Capitolo 9
Newt's pov
"Te lo puoi scordare!"
La guardo arrabbiato e stranito. Possibile che abbia veramente detto una cosa del genere?
"Se ti lasciamo andare lì dentro non sopravviverai nemmeno cinque minuti."
Minho per una volta ha detto una cosa sensata.
"Sono sopravvissuta una notte intera là dentro." Risponde secca la ragazza.
"È stata solo fortuna: sei stata punta da un Dolente e per poco non ci rimanevi secca."
Deve essere successo qualcosa di strano, perché Minho continua a dire cose sensate.
"Kim ascoltami, non possiamo mandarti nel Labirinto. Sarebbe un suicidio. Non te lo lasceremo fare."
La mia voce è sicura, o almeno spero che lo sembri.
"Avete visto anche voi come sono. Tenermi qui sarebbe un suicidio per voi. Se mi arrabbio divento un mostro, rischio di uccidervi. Non potete tenermi qui."
La voce della ragazza è insicura anche se cerca di nasconderlo.
"Possiamo aiutarti a mantenere la calma, poi anche se ti arrabbi abbiamo il tempo ti portarti qui. Fidati di noi."
Lei rimane a guardarmi. Per la prima volta da quando è arrivata qui vedo un velo coprirle gli occhi. Ha costruito un muro attorno a sé, un muro talmente impenetrabile che la nasconde del tutto.
La ragazza mi guarda ancora, poi parla: "Rimango."
Il mio cuore fa una capriola.
"Vi avverto; se succede qualcosa, se feriscono qualcuno, andrò via."
Detto questo si volta e si siede sulla sedia dandoci le spalle.
Dopo averla salutata, senza ottenere risposta, Minho e io ci incamminiamo verso il Casolare. Ognuno si dirige verso la propria camera. Appena entrato nella mia, mi tolgo di dosso la maglietta, mi distendo sul letto e cerco di prendere sonno, ma per quanto ci provi non ci riesco. Continuo a pensare a Kim. Non so come mai. Mi ci sono affezionato, una cosa per me molto rara. Mi ci vuole tempo per fidarmi di un'altra persona, di Kim invece mi sono fidato subito come se la conoscessi da sempre. Non so come faccio ad essere fiducioso in lei dopo quello che ho visto. Aveva gli occhi neri, il corpo era ricoperto da placche metalliche e aveva le unghie nere e lunghe. Ho avuto paura come non mai; chiudo gli occhi e cerco di scacciare via quei pensieri. Passa il tempo e finalmente mi addormento.
***
Mi sveglio all'alba, mi vesto e scendo le scale. Come sempre trovo Minho ad aspettarmi davanti all'ingresso del Casolare.
"Finalmente ti sei svegliato!" Esclama il ragazzo non appena mi vede.
"Perché, sono in ritardo?" Domando infastidito.
"Diciamo che metà Radura è già sveglia da un pezzo." Ribatte scherzoso il Velocista non curandosi del mio tono.
Ci incamminiamo verso la cucina di Frypan che ci offre subito la colazione.
"Cosa faremo alla ragazza?" Domanda il cuoco.
"Non lo sappiamo, ma oggi probabilmente quella testapuzzona di Alby terrà un'Adunanza."
La risposta di Minho mi sorprende non poco. Alby non mi aveva detto niente... Se lo sarà scordato.
"Mi sa che oggi non andremo a correre." Dico rivolto verso il Velocista, quando siamo finalmente seduti e in procinto di mangiare.
"Non che ne avessi voglia. Andare a rischiare la vita tutti i giorni può essere poco divertente."
Dopo quelle parole il ragazzo e io ci mettiamo a mangiare senza dire nient'altro.
***
Finita la colazione Alby ci passa a chiamare dicendoci di avviarsi già nella sala delle Adunanze. Facciamo come ci è stato detto.
Appena entrati nella stanza prendiamo posto sulle solite sedie. Pochi istanti dopo arrivano tutti gli altri ragazzi.
Appena ci siamo tutti seduti, Alby, da grande capo quale è, inizia il discorso.
"Pive, oggi siamo qua per discutere di quello che è successo alla ragazzina."
"Intendi il fatto che sia diventata un mostro e che abbia quasi ammazzato Newt a forza di graffi e calci?"
Gally non sa mai stare zitto.
"Non mi ha quasi ammazzato Gally, sono solo graffi, per l'appunto." Rispondo a tono.
"Ti ostini ancora a difenderla?" Ribatte lui sorpreso.
"Basta!" Sbraita infuriato Alby.
"Non siamo qui per metterci a discutere fra noi, ma per decidere di cosa farne della ragazzina."
"Secondo me dovremo Esiliarla. Rischia di ammazzare qualcuno." Dice Gally guardandomi in cagnesco.
"Gally dovresti fare il comico, dico davvero."
Minho parla con tono ironico, ma il suo sguardo è duro come il marmo.
"Scusa, che soluzione proponi allora?" Ribatte l'Intendente biondo.
"Per me dovremo tenerla sotto controllo. Esiliarla non servirebbe a niente, è già riuscita a sopravvivere nel Labirinto per una notte intera, credo che un'altra nottata non farebbe la differenza. Dovremo tenerla qua e se è il caso rinchiuderla nella Gattabuia."
Vedo alcuni ragazzi annuire convinti.
"Qualcun'altro offre un'altra opzione?" Domanda Alby ricevendo dei 'no' come risposta.
"Perfetto. Passiamo ai voti allora. Parleremo uno per volta come sempre. A te la parola Mike."
Dopo Mike parlano tutti gli altri Intendenti, Alby e io. Alla fine arriviamo alla decisione di lasciare la ragazza qui alla Radura.
Tiro un sospiro di sollievo.
Kim's pov
Mi sfrego gli occhi cercando di svegliarmi per bene. Ho dormito veramente male. Non ho fatto i soliti incubi con medici pazzi e strani esperimenti. Ho sognato per tutta la notte di far male ai miei amici. Ferivo Newt e Minho, li ferivo a morte e il sangue sgorgava dalle loro ferite copioso e vermiglio. Continuavo a ferirli anche quando erano morti. Ferivo e uccidevo per piacere.
Ho paura di quello che potrei fare agli altri, ma soprattutto ho paura di me stessa.
Mi guardo le mani per paura che ci sia del sangue rappreso sopra. Per fortuna non c'è niente. Quelle unghie nere però mi ricordano che razza di essere sono. Provo a mandarle via ritirandole, ma non funziona.
Quelli della C.A.T.T.I.V.O. devono averle lasciate apposta come monito. Sospiro e sbuffo: possibile che non mi vada bene niente?
Cercando di non sconsolarmi troppo, mi siedo per terra aspettando qualcosa, una voce, dei passi. Spero che prima o poi mi tirino fuori di qui.
***
Dopo un lunghissimo tempo che mi pare interminabile, sento dei passi. Mi tiro in piedi e sto pronta ad uscire. Sento la porta aprirsi e vedo Newt entrare sorridendomi. Faccio alcuni passi indietro ricordandomi dei sogni, o meglio degli incubi, che ho fatto questa notte.
"Alby ha indetto un'Adunanza e hanno deciso che puoi restare!"
Sembra a dir poco felice. Io invece per niente: rischiano solo a tenermi qui. Scaccio via quei pensieri cercando di non rovinare questa fantastica giornata di splof.
"Oh... perfetto..." Rispondo al ragazzo tenendo lo sguardo basso.
Il biondo entra completamente dentro la Gattabuia e si avvicina a me.
"Lo so che avresti voluto andartene, ma è per il tuo bene. Se rimani qua sarai al sicuro."
Newt cerca di rassicurarmi, ma è quasi impossibile.
"Ora siete voi a non essere al sicuro."
Alzo lo sguardo verso di lui. Vedo che il Velocista cerca di prendermi dolcemente il braccio, ma con un movimento brusco mi tolgo dalla sua traiettoria.
"Newt... non toccarmi. Per favore."
Lo sorpasso ed esco dalla Gattabuia. Sento il ragazzo guardarmi e per una strana ragione, lo sguardo triste che probabilmente si è dipinto sul suo viso mi ferisce più di qualsiasi altra cosa.
***
"Ti vogliono nella sala dell'Adunanza." Mi dice Newt raggiungendomi. Ha recuperato il sorriso, ma si vede che fa fatica a mantenerlo.
"Devono farmi il terzo grado?" Domando.
"Diciamo di sì." Risponde lui abbozzando un piccolo sorriso.
Guidata da Newt mi dirigo verso il Casolare e salendo le scale arrivo davanti ad una porta in legno con una maniglia leggermente arrugginita. Prima di entrare però, mi rendo conto di dover fare una domanda molto importante al mio amico.
"Cosa ti ha fatto il Dolente?"
Ho dovuto chiederlo, insomma l'ho salvato, ma voglio sapere cosa gli sia successo.
"Pensavo mi avesse Punto. Era stata solo un'impressione. Mi ha solo lasciato un brutto taglio sulla schiena."
Conclude la frase aprendo la porta con la maniglia arrugginita. Davanti a me ci sono dieci ragazzi che mi stanno fissando. Mi ritrovo a pensare che il Labirinto non era poi così male.
***
"Entra, siediti e non parlare se non te lo chiediamo noi."
Molto coinciso Alby, penso tra me e me. Vedo una sedia davanti alle altre su cui sono i seduti i ragazzi. Senza nemmeno dire una parola mi ci siedo. È scomodissima, ma me ne farò una ragione.
"Credo che Newt ti abbia già detto tutto."
Alby si rivolge a me con aria severa. Faccio un cenno impercettibile con il capo. Vedo Newt sedersi sulla sedia a poca distanza dalla mia.
"Perfetto. Rimarrai qui solo perché, con benevolenza, abbiamo deciso di non farti fuori."
Simpatico il ragazzo. Molto simpatico davvero: forse si è dimenticato che sono io quella che rischia di far fuori qualcuno.
"Per me rimane la scelta sbagliata. Abbiamo visto tutti quello che è! È un mostro, una dei Creatori!"
"Okay, questa è la più gran sploffata che io abbia mai sentito in tutta la mia vita." Risponde Minho a Gally.
Già, perché come al solito il biondino non poteva starsene zitto, ma doveva dire cacchiate per forza.
"Non ti rendi conto della realtà Minho. È una di loro! Ha le scritte sulle mani che lo provano."
Il ragazzo continua a parlare, poi anche se nessuno me lo ha chiesto, rispondo: "Gally, senza offesa, ma se fossi una di loro e tutta quella roba che hai appena finito di dire, sarebbe alquanto insensato. Nel Labirinto ci sono finita lo stesso e il Dolente che c'era là dentro mi ha quasi ucciso. Se fossi stata una di loro non mi avrebbe toccata, immagino."
Per parlare ho tenuto le braccia incrociate sul petto e mi sono rivolta verso il ragazzo che ora mi guarda infuriato.
Alby interviene prima che Gally possa dire una delle sue solite cavolate.
"Ti avevamo detto di non parlare." Ignoro il ragazzo e ritorno a guardare davanti a me come se niente fosse. Vedo Gally alzarsi dalla sedia. Si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio:
"Devi stare zitta. Stai mentendo. Quelli come te qua non contano, i mostri schifosi se ne devono stare nel Labirinto. E tu sei un mostro schifoso."
Le parole rimbalzano nell'aria facendomi vergognare di me stessa. Sento la rabbia arrivare. La mia vista diventa strana e colorata.
Vedo alcuni ragazzi allontanarsi da me, altri - due se non vedo male - fanno correre la mano al pugnale. I miei occhi devono essere diventati neri. Respiro profondamente e cerco di calmarmi. La vista torna normale pian piano e persino le unghie se ne vanno via.
Sorrido tra me e me.
Il microchip deve essere stato creato per essere controllato e io ci sono riuscita, almeno per ora.
"Avete visto! Che cosa vi avevo detto?!" Esclama il ragazzo biondo ancora dietro di me.
"Hai solo detto sploffate testa di caspio!"
Ecco ora Minho a peggiorato la situazione.
"Come mi hai chiamato?!" Sbraita Gally, arrabbiato nero.
I due ragazzi si gettano l'uno contro l'altro in un turbine di calci e pugni e gomitate. Mi sento in dovere di intervenire prima che uno dei due ci rimanga secco per davvero.
Separo i due con una forza a me sconosciuta. Spingo in là Minho ricevendo calci e qualche pugno. Spingo a terra Gally e lo tengo fermo con peso del mio corpo.
"Stai calmo galletto."
Provo a non compiacermi mentre dico quelle parole, ma è impossibile. Vederlo lì per terra dopo quello che mi ha detto... devo ammettere che è soddisfacente.
"Attento: i mostri schifosi potrebbero farti male se ti comporti da bambino cattivo." Scherzo tirandolo in piedi. Minho con il naso insanguinato si sta rialzando da terra molto confuso. Non so nemmeno io come ho fatto a scansarlo così, come se fosse una piuma. Probabilmente sarà il microchip che mi fa tutto questo. Mi rimetto seduta sulla sedia come se niente fosse successo. Inaspettatamente Gally mi prende per la maglietta e mi sbatte con forza contro il muro. Sento il dolore pervadermi dalla testa ai piedi.
"Non minacciarmi mai più ragazzina di splof."
Vedo Alby che trattiene Minho mentre Newt si avvicina a Gally cercando di fermarlo. Sento la rabbia ribollire in me e volutamente faccio diventare i miei occhi neri. Gally molla la presa e arretra andando a sbattere contro Newt.
"Paura?" Domando ghignando verso il ragazzo. Lui è terrorizzato, così colgo l'occasione e mi avvicino a lui. Arrivata a un passo dal ragazzo mi fermo.
"Bu!"
Il ragazzo spaventato cade a terra.
"Non darmi più del mostro schifoso Gally. Non farlo mai più." Dico più seria che mai, mentre il ragazzo si trascina all'indietro lontano da me.
Space for me||☆
'Giorno pive!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che l'idea di questo libro sia bella insomma.
Faccio tanti auguri di buon compleanno a Figlia_dei_libri_ che è nata il mio stesso giorno.
Scusate gli eventuali errori di grammatica e virgole nel capitolo.
Okay...
Scusate sono rimasta a corto di parole, quindi ora vi saluto e mi auguro che abbiate apprezzate il capitolo.
Perfect.😂
Bacioni❤
La vostra pazza Velocista di quartiere,
Maty⭐
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