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Capitolo 11

Newt's pov

Credo che la febbre l'abbia fatta svenire completamente.
Tiro un sospiro sconsolato: è da quando siamo in questa stanza che non esco a prendere aria fresca e sinceramente l'odore del sangue sta iniziando a darmi alla testa. Pensare che neanche poche settimane fa avrei dato tutto per uccidere qualcuno, in preda ai raptus dell'Eruzione...

Mi vado a sciacquare la faccia alla pozza, provando un immenso piacere nel sentire il volto rinfrescarsi di colpo.
Per alcuni istanti sbatto le palpebre per far scivolare via le gocce dalle ciglia, e appena l'acqua sotto di me è tornata ferma, guardo il mio riflesso.

I capelli biondi spettinati, gli occhi scuri e incavati, i tagli sul viso risalenti al mio periodo da Spaccato...

Che razza di pive sono diventato?
Come mi è potuto saltare in mente di odiare Thomas, il mio migliore amico?
Come ho potuto abbandonare Minho, Frypan e gli altri Radurai?
Io che ero il Secondo in Comando nella Radura, io che dovevo supportare gli altri, guidarli, aiutarli, mi ero lasciato andare perché avevo paura? Paura di essere uno Spaccato?
Avevo promesso ad Alby che avrei aiutato i ragazzi, che avrei guidato quelle maledettissime teste di caspio al sicuro.
Come ho potuto? Come ho osato disonorare la memoria di Alby infrangendo la promessa?
Come ho potuto urlare a Thomas che l'odiavo?

Che razza di mostro sono diventato? Insensibile, furibondo, assetato di sangue...
Ho desiderato di vedere Thomas morire, ho desiderato ucciderlo con le mie stesse mani: ricordo ancora i pensieri fatti; avrei voluto strappargli gli occhi, vederlo morire, fargli passare quello che ho passato io. Volevo fargli vedere il lato brutto della vita, il lato che ormai da due anni a questa parte è sempre stato presente nella mia esistenza.

Lui, Tommy, con quella maledetta voglia di sistemare tutto, e Minho con quel suo stupido modo di fare, aggressivo e sarcastico.
Quanto rimpiango i tempi della Radura dove l'unico problema era sperare che Chuck e Winston non venissero a raccontare le loro solite sploffate, che gli Squartatori squartassero gli animali e non si mozzassero le dita e che i Velocisti tornassero prima della Chiusura.
Era tutto maledettamente semplice, felice, normale.
I balli sfrenati davanti al fuoco la sera dell'arrivo del nuovo Fagio, gli stupidi giochi di quella testa di caspio di Gally, gli scherzi fatti a Frypan, il periodo da Velocista, la felicità che avevo provato appena Thomas aveva trovato un modo per uscire dal Labirinto...

Come ho potuto rinnegare tutto questo per la stupida paura di diventare uno Spaccato, di essere lasciato indietro a morire?
Io, Newt, quello che aveva sempre ispirato forza e coraggio negli altri, che aveva risolto grandi e piccoli problemi, che aveva sempre trovato un modo razionale per spiegare l'accaduto, che zoppicava dalla gamba sinistra mentre i capelli arruffati e biondi formavano una massa scomposta... io.
Come?
Come avevo potuto?

"Maledizione!" Urlo non curandomi di svegliare Kim, mentre tiro uno schiaffo potente all'acqua sotto di me, quasi per spazzare via quella maledetta faccia, quell'immagine di me che odio.
"Maledetto idiota! Stupido pive che non sei altro! Testa di caspio! Razza di testapuzzona! Ammasso di sploff!"
Urlo sempre più forte, insultandomi sempre più, quasi questo potesse mandare via le mie colpe.
Urlo ancora tirando uno schiaffo all'acqua, poi diversi calci allo zaino con le provviste e infine, tremante, poggio entrambe le mani contro una parente.
Sbatto lentamente la testa contro il muro, sperando in qualche modo di togliermi da davanti l'immagine della Radura illuminata dalle luci del falò mentre i ragazzi ridono, e io insieme a loro.
E senza nemmeno accorgermene, scoppio a piangere, singhiozzando lentamente, sperando che le lacrime possano portare via quella sensazione schifosa che mi sento addosso e che mi oscura la vista.
Mi sento l'animo sporco, la vergogna farsi avanti e la consapevolezza di aver fallito pararsi davanti a me.

Le gambe e le braccia mi tremano talmente forte che crollo a terra, strusciando le mani sulla parete, facendole sanguinare.
Poggio le mani sugli occhi, fregandomene del sangue che mi sporca il volto.
E poi urlo, forte, fortissimo, pensando solo a farmi male, a sentire la mia voce scemare sempre più lontano.
I singhiozzi riempono l'aria sempre di più e così pian piano, ripensando alla mia vita fino a quel momento, ai miei errori, agli orrori che ho visto, agli amici che ho avuto, arrivo a ripensare al maledetto giorno di due anni fa.

Avrei dovuto prendere meglio la mira, salire più in alto, scagliarmi con più forza giù da quella maledetta parete: maledizione, quel dannato giorno avrei dovuto morire in santa pace.
Invece sono ancora qui, a cercare di capire se a mandarmi avanti sia un dio nascosto da qualche parte che mi vuole ancora vivo per chissà quale motivo o se un dio non esiste affatto e sono vivo solo per il volere del destino.

Forse siamo portati a pensarlo: siamo obbligati a credere a qualcosa di superiore a noi. Altrimenti la nostra vita che scopo avrebbe? Non distingueremmo più il bene dal male, sarebbe solamente tutto un ammasso gigante di caos in cui ognuno lotterebbe per se stesso.
Ma infondo la vita è assurda: siamo relegati su un pianeta invaso da zombie assassini, circondati da morte e distruzione e l'unico barlume di speranza sembra quello di uccidere per evitare di essere uccisi.

La morte con noi sembra giocare a uno di quei vecchi giochi dei luna park di una volta.
Inserivi la monetina e usando un comando prendevi un pupazzo con un gancio meccanico e il gioco era magicamente tuo.
La morte sembra avere un numero illimitato di monetine da spendere e una macchinetta gigante, piena di uomini e di certo basta pescarne uno ogni tanto, giusto per divertirsi un po', per fare uno di quegli uomini e donne suo.
Peccato che quando la morte ti pesca, beh, sei morto e non puoi più rimediare agli errori fatti.

E allora perché?
Perché se mi sono voluto lasciare andare, lasciare cadere dal muro sono ancora qui?
Perché la morte non mi ha preso con sé una volta per tutte?
Quante volte dovrò ancora tentare il suicidio prima di morire davvero?
Ormai sono solo un ammasso di ossa e sangue che si trascina ogni giorno avanti, quasi come se non ci fosse altro da fare. Cosa mi tiene legato a questa vita che da anni ormai odio?

Per diversi minuti rimango in silenzio a pensare, cercando di capire cosa mi trattiene ancora qui.
Potrei uccidermi in questo istante, ma perché non lo faccio?

Senza rendermene davvero conto alzo la testa.
I miei occhi incontrano la figura affusolata e muscolosa di Kim.
Mi tornano in mente le parole che le ho detto giorni fa.

"Forse ho di nuovo qualcosa per cui lottare, qualcosa che mi faccia andare avanti. Tu."

Sorrido silenziosamente ripensando a cosa volevo fare due settimane fa.
Suicidarmi.
Volevo smettere di vivere.
E allora perché quella ragazza riesce a tenermi con sé e mi fa ritrovare la voglia di andare avanti, svegliarmi ogni mattina e tornare a vivere?
Mi viene da ridere.
Cosa mi lega a Kim? Niente, se non il fatto che mi ha salvato.
E allora perché ci tengo?
Beh, forse sono io che ho bisogno di credere in qualcosa di vero, qualcosa che non sia finzione.
E quel qualcosa è Kim con il suo modo di fare sprezzante, il suo bipolarismo, i suoi sorrisi e la sua forza di volontà.

Sì.
È così.
Lei è l'unica cosa che mi lega alla realtà facendomi sentire meglio, facendomi sentire me stesso.
Ed è per questo che titubante mi sto rialzando in piedi, anche ora che la nausea mi sta uccidendo, mi sto incamminando verso la porta, la sto aprendo e sto uscendo dalla stanza.
Non mi interessa quanto tempo ci metterò, se Kim si infurierà non trovandomi nella sala.
Ho infranto troppe promesse, ho deluso troppe persone per ferire anche lei, cui l'unica cosa che ha fatto di sbagliato, è stato provare a salvarmi.

Sono stanco di piangermi addosso cercando di trovare una soluzione alle mia tristezza, di provare a capire perché è successo a me e non ad altri.
Devo aiutarla come lei ha aiutato me, perché non voglio vedere un'altra persona a cui tengo avere lo stesso sguardo triste che si era dipinto sul volto di Tommy, quando, quel maledetto giorno, il mio nome era stato pronunciato come primo della lista dei non-muni.

Abbasso lo sguardo verso i miei piedi.
Mi mordo il labbro e in fretta e furia torno nella stanza: apro lo zaino di Kim e decido di portare con me almeno una pistola, dei proiettili, e anche uno di quei darti esplosivi che Kim ha usato per uccidere gli zombie al negozio di alimentari.

Preso tutto con me, mi chino vicino alla ragazza osservandola in silenzio. Mi concedo di metterle sulla fronte un panno bagnato, poi, lentamente mi avvicino al suo volto e le lascio un bacio sulla guancia, cercando di non svegliarla.
Poi, sperando che mi senta, mi avvicino al suo orecchio e sussurro.
"Ehi, ho infranto la promessa. Lo so che vorrai mozzarmi la lingua e farmi passare dolori indicibili. Non mi interessa se tu mi odierai o meno dopo questo, ma sappi che a te ci tengo per davvero e che farò qualsiasi cosa per tornare e per aiutarti.
Te lo giuro, Kim.
E questa volta non infrangerò la promessa."

Proprio in quel momento mi rendo conto che non ho mai detto parole del genere a un'altra persona, ma ora mi sento bene, mi sento in pace con me stesso.

Lentamente mi sollevo da terra, esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle e con passo svelto mi dirigo verso il tunnel, convinto più che mai a trovare il Rigeneratore o qualsiasi altra cosa che possa aiutare Kim.




Space for me||☆

PIVE.
SONO TROPPO FELICE.
È USCITO UN VIDEO.
😍DYLMAS😍
E IO SCLERO.
E POI AL PREMIER IN KOREA HANNO FATTO UN SACCO DI FOTO A THOM, DYL E KI E IO SONO TIPO "OHMYGRIVEROHMYGRIVEROHMYGRIVER"
E PORCA PAIGE SONO TIPO STUPENDI.
SCLERO UN CASINO.

È SUCCESSO QUESTO. IO NON. SONO BASITA. I DYLMAS SONO REALI. SIIIIIIII
ANCORA NON CI CREDO.
AVE ALLA KOREA. SENZA NON AVREMMO AVUTO TUTTE QUESTE FOTO NUOVE.
(Su insta c'è ne sono ovunque, di foto, video e quant'altro.)

Video-Intervista su The Death Cure👇

INTERVISTA A THOM DOVE PARLA DI DYLAN😍😍😍😍😍

Per vedere le altre andate su MazeRunneWW su YouTube.

RAGA IO SCLERO MALEEEE.
DEXTER È QUALCOSA DI STRA SIMPY E KAYA È L'UNICA CHE CI TIENE INFORMATI SUI DYLMAS E SUL RESTO😍

Okay, ora la smetto di scrivere in maiuscolo, sparare cazzate e infastidirvi.

Considerazioni qui👉

Per chiunque abbia piacere di fare domande sul premier io sono su wattpad per circa venti minuti.
(Vi passo tutto quello che so).

Vi ricordo che l'idea per pubblicizzare le vostre storie è sempre aperta.
Chiedere qui👉

Ora vado via.

Adios.

Bacioni❤
Maty☆

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