Capitolo 4
Ci incamminiamo verso il negozio di alimentari facendo ogni passo con calma e fretta allo stesso tempo. Non dobbiamo certo fare rumore e correre sarebbe come far esplodere un fuoco d'artificio con scritto "per della carne fresca gratis venire qui". Dall'altra parte dobbiamo evitate di andare lenti come lumache per arrivare il più in fretta possibile al negozio, arraffare quello che ci serve e tornarcene nei Tunnel.
Aumento il passo senza però correre e Newt non dice niente e mantiene la sua velocità. Dopo diversi minuti, non saprei dire quanti, arriviamo a un centinaio di metri dal negozio. Ci nascondiamo dietro a uno degli ennesimi veicoli ribaltati.
Tutto attorno girano diversi Spaccati e anche... dei cani?
Già sembrano proprio dei cani, solo che al posto di essere belli e carini... beh sembrano dei lupi, ma sono almeno grossi il doppio. E hanno gli occhi iniettati di sangue e zanne da far paura, persino a me.
"Te lo puoi scordare che io vado là a farmi ammazzare."
Newt mi guarda sconcertato passando lo sguardo da me agli Spaccati.
"Scusa, ma non ero io a tentare di farmi uccidere nemmeno due giorni fa." Acida rivolgo una sguardo scettico a Newt che ricambia con uno sorpreso.
"Okay, questa te la concedo. In ogni caso come pensi di arrivare là senza finire ammazzata dopo i primi due passi?"
Con un sorrisetto furbo mi tolgo lo zaino di spalla e ci frugo dentro. Ero sicura che me lo avessero dato, deve essere qui... eccolo.
Tiro fuori dallo zaino uno strano marchingegno, grosso quanto un normale fucile, anzi, più piccolo.
"Sarebbe?" Domanda Newt guardando l'arma con diffidenza.
"Una specie di fucile, solo che al posto di sparare normali proiettili spara piccoli dischetti di metallo esplosivi che neutralizzano ogni cosa nel raggio di... beh, almeno dieci metri, credo."
Carico l'arma facendo attenzione a infilare con cura e delicatezza uno dei dischetti. Con lentezza, cercando di tenermi sottovento, mi corico a terra, fucile montato sul trepiedi che avevo nello zaino.
"Ma se spari distruggerai anche il negozio." Osserva il ragazzo fissandomi.
"Perdere due o tre mura sarà di certo meglio che perde due o tre arti."
Mi metto in posizione e presa la mira su uno degli Spaccati, sparo.
Il dischetto vola fendendo l'aria e produce un suono che fa girare tutti i cani verso di noi. L'impatto è pesante, ma in un attimo, tutti gli Spaccati sono a terra e anche gli animali. Un muro dell'alimentari è crollato e brandelli di carne e sangue sono sparsi un po' ovunque.
"Muoviamoci, ne arriveranno altri." Svelta e precisa rimetto il piccolo fucile nello zaino e messo quest'ultimo in spalla inizio a correre verso il negozio, seguita da Newt.
Nel giro di due o tre minuti al massimo siamo dentro. Senza pensarci due volte corro in mezzo agli scaffali ancora in piedi. Con fortuna riesco a trovare un piccolo zainetto, di quelli che si usano per la scuola. In fretta e furia lo riempo di qualsiasi tipo di cibo in scatola io trovi. Afferro anche delle bottiglie d'acqua, una garza dal reparto medico e del disinfettante. Newt mi viene dietro senza dire niente, ma guardandosi attorno nella speranza che nessuno Spaccato sia sopravvissuto all'attacco. Prendo garze e bende e un kit ancora intatto del pronto soccorso. Lo zaino ormai pieno inizia a pesare, così dopo aver chiuso la cerniera affido il carico a Newt. Lui accetta di malavoglia il peso e caricatosi in spalla lo zaino si affretta ad uscire dal negozio. Lo seguo e lo supero correndo verso la strada e ancora più in là.
***
Siamo quasi al veicolo ribaltato quando un tonfo ferma la mia corsa. Mi volto a guardare un Newt spaventato assalito da uno di quei grossi cani, che probabilmente non deve essere morto nell'esplosione. Senza pensarci due volte mi getto sull'animale lasciando il tempo a Newt per rialzarsi e allontanarsi. Io e il cane rotoliamo per alcuni metri durante i quali riesco, non so bene come, a prendere l'elsa di uno dei miei pugnali. Appena io e il cane ci separiamo inizia il vero scontro. Il bestione sembra molto più cattivo di qualsiasi animale io abbia mai visto: ha sete di sangue e riesco quasi ad immaginarmi i suoi pensieri.
"Ora ti sbrano e poi bevo il tuo sangue, piccola e stupida ragazzina."
Il cane con un ringhio gutturale mi si getta contro facendomi cadere a terra, ma ormai il mio pugnale gli si è conficcato nello stomaco. Sento uno strano dolore mentre apro uno squarcio trasversale sul torace dell'animale che crolla a terra insieme alle sue interiora ora diventate esteriora.
È durato tutto solo alcuni attimi, eppure mi sembrano stati anni.
Ripreso fiato mi rialzo in piedi, riprendo il mio pugnale e torno alla corsa sfrenata con Newt.
Dopo una decina di minuti siamo davanti alla botola e ci stiamo infilando ancora una volta nei Tunnel, al sicuro. Con gli zaini pieni e i cuori traboccanti di adrenalina, camminiamo ancora fino a sera tarda. Dopo aver preparato il ciaciglio per la notte, aver mangiato e parlato un po', andiamo a coricarci.
***
Dormo poco e nel pieno della notte mi sveglio stroncata da un dolore lancinante allo stomaco. Senza perdere tempo mi tolgo di dosso la felpa e accesa una pila che tengo fra i denti, cerco di illuminare il mio corpo.
Per un attimo evito di urlare. L'andrenalina deve aver sopito il dolore e per merito della stanchezza non mi sono accorta dello squarcio che taglia trasversalmente il mio busto da poco sotto i seni fino a circa l'ombelico.
Vorrei mettermi ad urlare: quello stupido cane infetto deve avermi graffiato trasmettendomi una specie di strana reazione: il virus deve essersi evoluto perché sono sicura che fino al momento della cena lo squarcio non ci fosse, altrimenti se ne sarebbe accorto pure Newt. Tuttavia non credo sia mortale se viene curato subito e in ogni caso sono immune all'Eruzione, quindi non devo preoccuparmi.
L'unica cosa che mi spaventa e il fatto di essere stata ferita: certo, sapevo che sarebbe potuto capitare in qualsiasi momento, ma vederlo, provarlo, sentire l'odore acre del proprio sangue... beh, è tutta un'altra storia.
Sento la pelle bruciare, come corrodersi, così mi appresto a ricucire il taglio. Frugo nello zaino, quasi con foga e dopo aver trovato il kit del pronto soccorso inizio a tirare fuori ago e filo. Prendo un bel respiro profondo e inizio a lavorare.
Provo dolore, ma continuo e alla fine riesco a ricucire il taglio.
Con le mani tremanti e sporche di sangue per l'operazione, cerco la seconda siringa di rigeneratore che so esserci in qualsiasi kit che si rispetti. La trovo e preso coraggio mi conficco l'ago nella pelle iniettandomi il liquido azzurrognolo.
Sento lo stomaco ribollirmi e la ferita iniziare a rigenerarsi.
***
Alla fine è rimasto un taglio superficiale, ma di certo non guarirà alla svelta. Decido così di avvolgermi attorno alla parte bassa del busto una benda in modo da tenere la ferita al sicuro, per quanto possibile. Mi levo di dosso la canotta ormai a brandelli e cercando nello zaino riesco a trovarne una nuova, nera e fin troppo scollata. Mi rimetto addosso anche la mia felpa, poi mi pulisco le mani imbevendo una garza con dell'acqua. Nascondo le prove di quello che è appena successo dentro il mio zaino, in una tasca nascosta, che solo occhi esperti posso trovare.
Rimesso tutto in ordine spengo la torcia e torno a dormire nella speranza che la mattina seguente Newt non si accorga di nulla.
***
Una mano sulla spalla mi fa aprire un occhio alla volta. Pian piano riesco a mettere a fuoco Newt che sta cercando di svegliarmi. Mi tiro su di scatto fissando il ragazzo.
"Te le ricordi le regole?"
"Cosa... io..."
"La terza. Non toccarmi ho ti farò passare le pene dell'Inferno tutte in una volta sola."
A quelle parole il ragazzo non toglie ancora la mano dalla mia spalla.
"Toglila. Subito."
"Io sto cercando di essere gentile con te. Seguo i tuoi ordini anche se non li approvo, faccio tutto come e quando lo chiedi tu, ma non puoi pretendere che io non provi ad esserti amico."
Mi metto a ridere facendo soffrire il mio corpo per il taglio nascosto dalla felpa.
"Amici? Noi due? Ti prego, dimmi che stai scherzando. Devi essere pazzo per voler essere amico di una come me."
Mi alzo in piedi scuotendo la testa, sconcertata dalle parole del ragazzo e divertita allo stesso tempo.
"Beh, non so cosa dirti. Se tu vuoi continuare a startene sola soletta come una pezzente senza amici, fai pure. Sei tu che hai bisogno di me. Non io di te."
A quelle parole mi irrigidisco e in men che non si dica ho scaraventato il ragazzo a terra e a cavalcioni sul suo stomaco, con le gambe inchiodate ai suoi fianchi e le mani sui polsi a terra, mi avvicino al suo orecchio.
"Azzardati a darmi della pezzente ancora una volta e giuro che ti faccio amputare la lingua, anzi lo farò io personalmente."
Il ragazzo mi fissa negli occhi e io fisso lui di rimando.
"Ti è chiaro il concetto?" Domando guardandolo talmente intensamente nelle iridi color nocciola scuro che alla fine lui abbassa lo sguardo.
"Chiaro." Risponde secco.
"In ogni caso sai che ho ragione, tu non hai amici."
Mi sposto da sopra il ragazzo dandogli tempo di rialzarsi.
Lo fisso negli occhi.
"Vedi, tu di me sai solo il mio nome e due futili dettagli. Se sapessi chi sono veramente, sapresti che io non ho bisogno di amici o di affetti. Un vero soldato sa che l'amore rende deboli, e l'amicizia è una forma d'amore.
Io non posso essere debole, quindi non ho amici, ma non me ne frega niente. Hai mai sentito il detto "Meglio soli che mal accompagnati" ?"
Fisso il ragazzo in attesa di una risposta.
"Amare non rende deboli. Amare significa fidarsi. E immagino che tu la fiducia la conosca."
Lo guardo senza capire cosa voglia dire.
Io per due anni ho imparato a combattere, usare qualsiasi tipo di arma, ma nessuno mi ha mai insegnato cosa fosse l'affetto, l'amore e tutte quelle cose. Dovevo e devo essere fredda e acida, senza sentimenti, spietata; ho imparato a diffidare di tutti, a fidarmi e al contempo avere paura solo di me stessa. Non ha senso, ne sono consapevole, ma non posso pensare di volere bene, di avere degli affetti. I miei genitori sono morti e l'unica famiglia che ho sempre avuto è stata la Cancelliera Paige. Mi ha aiutato, mi ha difeso da Janson... è stata la mamma che non ho avuto. A lei forse ho voluto bene, ma il mio affetto si è limitato a lei e basta.
"Sì, so cosa vuol dire fidarsi" rispondo fissando il ragazzo "ma amare non vuol dire quello."
"E che cosa significa amare, "miss so tutto io"?" Ribatte il ragazzo guardandomi con un sopracciglio alzato.
"Non lo so. Nessuno mi ha mai detto cosa vuol dire amare."
Guardo il ragazzo negli occhi, lui guarda me. Il suo sguardo si addolcisce, ma ormai io mi sono già voltata per rimettere a posto il piccolo campo che allestiamo tutte le sere.
***
Ci rimettiamo presto in cammino e stiamo ognuno per i fatti propri anche se Newt prova a iniziare un discorso più volte rimanendo però a bocca socchiusa. Reprimo l'istinto di chiudergli le labbra rosee e mi sembra di aver già vissuto quel momento, ma è impossibile. Ho conosciuto Newt nemmeno tre giorni fa, non l'ho mai visto prima, eppure sento che c'è qualcosa che ci lega, qualcosa di profondo.
Non so cosa mi succede, ma non posso permettere che cada il muro che ho faticosamente costruito in due lunghi anni. Newt sembra che voglia scavalcarlo per raggiungermi, ma non posso permetterglielo.
Voglio rimanere sola e al sicuro, lontana da sofferenza e tradimenti. Voglio essere la povera ragazza senza amici di cui ha parlato Newt, con la sola differenza che non sarò una pezzente. Kim della C.A.T.T.I.V.O. non è e non sarà mai una pezzente.
Space for me||☆
Ave pive,
Quanto sono crudele?
Immagino che vogliate uccidermi: vi sto rovinando la ship più importante della storia, aka -forse- l'unica.
A PROPOSITO
Mi sono sempre chiesta se durante la storia abbiate mai shippato, oltre Kim e Newt, un qualsiasi altro personaggio con un altro o simili.
Insomma mi avete capito.
Boh, ditemi le vostre ship e inoltre, se avete trovato una vostra parte preferita o meno in tutto sto caspio di racconto mi piacerebbe molto saperlo.
Ultima cosa:
La copertina della storia...
Ecco, dal lontano 7 gennaio 2017 ho cambiato ben sei copertine e devo dire che sono migliorata molto nel crearle.
Questa potrebbe essere la futura copertina della storia (devo ancora sistemarla), ma dato che siete voi a leggere, commentare e votare, spetta a voi decidere.
Lasciate qui commento per dirmi tutte le vostre idee 👉
Vi saluto :)
Maty☆
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