia madre. A me piaceva tanto questa storia ^_^ dunque, 19 anni prima della mia nascita, a quel tempo chiunque aveva accesso a quel bosco. Quando dico chiunque dico chiunque, anche quegli stupidi piromani che ogni tanto gli davano fuoco... le fate avevano paura di loro per questo spegnevano il fuoco dopo che se ne andavano. Alcuni invece andavano a prendere piante medicinali...però alcune piante erano velenose e gli umani sapendolo ne ricavavano anche del veleno. Mio padre era un giovane arciere: aveva 24 anni. Il re lo mandò a cercare piante curative. Mio padre andò, dopo 30 minuti ne trovò molte. Nonostante camminò solo per 30 minuti era stanco, beh comminare in quel bosco pieno di buche e radici enormi di albero è stancante, e così decise di cercare un posto per riposarsi. Trovò un prato meraviglioso, pieno di fiori e piante. Si sedette appoggiato ad un albero e stette a sentire i suoni che lo circondavano: gli uccelli che fischiavano, la brezza del vento che muoveva le foglie e...e...un lamento?! Proprio così. Sentì un lamento provenire da dietro un cespuglio e con passo leggero e svelto andò verso il cespuglio. Era pronto a difendersi in caso di attacco, ma invece trovò una ragazza con le ali: una fata! Una fata che versava lacrime di continuo tenendosi un braccio graffiato dal quale usciva sangue. La fata si spaventò e balzó all'indietro per lo spavento. Mio padre cercò di tranquillizzarla e vedendo il suo braccio sanguinante decise di aiutarla con le foglie curative che aveva trovato. Le mise una foglia sul braccio e quello dopo pochi minuti smise di sanguinare e non si creò neanche una cicatrice. Mia madre voleva ringraziare quell'uomo meraviglioso che l'aveva aiutata ma non sapeva come fare. Disse solo che lui era il benvenuto nel bosco e poteva tornare quando voleva. Mio padre a quelle parole era felice anche perché era innamorato di quella fata dolce e bella...

***continua***