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9 - Da qui, tutto potrebbe iniziare, dipende dalle tue scelte. ✔

Capitolo 9

Destiny's pov

16/09/2017

Diario,
Il mio primo giorno era stato molto particolare.
C'era un ragazzo nuovo in classe. Si chiamava Demon e avevamo legato da subito, cera qualcosa di diverso in lui che lo differenziava dagli altri.

I maschi dei miei corsi non lo sopportavano, visto che pensavano che fosse vanitoso e che si potesse solo imbellire agli occhi degli altri perchè faceva il modello, come si vedeva che loro non mangiavano alla mensa della scuola.

Poi le acrobate della mia classe, perchè si, non era facile stare per circa sei-sette ore su quei trampolini ai piedi, gli andavano dietro, ed era troppo esilarante vedere le loro facce dopo che lui cercava di staccarsele di dosso, alcune erano così stupide e non lo capivano nemmeno.

Ah, la potenza di un pene nuovo in classe, quanto scalpore, quanta forza.

Che poi facendo una osservazione dettagliata nei corsi che avevo in comune con Demon, lui era l'unico ragazzo decente, percui pensai che facevano proprio bene ad essere gelosi, questo sotto un altro punto di vista però.

E, infine ciliegina sulla torta, aveva i soldi, anche se non si era mai vantato di possederli. Tutti coloro che non gli andavano dietro, e tutti i coloro che volevano a costo di qualsiasi cosa il suo numero, lo invidiavano.

Tra di noi si era creata una sorta di legame, però non quel tipo di rapporto che tutti pensando.
Forse era perchè non gli avevo mai chiesto il suo numero, infatti me lo dettò lui quel giorno dopo, forse era perchè io non sfogliavo mai giornaletti di moda, anche se non schifavo affatto chi lo faceva, anzi l'avrei voluto fare anche io, solo non possedevo il tempo, per questo io non avevo letto la sua storia da nessuna parte, me la raccontò lui e forse era anche perchè non avevo mai pensato a me e lui a fare chissa cosa chissa dove.
All'inizio non lo consideravo nemmeno, diciamo un conoscente, poi però si formò quel legame.
C'era quel qualcosa che ci univa, ma in modo fraterno.
Fa male dirlo, ma ancora più male soltanto pensarlo.

Non so come spiegarlo, ma in questo periodo sento sempre una sensazione strana. Un qualcosa che parte da dentro, dalla pancia, che cerca di uscire fuori ma poi si incastra. Tra il cuore e la gola. Sembra un uragano, risucchia tutte le emozioni buone e genuine che potrei offrire.
Ma poi riscende, non contento, e si ritrova di nuovo all'altezza della pancia per darsi una spinta più forte e provare ad uscire. Ma rimane lo stesso impiglato nelle spine del cuore e si fa sentire il doppio di prima.
Non è la fame.
E non è neanche l'amore.
Quel che sento nel cuore è come un vuoto ma non è un vuoto, sono come vertigini.

Io sento la sua mancanza.

Oggi io non so chi sono, ieri neanche e domani sarà la stessa storia.

Io non mi sento padrona di niente, una normale ragazza del quartiere numero 11 che ha fatto scalpore solo per la morte indesiderata del fratello. Solo perché io mi trovavo ancora salva dai quartieri loschi di Flowers Spring, questo non mi salvava da avere una condanna per aver infranto la legge

La notizia si era diffusa, come bene sai, percui io che stavo con lui, che avevo assistito al suo trasferirsi in paradiso, in un luogo migliore di questo schifo di oggi, avrei dovuto pagare una pena.

Trascorrere tre mesi nel Forbid's District, dovevo ancora andarci. Avevo prolungato le cose così tanto che erano passati due anni, però in quel momento era tutto stabilito, da gennaio fino a marzo inoltrato, sarei stata in quel posto sotto la tutela di un maggiorenne.

Ovviamente tra i vari distretti le voci non smetteranno mai di girare, però il senso di tutto questo, ve lo siete mai chiesto?
La mia domada è:

"Ci sará un futurò per chi è ancora marchiato con il simbolo dei demoni dal passato?"

Posai il diario al solito posto e poi mi andai a vestire.
Mi misi una tuta perché volevo andare a fare un po' di allenamenti.
Avevo scoperto che era utile per liberare la mente dai pensieri.
Presi il telefono e le cuffiette e scesi al piano inferiore molto lentamente.

"Mamma esco."

Fredezza is the way.

"Non fare tardi."

Oh no lei ti batte.

Sbattei la porta alle mie spalle e mi infilai con davvero molta lentezza le mie cuffiette a forma di unicorno, che mi avevano regalato le mie amiche alle medie, e faccio partire la playlist rinominata da me "Scaccia pensieri" e incominciai a percorrere quasi tutto il mio quartiere diretta al centro di esso, ma vidi un parco che non avevo mai notato prima e mi incamminai in quella direzione. Non pensai che mi trovavo in un altro distretto per questo mi immersi in quel verde senza esitazione, che mossa stupida.

Da quel che potevo dedurre esso era un parco abbandonato da anni.

Poteva essere persino spaventoso per certe persone, ma non a me.

Varcai la soglia del cancello che cigolava in malo modo e che, poco dopo, si chiuse improvvisamente con un colpo secco che mi rimbalzò nel cuore come una fucilata.

Mi allontanai dall'entrata per seguire un sentiero ben delineato per terra, da un gesso rosso che portava alla fine del parco e all'interno di un bosco molto fitto.

Lì qualcosa in me scatto.

Potevo entrare come potevo tornare indietro.

La mia mente, la mia parte reazionale, iniziò a ricreare filmini mentali assurdi, facendomi stare per qualche secondo, o più, in stato di trans.

Stavo ripercorrendo, con me protagonista, tutte le sciagure da me conosciute nei giornali e nelle televisioni locali, che raccontavano delle morti e delle sparizioni di persone nei boschi, sotto il mio punto di vista, però.

Qui nella periferia se qualcuno veniva ucciso da una persona di un'altro quartiere, le traccie non si dovevano rendere visibili, scompariva tutto nel lasso di ventiquattro ore, ma di solito anche meno.

Dopo una sparizione o una morte sospetta non si poteva indagare, non si poteva denunciare, non si poteva fare niente per riscattare la persona.

Se andavi a denunciare correvi il rischio di essere ucciso anche tu, perché loro sapevano chi era andato a dichiararli colpevoli corrompendo le guardie.
Se cercavi di indagare, questi criminali andavano a pagare con somme molto succulenti di denaro gli investigatori in questione, che per non rimetterci le penne stavano con l'acqua in bocca e non si facevano più trovare dai parenti che volevano scoprire il colpevole.
Altre volte i malfattori ordinavano agli investigatori di andarsene da queste zone pagandoli anche qualcosa in più affinchè non si facciano più trovare, talvolta essi scappavano da qui con la propria famiglia non facendosi più vedere.

Qui, bisognava solo stare in zitti e cercare di continuare a condurre la vita come era prima.
Gli impiccioni non erano ben visti, ognuno si faceva i fatti propri e tutti stavano bene.

La legge impediva la diffusione della notizia negli altri quartieri per questo io che avevo infranto questa regola per la mia boccaccia che non sta mai in silenzio, avrei dovuto scontare tre mesi e mezzo di vacanza in quei territori non esplorati da noi di periferia, e tutto doveva continuare come era sempre stato.

Con questi pensieri però poi, mi venne l'ansia.

L'ansia è un vuoto che si genera tra il modo in cui le cose sono e il modo in cui pensiamo che dovrebbero essere; è qualcosa che si colloca tra il reale e l'irreale.
Mi stavo facendo coinvolgere dai racconti micidiali che si leggono da queste parti.

Ma io, stupida e cretina come sono, guardai dritto per dritto il mio nemico e continuai a immaginare fosse, all'interno, diverso da come si presentava. Mai giudicare il libro dalla copertina, ma forse in quel momento si trattava di qualcosa di più imponente e rischioso di un semplice libro.

Può un bosco così cupo può essere più sereno all'interno?

Solo una scelta può darmi la risposta che cerco.


N/A

Allora ragazzuoli, come ve la spassate? Io in sostanza bene.

Sono ritornata eh, lo so fa strano anche a me ma non mi sono mai sentita meglio.

Volevo informavi che tutti i commenti che trovate e non corrispondono alla storia é solo perché sto revisionando tutto e sicuramente le cose cambiano.

Volevo ringraziarvi per i 2.2K cioè cavolo io ho iniziato a scrivere per sfogo non pensavo di arrivare a essere letta da 2.200 persone.
Per molti può sembrare una stupidaggine ma per me è importante.

Grazie ancora e cercherò di essere il più presente possibile anche perchè si avvicinano le vacanze e non vedo l'ora di rilassarmi.

Intanto...
Che ne pensate di Demon? E di Connor?

Fatemi sapere.

Kiss kiss.

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