Capitolo 24
Newt's pov
Sono passati tre giorni da quando Kim e io abbiamo iniziato gli allenamenti.
Da quando abbiamo passato quei momenti insieme qualcosa è cambiato: stiamo più vicini, si lascia aiutare con più facilità, è più se stessa.
***
I preparativi per il viaggio verso il Centro sono quasi ultimati. Kim sta dando una mano a tutti per preparasi e io sto cercando di fare del mio meglio.
James mi ha detto che devo aiutare a caricare sui Dolenti più armi possibili e inziare a preparare i rifornimenti.
Stare vicino a quegli esseri mi fa pensare ai momenti orribili passati nel Labirinto, al terrore di tutte le notti nel sentire le loro urla, alla chiusura delle porte, all'Esilio di Ben...
Scuoto la testa infastidito, cercando di scacciare via quei ricordi che mi fanno pensare solo a quel periodo della mia vita in cui bisognava vivere alla giornata, nella Radura, sotto il sole tiepido che ti scaldava le ossa.
In un attimo mi ritorna alla mente il profumo della zuppa di quel pive di Frypan, gli schiamazzi dei Costruttori, la faccia annoiata di Winston...
Spingo indietro le lacrime reprimendole più a fondo possibile: in quel momento una mano mi sfiora la spalla.
Mi volto curioso di sapere chi mi stesse osservando e vedo una ragazza che ho conosciuto pochi giorni fa, alla festa: non so il suo nome, non me lo ha detto, però spesso mi aiuta.
L'altra sera è stata lei a inviarmi a ballare: mi volteggiava intorno mostrando i suoi lunghi capelli biondi che le arrivano quasi sotto i seni. L'avevo vista ridacchiare insieme a delle ragazze mentre indicavano Kim e non mi ero posto tante domande.
Insomma al confronto della mia compagna di viaggio, la ragazza difronte a me, così come le sue amiche, sono esattamente l'opposto.
Sono quelle che Minho apostroferebbe con nomi non troppo carini: insomma, tutto fisico e poco cervello.
Non credo nemmeno che si siano rese conto della situazione in cui la loro gente sta versando. Pensano solo ad una cosa, al piacere e credo che persino Minho, sempre alla ricerca di belle ragazze, le respingerebbe volentieri.
"Ehi tutto bene?" Domanda lei con occhi languidi da far venire il voltastomaco a qualsiasi persona con ancora un po' di sale in zucca.
Si sporge verso di me senza motivo apparente e inizia a girarmi intorno, proprio come alla festa.
A quel punto non mi trattengo più.
"Pive, ma di preciso che caspio di problemi hai?"
Lei mi si ferma esattamente davanti e probabilmente mi sta per dare una delle sue strampalate risposte da oca quando sento una voce familiare rimbalzare nell'aria.
"Newt che cosa diavolo stai facendo?"
Mi giro e vedo una Kim alquanto perplessa. Indossa una camicia verde militare con i suoi pantaloni beige a più tasche e una canottiera grigia. Alla vita la sua cintura è piena di pugnali dall'aria molto pericolosa.
Vedo le sue dita tamburellare sull'elsa di uno di questi mentre si avvicina a noi.
"Niente, stavo solo parlando con..."
Mi volto verso la bionda e lei completa la mia frase "Jessica, ma chiamatemi Jes."
Kim si avvicina ancora a noi, mi supera e fronteggia la ragazza.
Le si para davanti mentre la bionda incrocia le braccia al petto con fare beffardo.
Per lunghi istanti si osservano senza spiccicare una caspio di parola.
Kim estrae uno dei suoi pugnali e se lo rigira tra le mani: qualunque cosa voglia fare quella piccola testa di caspio le sta riuscendo bene. Jessica fa un passo indietro mentre la mia compagna di viaggio sorride in modo alquanto divertito.
"Beh, credo che sia il momento di andare. Ci si vede."
Con quelle parole la ragazza si dilegua in un batter d'occhio e io mi ritrovo ad affrontare a viso aperto una Kim alquanto contrariata.
Si mette a fissarmi con le braccia conserte in attesa di una risposta.
"Stavamo solo parlando. E poi perché ti importa?" Domando ammiccando nella sua direzione.
Lei a quel punto fa spuntare il suo solito sorrisetto ed estratto uno dei pugnali me lo punta sotto il mento con fare divertito.
"Ragazzino, questo è un segreto."
A quel punto la ragazza se ne va e io la seguo stando al suo passo.
"Sei una testa di caspio, pive. Cos'è, sei gelosa?"
Lei si sistema una ciocca dietro l'orecchio: "Senza contare il fatto che continui a parlare in modo strano..." dice rivolgendomi uno sguardo eloquente "Vorrei sapere cosa importa a te del fatto che io sia gelosa o meno."
Kim si ferma e mi dà un buffetto sulla guancia.
"Mi stai sfidando?" Domando vedendo lo sguardo che le si è dipinto in volto.
"Potrebbe essere." Dice ridendo prima di incamminarsi verso il deposito degli allenamenti.
"Ehi, torna qui!" Le urlo dietro, inseguendola.
Appena la raggiungo l'afferro per i fianchi e la sollevo per aria.
"Mettimi giu! Ragazzino! Newt fai come ti dico o ti giuro che la volta buona che ti taglio la lingua!"
"Non farò niente di tutto ciò finché non mi dirai il perché di tutte quelle domande. A te la scelta!"
Lei si dimena ancora un po', poi cede e sbuffa.
Avrebbe potuto stendermi con un solo colpo, eppure preferisce parlarmi: sta migliorando.
"Sono... sì... forse sono gelosa. E se anche fosse? Quella ragazza è un'oca e io non sopporto le oche. Tutto qui."
Imbarazzata si gratta la nuca.
Rido sotto i baffi ricevendo un altro colpo, questa volta sul braccio.
"Smettila immediatamente!" Esclama ancora più imbarazzata di prima.
Ritorno serio tutto d'un colpo.
"È solo che è divertente vederti imbarazzata."
"Come dovrei essere? Con tutte le domande che mi fai! Solo per farti dire che sono gelosa di una stupida oca!"
"No, era per sentirti dire che a me ci tieni. Sai, fa piacere sapere che non sei uno scarto come credevi di essere."
Lei a quel punto piega la testa di lato e mi guarda in modo quasi... dolce.
"Non sei uno scarto. Sei Newt. Il ragazzo forte e coraggioso. Quello che non ha mollato nonostante tutto."
A quel punto indica la mia gamba che mi ricorda ogni giorno l'errore che ho fatto tempo fa. La ragazza di colpo torna quella di sempre: arrogante e sfrontata.
"Quindi piantala di fare il bambino che si autocommisera. Tu sei importante per me. E cacchio, è per questo che sono maledettamente gelosa. E come dici tu, sei una gran testa di caspio se non lo hai ancora capito."
Dette queste parole se ne va verso il deposito che funge da sala per gli allenamenti.
Più che mai mi rendo conto del perché io mi sia innamorato di quella ragazza.
***
Mi corico sfinito sul letto, stanco più che mai. Dopo essermi allenato con Kim mi sento come se una mandria di Dolenti mi avesse saltellato sopra.
Nonostante questo appena la ragazza si corica vicino a me sento le energie tornarmi.
Senza dire una mezza parola entrambi finiamo per dormire abbracciati con le gambe intrecciate.
Kim mi si rannicchia talmente vicino a me che sembra quasi sparire nella mia maglia.
La stringo tra le mie braccia e sento che lei si muove, compiaciuta dal mio tocco.
Alla fine chiudo gli occhi respirando il suo profumo delicato e mi addormento.
***
Apro gli occhi.
Sono nella Radura, coricato su un'amaca vicino alle cucine. Mi alzo in piedi e mi guardo attorno, ma non vedo nessuno. Il Casolare, poco più in là, è come l'avevamo lasciato dopo essere andati via con Thomas. In un attimo mi passano davanti agli occhi i volti di Alby, Chuck, Zart, Winston, ma reprimo la tristezza che rischia di assalirmi. Guardo i muri, il bosco delle Faccemorte e più in là la fattoria con il granaio. Gli animali stanno pascolando tranquilli sotto lo sguardo fedele di Bau, il labrador nero messo di guardia.
Mi osservo ancora intorno nella speranza di vedere Minho o Tommy, ma niente. Potrei persino essere felice di vedere quella faccia di caspio di Teresa. Non c'è nessuno.
Da lontano non arriva nessun rumore, nemmeno il frinire delle cicale o il fruscio del vento. Sembra che la Radura sia andata in stand by, quasi come se senza Radurai non fosse un bel niente, se non una fottutissima prigione.
Inizio a incamminarmi verso il Casolare nella speranza di trovare il segno del passaggio di qualcuno, tuttavia in un attimo un ricordo mi assale e davanti a me si ricreano momenti passati.
Sto correndo verso la Scatola assieme a Minho e Alby. Si sente il cigolio dei cavi e vedo da lontano altra gente arrivare, curiosa si conoscere il nuovo Fagio.
Sembra tutto così reale, eppure so per certo che si tratta solamente di un ricordo dato che io sono fermo nel bel mezzo del prato secco e arido e non sto correndo.
La Scatola si ferma e io arrivo finalmente a destinazione insieme agli altri Radurai. Tutti ci avviciniamo ai bordi dell'ascensore e la vediamo aprirsi. I ragazzi sollevano la grata che ci divide dall'interno.
Dentro è buio come al solito nonostante la luce del sole cada dritta dentro la porta, ma nonostante ciò intravedo una figura indistinta.
Il vociare dei Radurai si fa fastidioso diventando sempre più forte, così Alby manda via tutti e dato che il nuovo Fagio non sembra avere voglia di uscire, io e il Capo dei Radurai scendiamo a dare un'occhiata.
Appena entriamo ci avviciniamo alla figura e nel bel mezzo dell'oscurità, come un lampo improvviso, vedo due occhi azzurri aprirsi sul mondo.
Quegli occhi.
Sento il cuore aumentare il suo battito.
La persona si alza.
Il mio respiro si fa affannoso.
Un copro femminile si mostra ai miei occhi.
Non può essere.
Lei è lì.
La mia Kim è lì davanti ai miei occhi.
Sbatto le palpebre ancora incredulo.
Di colpo sento una strana forza portarmi all'idietro, trascinarmi con sè, risvegliandomi.
La Radura sparisce in un vortice di colori, ma quei due occhi azzurri... quelli mi rimangono impressi nella mente.
***
Riapro gli occhi ansimando e tirandomi su a sedere svegliando Kim.
"Cosa è successo? Newt stai bene?" Domanda preoccupata, mettendomi una mano sulla spalla.
Mi volto a guardarla.
Quegli occhi.
Erano i suoi.
Ma se quello era un ricordo significa che Kim è stata nella Radura e che io fino ad ora non ne ho avuto memoria.
No, non è vero, non può essere vero.
"Ehi, ragazzino, mi stai facendo preoccupare."
Rimango a bocca aperta senza spiccicare una caspio di parola.
"Newt! Ti prego fai qualcosa!" Urla lei nel panico.
"Io... non... tu..."
Lei mi fa stendere di nuovo e mi mette una mano sulla fronte.
"Non hai la febbre, ma sembra tu stia delirando."
Solo a quel punto trovo le forze per deglutire e rialzarmi.
"Tu eri là. C'eri anche tu." Sussurro ancora incredulo, spiazzato dalle mie stesse parole.
"Là dove? Newt cosa cacchio stai dicendo? Ti senti bene? Dimmi cos'hai."
È molto preoccupata, sembra quasi aver paura di vedermi in questo stato.
Mi schiarisco la voce e le metto una mano sulla guancia, cercando di capire se quello che ho visto fosse reale o meno.
Quegli occhi... quelle pagliuzze scure vicino alla pupilla... no, erano i suoi, non potrei mai confonderli con altri.
"C'eri anche tu Kim. Ti ho vista nella Scatola. Eri con me nel Labirinto."
Lei mi guarda senza capire le mie parole.
L'afferro per le spalle e la scuoto leggermente.
"Ci conoscevamo, maledizione. Ci siamo incontrati, non so quanto tempo fa, ma eravamo nel Labirinto, nella Radura."
A quel punto i suoi occhi si illuminano di una strana luce. Abbassa lo sguardo e rimane a bocca aperta, poi ritorna a guardarmi ancora sorpresa, ma più sicura di prima.
"Allora quello che ho sognato io era reale..." Sussurra con un fil di voce, accarezzandomi la guancia.
"E cosa avevi sognato?" Domando ormai troppo curioso di sapere cosa pensa la ragazza.
"Un... bacio." Sussurra lei, intimorita, torcendosi le mani.
Di slancio l'abbraccio e lei ricambia, titubante.
Non so se la ragazza mi ami, ma almeno ora so che c'è stato qualcosa.
E qualsiasi cosa fosse mi fa capire i sentimenti che provo per la ragazza e che probabilmente ho provato.
Questo è amore, niente di più, niente di meno.
Space for me||☆
Cosa state dicendo pive?
Uno schifo?
Una roba che nemmeno i Dolenti si cagherebbero?
Sì, probabile, perché questo capitolo è scritto proprio con i piedi.
Ma per rimediare
Prendiamoci un minuto per ammirare questa foto.
Io non.
Thomas smetti di essere figo e di blessarmi in continuazione😍
Vorrei essere uno di quei bambini.
E invece no.
Bello schifo.
☆☆☆
Questa cosa non c'entra un cacchio con la storia but qualcuno ascolta queste personcine? Veramente, ho bisogno di qualcuno che concordi con i miei gusti musicali.
Vi prego ditemi che non sono l'unica ad ascoltarli☝
☆☆☆
Anyway questo spazio autrice sta diventando ogni venerdì (anche se oggi è sabato - scusate se ho aggiornato dopo lol - but okka) più inutile.
Mi dileguo.
Hope you enjoy.
Maty☆
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