Capitolo 25
Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla, così mi volto di scatto e mi ritrovo davanti a Newt. Vedo che anche Minho sta scuotendo Laila per la spalla. La ragazza si gira a guardare Minho e successivamente me.
Il suo sguardo è determinato e riesco ancora a leggerci l'adrenalina di pochi secondi prima, ma in fondo in fondo, vedo anche della paura, la stessa che sto provando anche io.
I minuti successivi li vivo passivamente: i soldati che controllano il cancello ci sospingono all'interno dell'edificio alle nostre spalle.
Ci conducono in una grande sala piena di tavoli in cui si affacciano quattro porte di colore marrone.
Sentendo la voce di uno dei militari mi riscuoto dai miei pensieri:
"Dietro quelle porte troverete due stanze divise per ragazzi e ragazze e due bagni anche essi divisi. Preparatevi a cenare e cambiatevi i vestiti. Troverete tutto all'interno dei bagni. Al mangiare ci pensiamo noi. Fatevi trovare pronti tra un'ora."
Detto questo con il solito tono distaccato e fermo, il soldato si allontana da dove eravamo arrivati per poi chiudere la porta alle sue spalle.
Subito un gran vociare riempie la stanza. I Radurai si avviano pian piano verso il bagno sulla sinistra mentre Laila e io ci dirigiamo in quello sulla destra, ma prima che possa fare anche un solo passo sento una mano afferrarmi il polso e far ruotare il mio corpo.
Sento delle braccia avvolgermi e stringermi quasi con ansia.
Non devo neanche alzare lo sguardo per capire di chi si tratta.
"Sto bene, tranquillo."
Lui si avvicina al mio orecchio e sussurra: "Non fare mai più una cosa del genere, capito? Non voglio perderti."
Sorrido ancora abbracciata al ragazzo.
"Neanche io voglio perderti. È per questo che l'ho fatto."
Sento Newt stringermi a sé ancora più forte di prima.
Rimaniamo alcuni secondi assieme, poi ci sciogliamo entrambi dall'abbraccio. Mi accorgo con imbarazzo che Mark ci sta guardando. Il ragazzino mi viene in contro alquanto imbarazzato e mi parla telepaticamente: "Più di amici suppongo."
"Supponi giusto."
"Newt ti vuoi sbrigare? Credo che a mia sorella siano bastate tutte queste smancerie."
Il ragazzo ride di gusto dopodiché mi sorride.
"A dopo."
Dopo avermi salutato si dirige verso il bagno dei ragazzi e io verso quello delle ragazze.
***
Appena entro mi colpisce subito il bianco accecante delle pareti. A dir la verità tutto lì dentro è bianco, persino il contenitore del sapone attaccato a ognuna delle dieci docce presenti. Infatti la stanza è molto grande, quasi sproporzionata al resto dell'edificio. Da una delle docce vedo salire una grande nuvola di vapore mentre l'acqua cade scrosciante dietro le parenti in plastica opaca che lasciano intravedere indistintamente la figura della mia amica.
"Sei tu Kim?"
"Sì, tranquilla."
Mi dirigo al fondo della stanza dove trovo una cassettiera. La apro e vedo diverse paia di pantaloni e magliette. Afferro una maglietta a caso e dei pantaloni verdi e vado verso la doccia più vicina. Lascio i vestiti su uno sgabello e metto quelli lacerati, sporchi di terra e fango all'interno di una cesta. Entro nella doccia e apro l'acqua che a differenza di quella della Radura è calda, quasi bollente.
Rimango sotto il getto diversi minuti cercando di scrostarmi di dosso la polvere il sangue rappreso dei numerosi tagli che ho sul corpo.
Mezz'ora dopo esco dalla doccia pulita come non mai: mi vesto con i vestiti che ho trovato nel bagno e con i capelli ancora tutti bagnati mi dirigo verso la porta accanto a quella del bagno dove credo si trovi il dormitorio femminile.
Appena entrata vedo che Laila si è accaparrata il letto più in alto. Ci sono due letti a castello con coperte verde scuro e cuscini soffici e bianchi.
"Ehi ce ne hai messo di tempo! Volevi farti bella per Newt?" Esclama maliziosa la ragazza dagli occhi verdi appena mi vede entrare nella camera.
Chiudo la porta alle mie spalle sperando che i ragazzi non l'abbiano sentita.
"E io che pensavo che fossi intelligente!" Esclamo di rimando alle parole della mia amica.
Scoppio a ridere, ma ho appena il tempo di riprendere fiato che un cuscino mi arriva in faccia.
"Ehi, dovevi dire via!" Esclamo cercando di assumere un'espressione arrabbiata, non riuscendoci.
Laila non mi risponde e due minuti dopo ci ritroviamo nel bel mezzo della più agguerrita battaglia di cuscini che io abbia mai visto.
"Mi arrendo!" Esclamo, ritrovandomi coricata sul letto e sommersa dai cuscini fino al collo.
"Pensavo fossi più resistente!" Scherza Laila sedendosi accanto a me.
La guardo scettica e entrambe scoppiano a ridere notando la faccia buffa che probabilmente ho fatto.
Appena abbiamo smesso di ridacchiare come due sceme rimaniamo a fissarci per alcuni secondi.
"Quello sguardo sa di "discorso serio", vero?" Domando notando l'espressione della mia amica.
"Vero." Risponde
"Cosa ti ricordi della vita di prima?" Domanda subito Laila.
"Niente di preciso. Di notte faccio dei sogni strani e talvolta ricordo qualcosa, ma mi capitava molto più spesso nella Radura. Tu invece come hai fatto ad arrivare qui e ricordarti tutto questo?"
"Beh, anche io avevo un gruppo molto simile al tuo nel nostro Labirinto, ma nessuno... nessuno ce l'ha fatta."
Vedo gli occhi della ragazza riempirsi di lacrime, così mi viene spontaneo abbracciarla.
"Tu... Tu sei stata fortunata. Hai ritrovato tuo fratello e hai trovato degli amici, io invece non ho trovato mio fratello e tutti i miei amici, o meglio amiche... sono morte."
"Ci sono ancora io e non ti lascio. Ho sognato mentre te lo promettevo e anche se è una cosa accaduta nel passato non vuol dire che non sia valida anche nel presente."
La ragazza si stacca da me e mi sorride stancamente.
"Nel mio gruppo erano tutte ragazze ed è per questo che non ho trovato mio fratello, ma forse tu lo hai conosciuto. Tra i ragazzi che ho visto non ho riconosciuto nessuno quindi suppongo che se era tra voi non ce l'ha fatta."
"Dai, non fare così. Forse non era nel mio Labirinto e nemmeno nel tuo. Come si chiamava?"
"Bart."
A quelle parole sento qualcosa rompersi dentro di me. Un taglio profondo che si era solamente rimarginato un po', si riapre e quasi posso sentire il dolore e le lacrime fluirne fuori.
"Sì. So chi era."
"Quindi anche lui..."
Fa per iniziare la ragazza, ma prima che possa finire la frase la abbraccio.
"Mi dispiace tanto. Io... Io gli avevo promesso che lo avrei riportato a casa, invece... È tutta colpa mia."
Abbraccio la ragazza e sento le lacrime bagnarmi il viso.
"Avrei dovuto... Fare qualcosa."
"Non dire così Kim. La C.A.T.T.I.V.O. la pagherà cara. Abbiamo perso troppe persone con questi dannati esperimenti o quel che cavolo sono."
Ci sciogliamo dall'abbraccio e per un attimo rimaniamo in silenzio. Passa molto tempo prima che una di noi due pronunci una parola, ma alla fine prendo coraggio e mi decido a dire qualcosa.
"Anche tu sei una... una macchina come me?"
Gli occhi di Laila si posano sui miei mentre la ragazza fa spuntare gli artigli dalle sue mani. Io faccio lo stesso e porgo la mano alla mia amica.
"Anche tu hai..."
"Le scritte? Sì, anche io ho le scritte. E se me lo stai per chiedere anche le mie sono la sigla MOSTRO e le frasi della C.A.T.T.I.V.O."
Passa altro tempo e altro silenzio cade tra noi, ma questa volta è lei a romperlo parlando con insicurezza.
"Mi sono ricordata qualcosa mentre eravamo nel pullman. Potevamo parlarci con il pensiero e stavamo discutendo su un virus, probabilmente quello che rende le persone in quel modo."
La ragazza sta alludendo all'incontro con gli Spaccati che abbiamo avuto nemmeno un'ora e mezza fa.
"Nel ricordo ci trovavamo nel centro della C.A.T.T.I.V.O. - o almeno credo - e stavamo progettando un piano per rubare il Nirvana. Abbiamo fatto alcuni nomi: Thomas, Teresa, Aris e Rachel. Non so chi siano, ma ho come l'impressione che abbiano qualcosa a che fare con tutta questa storia senza senso che stiamo vivendo. Dobbiamo vederci chiaro e credo che l'unico modo sia chiedere a quei maledetti soldati che ci hanno salvato se sanno qualcosa."
"Per ora cerchiamo di non dare troppo nell'occhio e andiamo a mangiare. Magari questa notte ricorderemo qualcos'altro."
***
Dopo quella chiacchierata con la mia amica andiamo a mangiare assieme a tutti gli altri ragazzi. I soldati probabilmente hanno portato qui il cibo mentre noi eravamo nei bagni o nelle camere perché sui tavoli ci sono diversi cartoni per le pizze, ma degli uomini in tuta blu nemmeno l'ombra. Anche se la mancanza di quelli uomini mi preoccupa non poco, cerco di godermi la serata assieme ai miei amici e mentre mangiamo e scherziamo fra di noi, sembriamo quasi dei normali ragazzi di sedici anni, ma la realtà non è quella.
***
Ci divertiamo fino a tardi dopodiché andiamo tutti a dormire. Auguro mentalmente la buona notte a Mark che in tutta risposta mi raccomanda di non baciare troppo Newt e robe simili.
Quel ragazzino mi sorprende ogni giorno che passa e sempre in modo positivo: gli voglio un bene dell'anima per il solo fatto che si tratti di mio fratello, ma anche se non lo fosse gli vorrei bene comunque per il suo modo di essere spontaneo e sincero.
Sto proprio pensando a questo quando le luci della sala centrale vengono spente e io che non ho ancora raggiunto la mia stanza devo procedere a tentoni, ma durante il tragitto cado addosso a qualcuno, ovvero Newt.
"Va bene che sono carino, ma non c'è bisogno che ti butti ogni volta su di me per farti notare."
Alzo gli occhi al cielo anche se so che il ragazzo non può vedermi.
"Ehi ti sei offesa? Carcerata? Mi stai..."
Il ragazzo non fa in tempo a finire la sua lunga lista di domande che lo sto baciando.
"Hai mai pensato di smettere di farti tutte queste domande inutili?"
"No." Risponde lui ridendo.
Mi rimetto in piedi e aiuto il ragazzo a fare lo stesso, ma lui mi trascina nuovamente a terra.
"Smettila... ci faremo vedere da tutti... Dai Newt..."
Il ragazzo biondo mi abbraccia e mi bacia e sento che ne ha un bisogno quasi disperato.
"Tutto bene?" Domando fissando il volto del ragazzo che è leggermente illuminato dalla luce proveniente da una finestra poco distante.
Il suo volto illuminato in quel modo assomiglia a quello di un angelo e la capigliatura bionda rende ancora più realistico il mio paragone.
Sembra tutto perfetto, ma ormai conosco il suo volto a memoria e so perfettamente che sul suo lato sinistro c'è una cicatrice biancastra segno di uno dei miei artigli neri.
Lui mi stringe la mano destra fra le sue: "Non so, mi sento... strano. Ora che siamo usciti dal quel dannato Labirinto ho paura di quello che c'è qua fuori. Ho paura che tutto questo sia una bugia, ho paura di perdere Minho e Alby, perché per quanto odio ammetterlo, li voglio bene quasi come a dei fratelli."
Newt che ha paura è la cosa più strana che io possa immaginare: da quando sono arrivata nella Radura lui mi è sempre sembrato il"'ragazzo coraggioso che non ha paura di niente". Ora vederlo lì, sinceramente impaurito, in cerca di aiuto e conforto mi fa stringere il cuore.
"Ti ricordi quello che mi avevi detto nella Radura? Se siamo assieme le nostre paure si annullano."
Lo abbraccio e lui accoglie il gesto stringendomi stretta.
"Grazie, sai sempre come rendere tutto più semplice e meno ricaspiato."
Il ragazzo mi bacia il collo e sento una scarica di piacere mischiato a gioia percorrermi il corpo da testa a piedi.
Appoggio la testa sulla spalla del ragazzo che mi bacia nuovamente il collo per poi passare alla guancia e infine alle labbra. Sento nuovamente quelle scariche di piacere invadere il mio corpo. Lui mi culla tra le sue braccia e io lo lascio fare appoggiandomi al suo petto che sia alza e abbassa velocemente a ogni bacio. Alla fine ci fermiamo per riprendere fiato. Ormai sono in braccio a Newt che mi circonda il corpo con le sue sottili, seppur forti braccia.
"Forse è meglio andare a dormire, non credi? Io inizio ad essere stanco."
La voce di Newt inizia ad essere impastata dal sonno che ormai ha coinvolto anche me.
"Ti chiederei di dormire assieme, ma non possiamo. Quindi andiamo a riposarci."
Mi alzo in piedi e anche lui questa volta segue i miei movimenti. Mi dà un ultimo bacio prendendomi per i fianchi con delicatezza. Vorrei abbracciarlo per tutto il tempo, tenerlo stretto a me e non lasciarlo andare via, ma alla fine ognuno si dirige verso la propria camera.
***
Appena entrata vedo Laila guardarmi maliziosamente.
"Sei stata fuori con lui quasi un quarto d'ora! Cosa seria?" Domanda la ragazza.
"Suppongo di sì." Rispondo iniziando togliermi le scarpe e a coricarmi.
Dal dormitorio maschile sento delle voci seguite da un coro di 'Oh'.
"Anche il tuo caro fidanzatino ha subito il tuo stesso trattamento a quanto pare." Continua lei con voce sempre più maliziosa.
"Laila non ti ci mettere anche tu per favore. Basta e avanza Minho che di sicuro domani mattina dovrà dire qualcosa al riguardo.
Adesso che mi ci fai pensare... Hai visto come ti guardava?"
"Chi? Minho?" Domanda lei tutta in ansia.
"Allora c'è qualcosa!" Esclamo divertita.
"Ma smettila!" Risponde lei in fine.
Mi corico finalmente nel letto mentre Laila spegne la luce.
"Buona notte mia piccola testa di caspio."
Provo a interagire telepaticamente con la ragazza e noto che tra di noi si è stabilito un contatto proprio come con Mark.
"Buona notte mia cara rubacuori."
A quelle parole scoppiamo a ridere, ma alla fine, dopo alcuni minuti entrambe cadiamo in un sonno profondo pieno di incubi.
Space for me||☆
Salve Velocisti!
Questo capitolo era leggermente più sdolcinato del solito.
(Credo di essere gravemente malata... insomma, non è da me. Saranno gli effetti a scoppio ritardato di San Valentino.)
Quanto vi è piaciuto?
La storia vi sta piacendo?
(Sempre le solite domande direte voi, scusate ma sono fissata.)
Sono SUPERMEGAIPERSTRAFELICE (ho reso l'idea?) perché siamo quasi arrivati a 1K di visual.
Faccio una festa appena superiamo i mille.
Aspettatevi danza azteche per ringraziare la benevolenza di voi personcine belle.
Ora vado via e la smetto di infastidirvi con i miei sclary (quanti hanno capito la pessima battuta?).
Ultima cosa:
Venerate i lama anche se ne va della vostra salute mentale.
W i Lama! (Sono stupenderrimi)
Stupenderrimo: aggettivo per esprimere la bellezza estrema di un oggetto o, come in questo caso, di un animale.
*ritorna seria*
*si rende conto di non essere mai stata seria*
*si dilegua per evitare altre figure di splof*
Bacioni ❤️
Maty ☆
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