Capitolo 42
Laila's pov
Stiamo volando sulla Berga da ore ormai.
Io ho già fatto il mio turno di guardia e ora nella sala di controllo c'è Gally.
Il pilota della C.A.T.T.I.V.O. è molto svampito e un gran cacasotto. Preferisce stare ai nostri ordini piuttosto che obbedire ai suoi superiori.
Sono seduta su un piccolo letto in un dormitorio ordinato e pulito. L'unico mio pensiero è rivolto alla mia amica Kim.
Al centro della C.A.T.T.I.V.O., tutta sola, si deve sentire una splof. Inoltre non c'è solo la sua incolumità in gioco, ma anche quella di Mark.
In quel momento entra nella sala un conosciuto Velocista.
"Ehi!" Mi saluta sorridendo con i suoi denti bianchissimi.
Il ragazzo si siede accanto a me e senza preavviso mi circonda le spalle con un braccio stringendomi a sé.
Non mi oppongo a quell'inaspettato gesto d'affetto.
"Stai meglio?" Domanda il ragazzo dai tratti orientali.
"Meglio no. Mi sento uno schifo. Continuo a pensare a lei. Si sta suicidando."
"Vuole indietro suo fratello, è normale che faccia così. È l'unica famiglia che le rimane."
"Ma ci siamo anche noi, possiamo essere noi la sua famiglia."
"No, non possiamo. È una sua decisione. Non nostra."
Proprio in quel momento, la verità detta da Minho, mi pesa più di qualunque altra cosa al mondo.
"Non possiamo obbligarla a vederci per quello che non siamo. Siamo suoi amici, siamo importanti per lei, ma per quanto lei non lo voglia, la sua unica famiglia assieme a suo fratello, è sua madre. Forse è anche per questo che se ne è andata. Ha bisogno di sapere chi è. Ne abbiamo bisogno tutti."
Mi volto a guardare il ragazzo.
"Lo avete detto tutti voi. I noi del passato non esistono più."
"Non lo sappiamo. Non possiamo sapere se non ricordiamo. Dobbiamo aspettare che accada qualcosa, qualcosa a nostro favore."
Di scatto mi allontano dal ragazzo e lo fisso negli occhi. Lui non capisce il motivo del mio gesto e mi osserva confuso.
"Non posso aspettare per sempre, Minho! Ho aspettato una vita per rincontrare mio fratello. Ho scoperto che è morto!"
Mi alzo in piedi e non mi trattengo più; sento il petto esplodermi e il sangue pulsarmi nelle orecchie.
"Non posso aspettare in eterno! Non posso! Rischio di impazzire!"
Ormai sto quasi urlando, ma Minho non pare turbato da tutto questo. Il ragazzo in tutta risposta si alza dal letto e mi viene vicino.
Per un attimo riprendo fiato.
"Non posso Minho, non posso aspettare ancora, non ci riesco..."
Il ragazzo fa ancora un passo verso di me, poi mi abbraccia stretto. In quel momento il mondo mi crolla addosso e finalmente piango, senza contegno, piango.
"Una volta una persona speciale mi ha detto di non vergognarmi mai di piangere. Mi ha detto che tutti i supereroi come te, per quanto forti e invincibili, sono comunque umani e provano sentimenti. Quindi non vergognarti, non farlo."
Mi stringo a lui, lo abbraccio cercando di dimenticare tutto il resto. Il mondo per un attimo scompare e rimaniamo solo noi due, stretti in quell'abbraccio. I miei singhiozzi sono nell'aria, ma le carezze sulla testa da parte di Minho e le sue parole dolci fanno passare tutto.
Le lacrime vanno via, i singhiozzi pure, ma il dolore rimane fermo e costante senza lasciarmi via di scampo.
Chiudo gli occhi appoggiando la testa al corpo muscoloso del ragazzo.
Lui mi stringe fra le sue braccia e appoggia il mento sulla mia testa.
In quel momento mi sento meno sola. Dopo la morte di mio fretello, la fuga di Kim, Minho sembra quasi avere un effetto risanatorio su di me.
"Grazie." Sussurro inconsapevolmente.
"Per cosa? Per l'abbraccio o per il fatto che hai l'opportunità di stare così vicina al ragazzo più bello di tutta la Berga?"
A quell'affermazione mi allontano leggermente da lui, ridendo.
"È chi ti avrebbe eletto il più carino?"
"Ovviamente nessuno. È stata più un'autoelezione."
Un ghigno sbilenco compare sul volto del ragazzo e io non posso trattenermi dal fare una leggera risata.
Alla fine mi avvicino a lui e dopo essermi messa in punta di piedi gli sussurro all'orecchio.
"Potrei eleggerti io a "più bello della Berga", non credi?"
Lo sento sorridere.
"Sarebbe un onore."
A quelle parole bacio il ragazzo sulla guancia. Lui rimane un attimo imbambolato a guardarmi mentre lo abbraccio.
"Sei unico." Dico semplicemente. Il ragazzo mi avvolge dinuovo tra le sue braccia e io mi sento protetta.
Respiro lentamente rilassandomi completamente fino a quando uno scossone del veivolo non interrompe quel caldo e dolce abbraccio.
***
"Cosa è stato?" Domando avviandomi verso la porta della stanza.
"Non so, ma sarà meglio andare a controllare." Concorda Minho seguendomi e uscendo dal dormitorio.
Arriviamo in un attimo alla sala di controllo dove si sono riuniti tutti i Radurai.
Alby e Newt hanno una faccia alquanto preoccupata.
"Sacco di splof dicci cosa sta succedendo o ti buttiamo giù senza tanti convenevoli." Ordina Alby rivolto al pilota della C.A.T.T.I.V.O. che tutto affannato sta controllando il pannello pieno di tasti e lucine davanti a sè.
"Non lo so, forse è il carburante o un problema al motore, ma dobbiamo fermarci per ripararlo, altrimenti la Berga non riuscirà a portarci fino al Centro."
"Quanto manca ancora?" Domanda Gally serio come non lo ho mai visto.
"Ancora una mezza giornata di volo come minimo."
Alby fissa Newt che alza lo sguardo e fissa Minho che rivolge uno sguardo anche a Frypan e Gally.
"Che ore sono?" Domanda il Capo dei Radurai.
"Quasi le 17:00."
Senza perdere tempo il ragazzo prende una decisione.
"Ci fermiamo per la notte. Ripartiremo domani."
Il ragazzo si gira a guardare il pilota della navicella.
"Appena trovi un posto sicuro dove far atterrare questo coso ti fermi e inizi a ripararlo. Capito?"
L'uomo, smilzo e impaurito, annuisce come un ossesso per poi tornare a guardare radar, monitor e pannelllo di controllo.
"Andate tutti nel salone principale o nei dormitori e appena questo coso atterra scendete tutti. Chiaro?"
"Signorsì." Rispondo alcuni, mentre altri si limitano ad annuire.
***
La mezz'ora successiva la passo con tutti i ragazzi. Faccio nuove conoscenze come quella con Will, Jeff, Clint, Justin, Zart...
Passo diverso tempo anche con Minho che mi segue, quasi come un'ombra.
A dire il vero un po' mi infastidisce, ma mi fa sentire anche protetta e quella non è per niente una brutta sensazione.
A un certo punto mi ritrovo nuovamente da sola con lui.
"Tu cosa pensi di tutta questa faccenda?"
"Prova ad essere più specifica." Mi rinfaccia lui.
"Di tutto questo, della C.A.T.T.I.V.O., insomma di tutto quello che abbiamo passato fino ad adesso."
Il ragazzo ci mette un attimo a rispondermi.
"Veramente non so più cosa pensare. Medici pazzi, Prove assurde, zombie che girano a zonzo per il mondo... L'unica cosa sensata che mi viene in mente ora, è che la vita è proprio una bella sploffata."
"Non potrei essere più d'accordo." Concordo ripensando alla morte di mio fratello, alla fuga di Kim e a questo viaggio senza fine.
Newt's pov
Devo dirglielo.
Sono miei amici.
Non faccio che pensarci da quando l'ho sognato quella notte di quelli che mi paiono secoli prima.
Sono uno Spaccato, o almeno lo sarò in futuro.
I miei amici devono saperlo, non posso non dir loro niente.
Dal muro su cui avevo appoggiato la schiena mi dirigo verso il lato opposto della sala dove Minho sta parlando con Laila.
"Amico, vieni ti devo parlare."
Il ragazzo mi guarda negli occhi e dopo aver capito che si tratta di una cosa importante, mi segue senza esitare.
Dopo Minho mi dirigo in cerca di Alby che a sua volta sta avendo una conversazione con Gally.
Interrompo anche loro senza troppi convenevoli e il ragazzo di colore, notando la mia faccia, mi segue senza esitare.
"Cosa ci devi dire Newt?" Domanda il Velocista non appena siamo lontani da tutti.
"Un po' di notti fa ho fatto un sogno. Eravamo tutti e tre assieme e stavamo parlando. Parlavamo della cura, degli Spaccati e... di me."
"Come di te?" Domanda Minho non capendo quello che sto dicendo.
Io non riesco a rispondere, così Alby per incoraggiarmi mi posa una mano su una spalla.
"Newt, di noi ti puoi fidare, non lo diremo a nessuno, tranquillo."
Prendo un bel respiro profondo e fisso entrambi i ragazzi negli occhi.
"Parlavamo di Spaccati e dopo un po' il discorso è girato su di me perché..."
Per quanto ci provi non riesco a finire quella dannata frase, ma in mio aiuto viene Minho che mi incoraggia.
"Perché..." Mi incita il ragazzo.
"Perché sono uno di loro, sono uno Spaccato."
I ragazzi mi fissano paralizzati e per un attimo non dicono niente, ma proprio nel momento in cui stanno per parlare, sentiamo un rumore molto strano.
Sembra quasi un miscuglio tra il suono di una campanella e quello di una sveglia.
Ci dirigiamo allora tutti in sala comando.
"Cosa succede?" Domanda furibondo Alby al pilota che ha interrotto il nostro discorso.
"Niente. Tutto a posto. Volevo solo informarvi che siamo arrivati."
Kim's pov
Ho sentito dei tonfi nel corridoio.
Thomas e Teresa hanno visto delle guardie che correvano e da quanto dicevano un certo "prigioniero" è scappato, o almeno ci ha provato.
Non ci metto molto a capire di chi si tratti.
Deve essere Mark, chi altri se no. Mi alzo dal letto dove ero coricata e zoppicante a causa del piede, arrivo fino alla porta alla quale sono affacciati i due ragazzi.
"Fatemi passare, devo andare da mio fratello."
"Non se ne parla nemmeno. Tu ora stai qui buona buona mentre noi andiamo a vedere quello che succede."
Teresa come al solito non ammette repliche; mi ricorda Alby per certi versi.
Io senza stare a discutere più di tanto mi ricorico sul letto mentre i due escono dalla stanza con disinvoltura.
Thomas prima di andarsene mi sorride, facendomi confondere ancora di più le idee.
La porta si chiude e i passi dei due ragazzi si fanno distanti nel corridoio.
Io cerco di rimanere tranquilla, ma la verità è che non ci riesco.
Le uniche cose che so non sono per niente belle e mi confondono solamente: ho una mamma Spaccata e pazza, mio padre è presumibilmente morto, mio fratello prigioniero, i miei amici sono lontani e al sicuro da qui, il ragazzo che credo di amare in questo momento probabilmente mi odia e la mia migliore amica sarà di sicuro agitata e preoccupata.
Continuo a fare strani sogni sul mio passato e sul presente, sto per diventare un robot e come se non bastasse il ragazzo che un tempo ho amato ora è ricomparso e io non posso ricordare niente a causa di un gruppo di medici pazzi che hanno rimosso dalla mia testa tutti i miei ricordi.
E come ciliegina sulla torta abbiamo un bel pezzo forte: non so più chi sono.
Un robot? Un umano? Una macchina? Un'androide? Un mostro? Cosa sono? Forse la risposta è "scherzo della natura".
L'unica cosa di cui mi rendo veramente conto è che a forza di cercare il mio passato ho perso il mio presente e non capiscono più chi sono davvero.
Forse non sono niente, forse sono solo un esperimento, una prova.
Magari non sono nemmeno quello.
Sto diventando matta a pensarci, quando un pensiero piccolo e fastidioso si insinua nella mia testa.
Mia mamma mi ha migliorato e ora io sono in grado di fare cose fuori dal comune.
In tutte le attività sono brava, ma il combattimento è probabilmente quella in cui eccelgo.
È proprio qui la risposta, palese ed evidente: non sono né umana, né robot, né androide, né esperimento, né mostro.
Sono un' oggetto letale.
Sono l'arma della C.A.T.T.I.V.O.
Space for me||☆
Bella!
Spero che il capitolo vi piaccia, che la storia vi appassioni.
Ragazze e ragazzi (ci sono ragazzi che leggono questa storia. Già.), scusate se non aggiorno più tanto spesso, ma tra la scuola e i miei impegni, la mia vita è diventata una sequenza di "mi sveglio, vado a scuola, mangio, studio, dormo."
Insomma una sploff.
Volevo ringraziarvi tantissimissimo per i 4k di visualizzazioni.
Non so se avete ben presente quanti siano, ma sono tanti. Certo, infinitesimali rispetto a altre storie, ma comunque tanti.
Se conoscete altre fangirl o fanboy (non si sono ancora estinti) condividete la storia, magari può piacere.
Io non so voi, ma oltre a incasinarmi con lo studio sono incasinata anche con le serie TV. Avete presente guardare 5 serie TV diverse insieme? Ecco. È la mia situazione attuale, più o meno.
Domani sono piena di verifiche e interrogazioni, ma credo che andrà bene perché...
*rullo di tamburi*
DOMANI È IL COMPLEANNO DI THOMAS!
-Conclusione: sarà la giornata più bella del mondo.-
Conclusionando (termine inventato ora ;) : domani faccio uno speciale su "HUMOR FOR FANGIRL AND FANBOY 2". Con speciale intendo una mia personale lettera per il nostro Sangster, per augurargli "Happy Birthday". (Da notare il mio uso dell'inglese.)
Ora smetto di diffondere il mio disagio su di voi.
Me deleguo :)
Gli orrori di grammatica sono causati dalla mia dislessia da semidea e dalla mia profonda stupidità.
Chirone approved🔝👑
Bacioni❤
Maty☆
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