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4 - Un nuovo arrivato che fa scalpore nell'istituto di periferia. ✔

La mia curiosità però, prese il sopravvento così mi affacciai da dietro la porta per vedere chi fosse.

Era una figura girata di spalle, ma potevo riconoscere dai lineamenti che era sicuramente un maschio, ammesso che non sia una donna-uomo, in questi tempi non si capisce più nulla.

Mi spostai e mi misi seduta su una delle sedie poste fuori la porta e aspettai guardandomi intorno per passare un po' il tempo, anche se il luogo, tutto sommato, lo conoscevo bene.

Che poi erano le 8:32 chi poteva già stare in presidenza, oltre me?

Mi misi a pensare e supposi che sicuramente sarebbe stato uno di quinto scoperto a fare botte oppure a fare qualche scherzo alle matricole della scuola, poverette, alla fine mi facevano pure pena, mi ricordavano tanto me.

O, invece, era un nuovo arrivato.
Come quelli dei film, arriva il nuovo arrivato stra-figo e pieno di muscoli che fa cadere tutte hai suoi piedi e poi l'unica stupida ha cui lui non piace, ecco lì che l'istinto maschile dice:
"Devo conquistarla!"

Film uguali e monotoni.
Vite uguali e monotone.

La porta si aprì con non troppa violenza, ma lo stesso con forza, e da essa uscì la preside che appena mi vide mi indicò e disse:
"Ecco lei ti accompagnerà a fare il giro della scuola"

Ma chi? Io?

Mi misi a cercare qualcuno intorno a me per vedere se non mi stavo sbagliando perchè dietro di me ci sarebbe potuta essere una persona.

E invece no.

"Sta dicendo a me?"

La preside fece una risatina visibilmente forzata e poi disse qualcosa di incomprensibile alle mie orecchie al ragazzo che intanto mi stava squadrando peggio di una macchina da scannerizzazione.
Per un attimo pensai che al posto degli occhi avesse dei raggi x e mi dovesse identificare, inquietante.

"Demon lei è Destiny. Destiny lui è Demon viene da New York e si é traferito a Flowers Spring per decisione del guidice. Sembrerebbe che avete in comune diversi corsi, quindi visto che sei anche qui portalo a vedere la scuola, ci penso io per il tuo professore."

Demon.....mmhh...interessante.
È proprio un bel nome.
Fisico c'è.
Moro, bene.
Occhi, castani, cavolo sono proprio belli.

Qui gatta ci cova!

Quindi se io faccio la descrizione di una persona significa che mi piace?

Si si ...poi mi dirai se non è vero eh!

Senti, stai zitta.

Il belloccio stava accanto a me e stavamo camminando per andare fuori dalla presidenza.

"Ah signorina Smith perchè si trovava qui?"
Mi richiamò la preside così mi girai e con disinvoltura risposi;
"Il prof mi ha cacciata dalla classe perchè sinceramente storia mi annoia ed è una turtura averlo come primo corso del lunedì. Con permesso."

Incamminandomi fuori e non sentendo cosa avesse aggiunto la preside, iniziai a vagare per i corridoi.

Dopo poco mi raggiunse anche Demon e camminammo per la scuola tutta la prima ora e anche metà della seconda.

Gli spiegai dove era situata la palestra, la mensa e le diverse aule per poi arrivare ai bagni e a dei luoghi segreti che solo in pochi conoscono.
In realtà non volevo fargli vedere quei posti ma poi ho pensato che non c'era nulla di male.

Mi sembrò divertito ad alcune mie battute e devo dire che mi trovai non poi così male in sua presenza. Discreto insomma.

Ritornammo in classe e appena entrammo le ragazze iniziarono ad urlare come se fossero ad un concerto degli One Direction.

Sally si mise in piedi ad urlare:
"Ma tu sei Demon Alexander Collins!
Quel Collins!"

Si che fortuna avere anche dei corsi con la nostra amata Stymest.

Ero in confusione e non capivo cosa stava succedendo.
Come facevano a conoscerlo a malapena l'ho visto io.
Chi era lui?

Mi girai verso quel ragazzo che pensavo, fino a pochi secondi fa, di , almeno un minimo, conoscere e lo guardai con aria interrogativa mentre lui fece finta di non avermi notata.

Così senza aspettare il permesso del prof andai a sedermi al mio posto.
Mi guardò male, ma alla fine, si concentrò su ben altro, qualcosa di un po' sotto, qualcosa di leggermente sporgente.

E si, il mio prof è gay, ma era meglio così.

Continuando con gli urletti isterici di quelle oche in calore delle mie compagne, per una buona mezz'ora rimasero incantate dal fascino del ragazzo, parlottando di cose sconce che gli avrebbero potuto fare.
Mi venirono i brividi dal disgusto.

Intanto Collins era andato con una professoressa a vedere dei fascicoli, mentre a noi toccava matematica e devo dire che a differenza di altri prendevo voti, accettabili.
Posso ammettere di essere bravina.
Però poi con le equazioni di secondo grado mi stufai e così mi rimisi a disegnare.

Poco tempo fa ritrovai una foto di me, avrò avuto intorno hai cinque anni, con matita, gomma e foglio, per terra a disegnare.
I miei capolavori credevo cecamente fossero bellissimi e a vederli adesso vorrei solo avere un teletrasporto per farmi ritornare al momento in qui ho fatto vedere a mio fratello quei fogli.

Le mie specialità?
Sapevo disegnare benissimo o un cuore tutto rosso a cui aggiungevo, la faccia e il corpo più piccolino perchè non c'entrava tutto in una pagina oppure disegnavo la mia famiglia.

Beh dei vecchi disegni della famiglia che per rabbia strappai, visto non riuscivo a sopportare il dolore in quel periodo li ritrovai in dei vecchi scatoloni per poi ridurli in brandello.

Okay beh... adesso proviamo a non deprimerci, più di quanto già lo sei. Stavamo dicendo? Che stavi disegnado?

Hai ragione.
L'istinto mi ha portata a disegnare un qualcosa di abbastanza astratto.
Non è un qualcosa in particolare ma ci sono tutte linee nere di penna in posizioni differenti, qua e là si vedono dei segmenti che possono prendere forma in qualche oggetto realmente esistente, come quando si commenta la forma delle nuvole, mentre altre linee che non hanno un vero e proprio senso.

La maggior parte delle persone non riesce a scavare nell'arte.
Potrebbe benissimo pensare che anche lui sa disegnare quattro scarabbocchi e poi spacciarli per opere d'arte, ma in realtà tutti questi tratti accavallati e intrecciati tra loro nascondono una storia.

Ogni disegno nasconde la sua storia, basta soltanto imparare a capirla.

***

Le ore passarono in fretta tra:
Finisci il disegno, vai a prendere un caffè alla macchinetta, prendere i libri dall'armadietto, fare finta di essere interessato alle varie lezioni e la campanella che suona e segna le 13:10.
Che ti fa pensare alla mensa cioè al cibo.

Ho una passione sfrenata e incontrollata sul cibo, soprattutto quello salato.
Patatine, hamburger, cheesburger, coca cola e ancora patatine, semplicemente il paradiso.

Prendo la mia porzione di quella cosa schifosa della mensa e mi vado a mettere in un tavolo abbastanza isolato. Mi deprimo ogni volta quando guardo questa cosa messa tanto per, nel piatto.

C'era un sacco di chiasso in questa mensa, ma ad un certo punto non si sentì più niente tranne la voce più stridula del mondo, dopo mia sorella ovviamente.

"Ragazzi e ragazze un po' di attenzione prego. Vi vorrei presentare il nuovo ragazzo arrivato nell'istituto che sono felice di dirvi è Demon Collins!!"
Io mi girai e stavo assistendo alla scena più imbarazzante per Sally. C'era lei in piedi su un tavolino che parlottava di quanto fosse bello Demon a tutte le oche in calore della scuola urlartrici provette.
Poi arrivò lui, che fece la sua entrata manco fosse un Dio, all'interno della mensa, che fece esplodere la folla peggio di mentos e coca cola.

"Dai sali qua sopra, Demon!" Lo incitò la Lady Trampolini Sono Una Acrobata Provetta.

"No, perchè dovrei darti ascolto? Per dare ancora più spettacolo? Lo so che faccio da modello e che sono anche abbastanza famoso, ma questo non significa che io sia come tutte le persone ricche e con la fama, che pensano solo a essere palestrati e riuscire a far reggere tutte quelle maschere attaccate alla loro faccia! Io non sono così e non ci tengo a diventarlo solo per delle ragazzine che non sanno distinguere nemmeno più dei pettorali veri da quelli di plastica visti nelle copertine di qualche rivista di poco stile."
Fece un uscita di scena dalla mensa e penso si diresse il giardino, anche se tecnicamente era entrato da qualche minuto nella mensa.

Le sue parole mi fecero un certo effetto, ma notai con piacere che non ero l'unica che fu presa di sorpresa. Quasi l'intera mensa fu ferma senza proferire parola.
Silenzio, che terribile silenzio.
Alchè mi ripresi, così mi girai e continuai a mangiare meditando su come avrei potuto finire il disegno, per aggiungere quel tocco di perfezione per completarlo.

Dopo poco tutti ripresero quel che stavano facendo parlando però di ciò che Collins riuscì a dire. In quel momento era arrabbiato e forse riuscivo anche a capire il perchè.
Riuscivo un po' a capire ciò che lo fece scattare, mi ci sono rivista in lui.

Era stato etichettato come il modello già dal primo giorno di scuola.
Tutti stavano pensando fosse un puttaniere e sicuramente Sally si sarà fatti centinaia di filmini erotici su di lui.

Non sempre tutte le stelle del cinema, della Tv, del teatro e della moda sono dei vanitosi o dei ricchioni.
Non dico che non esistono, ma è frustrante essere attribuiti di aggettivi che non ti rispecchiano, questo solo perchè la gente non sa ragionare.

Con questa perla scoprii quindi che lui era un modello, e capii il perchè le ragazze avevano reagito tutte così quando l'avevano visto.
Per chissà quale marca lavorava...

Però questi non erano miei problemi, no di certo, quindi era meglio uscire e prendere una boccata d'aria fresca.

Il contatto del vento fresco sulla mia pelle calda è una sensazione sempre stupenda, non smetterò mai di pensarlo.

Vai da lui, sciocca.

Che?

Vai da lui, vallo a cercare e fagli vedere che tu non sei come tutte quante le altre e che capisci ciò che voleva trasmettere con quelle parole.

Perchè dovrei?

Perchè tu sei diversa, Destiny. Tu hai il coraggio di farlo, roba che Sally manco se la pagano.

Mmh..

Si?

Si.

Iniziai a cercare per tutto il giardino quando mi ricordai ciò che mi disse quando gli stavo mostrando dei posti segreti per la scuola, di cui, uno in particolare lo aveva molto colpito.

Il giardino sotterraneo.

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