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Capitolo 28

Kim's Pov

Fa tanto freddo tutto intorno a me.
Sono coricata su un pavimento di colore bianco.
Tutto attorno a me è bianco a dir la verità.
Solo una strada grigiastra spezza quell'immenso candore accecante.
Mi alzo in piedi e quasi come una falena attirata dalla luce mi dirigo verso la stradina e inizio a percorrerla lentamente.
Davanti a me compaiono delle strane immagini: ci sono io da bambina insieme a Mark mentre giochiamo con la donna dei miei sogni e un uomo alto e imponente.

L'immagine cambia ancora.

Sono insieme a Laila. Stiamo ridendo assieme mentre ci troviamo in una sala che riconosco essere quella del centro della C.A.T.T.I.V.O.

Più vado avanti a camminare più i ricordi affiorano: la mia vita prima del Labirinto, la mia vita alla C.A.T.T.I.V.O.
Rivivo tutto, dai primi anni dell'infanzia, fino a quelli che sembrano pochi mesi fa: da allora sono successe tante cose e i ricordi sono confusi e non riesco a coglierne appieno il senso.
Tutto quello che non ricordavo ora mi si sta imprimendo nella mente a fuoco, ma non sono solo ricordi felici, anzi.
I momenti passati con Mark e la mia famiglia o con Laila, vengono spezzati da un ricordo veramente orribile.

Sono nel Labirinto, ma ci sono altre persone con me che stanno controllando i muri o ispezionando i dintorni: noto con grande sorpresa che si tratta dei medici della C.A.T.T.I.V.O.
Nel ricordo sono tutti molto cordiali con me e, mentre si spostano di qua e di là, mi accorgo di star facendo qualcosa di veramente insolito. Sto lavorando con i medici e stessa cosa sta facendo Laila: entrambe siamo impegnate a osservare quella che sembra - e probabilmente è - la Scarpata.
Il ricordo inizia a tremolare per poi scomparire del tutto sostituito da un altro flashback.
Le immagini continuano a scorrere davanti a me mentre io continuo a camminare anche se sto pensando a tutt'altro.

Alla fine la verità arriva fastidiosa e consapevole di essere veramente orribile. Le immagini che ho visto e i sogni che ho fatto sono chiari e palesi: sono io. Gally l'aveva detto quando eravamo ancora nella Radura, ma nessuno gli aveva creduto quando invece avrebbero dovuto.
"È una dei Creatori!" Aveva urlato l'intendente dei Costruttori, ma nessuno gli aveva dato retta.
A quelle parole molti avevano alzato gli occhi al cielo.
Alcuni avevano sbuffato infastiditi.
Nessuno aveva creduto, ma come ho detto a Minho, la verità non è sempre come vorremmo.

***

Torno a guardare davanti a me e riprendo a camminare. Non mi ero accorta di essermi fermata, ma poco importa, perché ormai il paesaggio attorno a me sta iniziando a mutare.
Il bianco accecante di tutto ciò che mi sta attorno viene sostituito da un grigio scuro che in un attimo si tramuta in nero. La stradina invece subisce il processo contrario diventando di un bianco acceso.
Sento dei rumori, delle urla, degli spari, delle voci di uomini e donne: alla fine vedo una luce tremolante e leggermente fastidiosa che illumina una piccola porzione di spazio attorno a me, provenire da una lampadina appesa al nulla.
Faccio un passo indietro e nel cono di luce compare Janson ancor più spaventoso e spettrale del solito. Nell'aria aleggia diversa polvere che mi offusca leggermente la visuale mentre l'Uomo Ratto si avvicina ancora e inizia a parlare.
"Kim! Finalmente possiamo conoscerci meglio!" Esclama sorridendo.
Provo a parlare per protestare, per insultare l'uomo che odio, ma non riesco a parlare.
"Oh... già... non puoi parlare e questo renderà molto più semplici le cose e la nostra piccola discussione."
L'uomo si porta le mani dietro la schiena e le intreccia mentre inizia a camminare avanti e indietro facendomi venire il mal di stomaco.
"Immagino che tu sia rimasta alquanto scioccata da tutto questo, ma devo dire che hai reagito molto meglio rispetto a come ci aspettavamo io e la dottoressa Paige."
Di nuovo quel nome. Devo assolutamente sapere chi sia questa dottoressa e cosa sa di me e del mio essere un esperimento.
"Ti stiamo facendo recuperare i ricordi per farti ricordare il tuo passato e per far chiarezza su certi punti che sono risultati alquanto ambigui e difficili per la tua comprensione.
Immagino che tu possa ricordare molto bene il sogno che hai fatto la scorsa notte in cui ti abbiamo spiegato come tu riesca a provare i sentimenti umani. Probabilmente non ti è molto chiaro, quindi preferisco spiegartelo più approfonditamente.
Prima che tu entrassi nel Labirinto ti è stato istallato un microchip all'interno del corpo, più precisamente pochi centimetri sopra il cuore. Tale oggetto ti collega a un computer di ultima generazione che controlla le tue attività celebrali e i tuoi sentimenti.
Abbiamo infatti realizzato che da quando ti è stato installato tale microchip tu non sei più stata in grado di provare emozioni, ma fortunatamente abbiamo risolto il problema.
Controlliamo quindi in buona parte i tuoi sentimenti anche se la loro rielaborazione, se così si può definire, spetta ancora al tuo cervello.
Spero di averti reso le idee più chiare e prima di andarmene avrei un'ultima cosa da aggiungere: il microchip, o meglio, il microprocessore che tu e il Soggetto B0 avete all'interno del vostro organismo è stato progettato per essere usato in caso di estremo bisogno in quanto vi difende dall'Eruzione.
Impara a usarlo Kim, altrimenti diventerai completamente un macchina, o come si vuol dire, un robot. Sta già iniziando a cambiarti e prima che tu possa accorgertene diventerai un androide: il tuo corpo è già pieno di cavi e se continuerai in questo modo il microprocessore divorerà tutto quello che ti resta di umano."
L'uomo fa una pausa per riprendere subito a parlare.
"Ora è arrivato il momento di svegliarsi Kim. Spero che tu possa avere una bellissima giornata. Grazie mille per il tuo preziosissimo aiuto. Arrivederci."
L'uomo scompare dal cono d'ombra con un inquietante sorriso stampato sulle labbra e appena se ne è andato via urlo a squarcia gola e sento il mio corpo che viene risucchiato verso la realtà terribile che mi aspetta.

***

Apro gli occhi. Sono ancora coricata sul letto e di fianco a me c'è ancora Newt, ma ora sta dormendo. Mi giro e mi sistemo a pancia in su, dopodiché mi sollevo rimanendo seduta sul letto ancora sotto le coperte. Rimango per diversi minuti ferma fissando il vuoto stringendomi nella mia maglietta. Passa altro tempo prima che io riesca a togliermi da quello stato di trance in cui sono caduta e ciò avviene solamente grazie a delle mani delicate che si poggiano sulle mie spalle.
"Ehi, tutto bene?"
Mi volto e mi ritrovo faccia a faccia con Newt che non perde tempo e mi abbraccia.
Rimango immobile senza circondargli il collo come faccio di solito. Appena si accorge che qualcosa non va mi lascia andare e mi osserva dritto negli occhi. Sento le lacrime bagnarmi le guance, scendere più in basso e bagnarmi il petto dove la scollatura a V, non troppo profonda, lascia scoperta una porzione di pelle.
Appena Newt si accorge di quanto sta accadendo mi asciuga le lacrime dal viso e dal petto.
"Newt... non toccarmi."
"Non dire di essere un mostro perché lo sai che non è vero."
Il Velocista si avvicina ancora a me, ma lo allontano con la mano poggiandogliela sul petto.
"Ho ricordato Newt, ho ricordato. L'ho creato io il Labirinto assieme ai medici della C.A.T.T.I.V.O. È tutta colpa mia se voi siete stati intrappolati lì dentro."
Il ragazzo mi guarda impassibile così continuo il mio discorso.
"Ho ricordato: sono collegata a una macchina, Newt. Tutti i miei sentimenti sono opera di una macchina. Tutto quello che sento è falso capisci? È tutto falso..."
A quelle parole il ragazzo cambia espressione e lo sguardo che mi rivolge mi ferisce più di ogni cosa.
Rimane un attimo con la bocca aperta e con uno sguardo confuso.
"Quindi tutto quello che dicevi di provare per me era falso?"
Sospiro rumorosamente per poi rialzare lo sguardo sul ragazzo.
"Newt... mi dispiace tanto... non volevo... io..."
Il ragazzo mi guarda con il volto distrutto dal dolore. Riprendo a piangere, ma prima che lui possa dire anche una sola parola mi alzo in fretta e furia del letto e esco dalla stanza cercando di sopprimere i singulti e evitare di pensare troppo al dolore straziante che sto provando. Tuttavia non sono sicura se ora sono io a controllare i miei sentimenti o il computer.

Newt's pov

Kim esce dalla camera mentre piange e cerca di evitare di singhiozzare. La seguo senza perdere tempo e mi ritrovo assieme a lei nella sala centrale scarsamente illuminata.
Raggiungo la ragazza e le poggio una mano sulla spalla.
"Kim possiamo parlarne..."
La ragazza interrompe le mie parole afferrandomi per la maglietta e sbattendomi contro uno dei muri della stanza con una violenza incredibile.
Rimango per un attimo senza fiato sia per la botta, sia per la sorpresa, ma soprattutto per il volto della ragazza. I suoi occhi di solito sono azzurri e quando Kim si trasforma diventano completamente neri, ma questa volta hanno assunto sembianza molto diverse.
Un occhio è rimasto azzurro come sempre, mentre l'altro è stato ricoperto da microscopici cavi metallici e placchette che l'hanno rivestito facendolo apparire quasi di metallo.
La ragazza alza una mano in aria e vedo che anche i suoi artigli si sono rivelati e che stanno brillando di una strana luce. Kim abbassa la mano verso la mia gola e io chiudo gli occhi aspettando il momento dell'impatto che però non arriva: riapro lentamente gli occhi e vedo che l'occhio sinistro di Kim, quello robotico, è in una via di mezzo tra un occhio normale e uno di metallo.
La ragazza trema dalla testa ai piedi, ma la sua presa è ancora salda anche se meno stretta rispetto ad alcuni secondi prima.
"Newt... vattene... non so per quanto riuscirò a trattenermi. Vattene."
Kim molla la presa e io atterro in piedi anche se barcollo leggermente. La ragazza si ranicchia su se stessa e tiene ferma la sua mano destra dalla quale spuntano ancora i lunghi artigli neri.
Rimango a fissarla imbambolato senza sapere cosa fare: vorrei aiutarla, ma ho paura che possa reagire male.
"Newt... sta tornando. Vattene!"
"Io..."
"Vattene maledizione! Vattene!" Urla la ragazza e solo in quel momento mi decido a voltarmi e tornare nel dormitorio chiudendo la porta.

***

Tutti i ragazzi, ormai svegli, mi stanno guardando in cerca di spiegazioni, ma un colpo alla porta risveglia anche i Radurai più addormentati e assonati. Deve essere Kim.
"Dov'è mia sorella?!" Urla una voce dal fondo della stanza mentre il suo proprietario si fa avanti.
"Mark stai tranquillo."
Provo a rassicurare il ragazzino, ma lui, in un impeto di disperata forza mi scansa e spalanca la porta. Vedo il ragazzino cadere a terra sovrastato dalla sorella.

I minuti seguenti passano alla velocità della luce.
I Radurai si gettano su Kim e la bloccano a terra cercando di separarla da Mark.
"Tenetela ferma!" Sbraita Alby e subito i ragazzi obbediscono immobilizzando la ragazza.
Laila e io siamo subito su di lei e cerchiamo di farla ragionare senza successo.
"Kim stai tranquilla! Kim!" Urla Laila per sovrastare le urla di Kim che sono cominciate subito dopo la sua caduta a terra.
La ragazza si dimena e alla fine riesce a calmarsi e trovare le parole giuste per esprimersi: "Andatevene. Vi farò del male. Laila è stato Janson. Mi vuole ridurre a essere un robot. Lasciatemi vi prego. Mandatemi via. Vi prego!"
La ragazza inizia a dimenarsi ancora più forte, ma alla fine cede in preda agli spasmi. Sono minuti terribili sia per me, che per Laila, che per Mark, il quale si tappa le orecchie per isolarsi da tutto quel casino.
"Cosa cacchio sta succedendo?!" Esclama Minho sempre più sorpreso e spaventato.
"Non lo so!" Rispondo urlando per sovrastare le urla di Kim che pochi secondi dopo scemano scomparendo del tutto.

Vedo il corpo della ragazza diventare rigido e fermo e il petto smettere di muoversi. Con ansia scosto gli altri Radurai e avvicino l'orecchio al corpo di Kim sperando di sentire il suo battito cardiaco, ma non c'è niente da fare. Mi ricordo del sogno che avevo fatto quelli che sembrano secoli prima nella Radura. Avevo sognato la morte di Kim e ora quel sogno, o meglio incubo è diventato realtà.









Space for me||☆

Salve!
Scusate per gli errori che probabilmente troverete.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se vi va partecipate al concorso di AnonymusGirls_

Grazie per i voti e tutto il resto.

Bacioni ❤️
Maty ☆

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