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Capitolo 16

-Queste sono belle- Dice Cassandra, sostenendo un paio di scarpe basse.

-Mi piacciono -Rispondo- Con cosa le uso?

Lei sorride.

-Puoi metterle con qualsiasi cosa nera che hai comprato.

-Va bene -Replico, camminando nel corridoio delle scarpe. Cassandra ed io siamo sole qui, perchè Jeremy dice che odia comprare le scarpe. Abbiamo scelto cinque paia. Ho detto a Jeremy che avrei pagato io questa volta, e che lo avrei sgridato se avesse cercato di pagare lui. Lui ha accettato. Mentre cammino, improvvisamente mi avvicino ad un paio di stivali. Sono alti, neri e di cuoio. Li prendo e guardo il tacco. Mi domando se possa camminarci senza rompermi il collo.

-Oh, Isabelle, dovresti prenderle- Enfatizza Cassandra.

-Credo che probabilmente cadrei -Dichiaro- Anche se, ne ho sempre voluto un paio.

-Starebbero benissimo con le gonne e soprattutto con quel vestito nero che Jeremy ha scelto per te.

Guardandola, dico:

-Il vestito che non userò mai.

-Oh, certo che lo userai, fidati di me -Ride- Provane solo un paio. Che male c'è?

Facendo spallucce, rispondo:

-Nessuno, credo -Inclinandomi prendo la taglia sette. Vado e mi siedo sulla sedia. Quando apro la scatola, li guardo un attimo. Sono così belli. Mi tolgo le scarpe sportive sporche, e prendo uno stivale. Il mio piede scivola facilmente dentro questo. Chiudo la cerniera nel lato e affermo- Mi stanno bene.

-Mettiti l'altro, così vediamo se riesci a camminarci sopra -Mi dice Cassandra. Io lo faccio. Quando mi sono messa anche l'altra, semplicemente mi guardo i piedi- Alzati e prova a camminare. Voglio solo assicurarmi che tu non ti faccia male.

Mi alzo e mi sento molto più alta.

-Mi sento strana- Dichiaro.

-Sì, dovresti abituarti a portarli, i tacchi -Risponde Cassandra- Cammina lentamente qui intorno.

Allora, lo faccio, molto lentamente. All'inizio, mi sbilancio un po', ma dopo mi abituo.

-Hey, non è male -Dico- Credo che potrei starci sopra.

-Allora dovresti veramente comprarli -Replica Cassandra- Poi, penso che siamo pronte. E probabilmente dovremmo andare a fermare Jeremy, prima che rompa troppi cuori.

-Lui seduce molte ragazze anche quando sta con te?- Chiedo, sedendomi e togliendomi le scarpe.

Cassandra inclina la testa di lato.

-Jeremy riesce ad ottenere molti numeri di telefono, ma non va mai davvero con le ragazze. So che ha appuntamenti, ma non è che le porta intorno a noi. Francamente, se me lo chiedi, credo ci sia qualcosa sotto.

-Cosa, sta con i maschi?- Chiedo lentamente.

-Oh, Dio! No, lui mangia troppo con gli occhi le ragazze. No, non credo che Jeremy sia gay. Ma è quasi come se avesse problemi a legare con le persone.

Metto gli stivali nella scatola.

-Jeremy, ecco, Jeremy è Jeremy e credo che abbia i suoi motivi. Non entrerò nel discorso, ma è un tipo davvero simpatico e penso che un giorno incontrerà qualcuno che lo renderà felice.

-Sembra molto legato a te- Segnala Cassandra.

-È perchè mi sta aiutando. Presto o tardi, si annoierà di me e vorrà una vera compagnia femminile.

Lei fa spallucce.

-Non saprei. Sei la prima ragazza che mi ha realmente presentato. Voglio dire, ha portato ragazze intorno a noi, però mai come qualcosa di personale.

-Fidati di me -Accentuo- Siamo solamente amici.

-Bene- Risponde Cassandra, anche se non sembra molto convinta.

Portiamo le scarpe alla cassa.

-Non abbiamo bisogno delle scatole -Dice- Non saremmo in grado di portarle tutte.

La cassiera annuisce.

-Sono 242$, per favore.

-Ci penso io -Dico, prendendo i soldi- Le scarpe non sono un baratto.

-Sì, le ragazze imbrogliano sotto questo aspetto. I ragazzi hanno bisogno solo di due paia di scarpe, quelle normali e quelle eleganti. Le ragazze hanno bisogno di scarpe da abbinare ad ogni cosa e sono così costose!

Improvvisamente, due mani mi afferrano per i fianchi e ascolto:

-Boo!- Questo mi fa saltare in aria.

Mi giro per incontrare Jeremy.

-Idiota! Mi hai spaventata!

-Questo era il mio obbiettivo. Hai finito ora? Ho fame.

-Ecco il suo resto- Dice la cassiera, dandomi i soldi. Lo prendo e lei ci da le buste.

Jeremy le prende e dice:

-Andiamo.

-Hai preso qualcosa? -Chiedo- Sei andato nel reparto uomini, vero?

-Sì, ho comprato una maglia e basta -Risponde lui- Non siamo qui per me oggi.

Cassandra guarda l'orologio.

-Mi rimane un'ora prima di tornare a casa. Kent viene dopo il lavoro.

-Bene, allora andiamo a mangiare!- Esclama Jeremy drammaticamente.

-Jeremy, sei così strano a volte- Dice Cassandra.

Burlandosi, Jeremy risponde con:

-A volte? Sto perdendo il mio tocco.

Camminiamo fuori dal centro commerciale. Allora passiamo davanti al negozio dei telefoni.

-Oh! -Grido- Possiamo fermarci qui velocemente? Credo sia ora che mi prenda un telefono. Voglio prenderne uno di quelli che ti fa pagare quello che consumi.

-Non lascerò che tu compra uno di quei telefoni- Afferma Jeremy.

-Scusa -Balbetto- non me lo lascerai fare?

Jeremy sospira.

-Non volevo dirlo così. Mi riferivo a che, quei telefoni sono cari da usare. Posso metterti la mia promozione.

-Non essere ridicolo. Perchè dovresti farlo?

-Perchè -Enfatizza- puoi pagare una montagna di soldi per alcuni minuti o 10 dollari al mese con la mia promozione. Quale credi sia meglio?

Con uno sguardo sconcertato, rispondo:

-Si, ma non devi firmare un contratto di due anni?

-Credo di sì -Risponde Jeremy- Ma, ad ogni modo, sono 10 dollari. Posso pagarteli io 10 dollari al mese. Ci fermeremo qui dopo aver accompagnato Cassandra.

Gemendo, dico:

-Jeremy, non mi sento al mio agio sapendo che farai questa cosa.

-Isabelle -Si burla di nuovo- Va beeeneeeee.

Guardo Cassandra, che è dietro Jeremy. Lei alza solo il sopracciglio e gesticola con la mano, ovviamente, dicendomi che lui sta facendo tutto questo per me. Questo mi fa aggrottare le sopracciglia.

-Sento come se mi stessi approfittando di te- Dichiaro.

Con un sorriso malvagio, Jeremy dice:

-Vuoi approfittarti di me? Sono a favore di questo.

-Sei un idiota! -Rido- Dio Jeremy, questo NON è quello che volevo dire!

-Oh maledizione -Sospira- Sono così solo.

Segnalando le persone che sono intorno a noi, dico:

-Scegli una ragazza. Ce ne sono tante.

-Eh -Replica- Nulla che sorprende la mia immaginazione.

Mentre lui dice questo, due ragazze davvero belle gli passano di fianco e lo guardano. Quando passano, gli sussurro:

-Sono belle e ovviamente gli piaci.

-Ora sono più preoccupato nel prendere da mangiare, che all'ottenere numeri. Cibo ora, ragazze più tardi.

-Questa è una cosa tipica dei ragazzi -Dice Cassandra- Lo imparerai, Isabelle. Quando un uomo ha fame, lì è dove la sua mente si trova.

Questo mi fa sorridere.

-È buono saperlo.

Finalmente arriviamo al piano dei ristoranti. Jeremy prende un tavolo e appoggia tutto.

-Cosa volete mangiare, ragazze?

-Non importa, ma pago io. Non discutere Jeremy!- Articolo fortemente.

-Bene, bene, bene -Replica- Posso farti pagare per il cibo.

Prendo i soldi.

-Va' a prenderci qualcosa. Io mi siedo. Le compere sono stancanti quando ti devi provare un milione di cose.

-Un milione di cose che non ho potuto vedere- Ringhia Jeremy.

-Non è che non mi vedrai con quei vestiti, ad ogni modo- Replico.

Lui mi da uno sguardo pensieroso.

-Giusto, sarà una sorpresa ogni giorno. Bene, vado a prendere da mangiare.

Quando lui si allontana, Cassandra mi sorride.

-Ogni giorno, eh? Hmmmm.

-Oh, smettila -Rido- Non è assolutamente come credi.

-Non si sa mai. Conosco Jeremy da un po' di tempo.

Avendo un'improvvisa sensazione strana, dico:

-No, fidati, lui non è interessato a me. Davvero, lo hai visto? Esce con belle ragazze, ragazze geniali, non con ragazze stupide che cercano di rinnovarsi.

-Non hai molta autostima- Afferma Cassandra, seduta di fronte a me.

-Anche Jeremy continua a dirlo. Non ho avuto amici per molto tempo, e Jeremy è la prima persona alla quale mi sono aperta. Sono timida, senza autostima. Quindi, no, non credo che io gli interessi. Credo che non potrebbe mai interessarsi a me.

-Vorresti che lo fosse?- Chiede.

Non so cosa rispondere. Nego con la testa.

-No, non posso nemmeno immaginarlo.

-Bene, credo che tu sia fantastica e renderai un uomo davvero felice, quando incontrerai quello con la quale deciderai di stare.

Sorridendole, rispondo:

-Grazie. Allora, da quanto stai insieme a Kent?

-Due anni -Replica Cassandra- In realtà ci siamo conosciuti tramite Joshua. Lui e Kent andavano insieme alle superiori, e allora Josh e io ci siamo conosciuti quando lavorammo insieme in un ristorante in centro.

-Quanti anni avete?- Chiedo.

-Io ne ho 22, Josh e Kent 23. Jeremy è il più giovane. Beh, no, in realtà lo sei tu.

Timidamente, sorrido.

-Io non sono parte del vostro gruppo di amici. Ad ogni modo, è probabile che sia strano per Jeremy uscire con me.

-Sarebbe strano se tu avessi 12 o 16 anni. Sei all'ultimo anno di superiori, vero?

-Sì -Rispondo- Ho 18 anni.

Muovendo la mano, dice:

-Vedi, sei adulta. Va tutto bene. Ma non credere che ti lasceremo bere.

Questo fa che esploda in risate.

-Non ti preoccupare, non mi beccherai mai farlo. Diciamo che ho avuto a che fare a sufficienza con quello, nella mia vita.

-Eh, ti capisco. Mio nonno era un alcolista, e mi ha fatto capire che non voglio finire in quello stato.

Mi mordo il labbro.

-Sì, anche io ho a che fare con un'alcolista. Ti fa pensare alle cose due volte.

-Senza dubbio -Risponde- Jeremy e i ragazzi non vanno fuori controllo e non bevono e poi guidano. Una volta che avrai la patente, non ti sorprendere se avrai una chiamata nel bel mezzo della notte. Loro escono ad ogni ora, ma se bevono più di due birre, non guidano, e diventano troppo molli per poter andare da qualche parte a piedi.

-Beh, sarà difficile perchè non ho una macchina -Rispondo- Quindi rimarranno lo stesso a piedi.

Con un sospiro pesante, Cassandra continua:

-No, questo vorrà dire che continuerò ad andare a prenderli io. Jeremy dovrebbe lasciarmi l'auto, così potresti farlo tu.

Ridendo, dico:

-Sì, succederà.

Cassandra sorride.

-Hey, una ragazza può avere dei sogni.

Jeremy arriva con la pizza.

-Bene, questo è stato rapido e facile. Muoio di fame.

-Sì -Rispondo- Ti stai consumando.

-Hey, ho un fisico da paura e ho bisogno di mantenerlo.

Alzando gli occhi al cielo, Cassandra geme.

-Loro sono ridicoli. Joshua è cintura nera e con Kent e Jeremy si picchiano ad ogni opportunità che hanno. Sono assurdi. Non mal interpretarmi, ma diventa noioso, quando li vedi lottare tutto il tempo.

-Vado anche a correre, ogni sera- Dice Jeremy come se si fosse offeso, però poi ci mostra il suo magnifico sorriso.

-Devi portarla con noi, così magari avrò qualcos'altro da fare invece che guardare voi teste di rapa- Dice Cassandra con un sorriso.

Questo mi innervosisce.

-No, lui mi vede già il sufficiente.

Improvvisamente, guardandomi, Jeremy mi chiede:

-Ti stai stancando di me?

-Cosa!? -Affanno- No! È solo che... non lo so. Non ti stancheresti ad avermi continuamente intorno?

Aggrottando le sopracciglia, Jeremy risponde duramente.

-No. Fidati di me, Isabelle, te lo dirò quanto non ti vorrò più intorno.

-Va bene- Mormoro.

Dato che è seduto vicino a me, mi tocca con la spalla.

-Mi diverto con te.

-Sì, sei simpatica -Aggiunge Cassandra- Un giorno tu ed io dobbiamo uscire e fare compere insieme. Ho bisogno di farti comprare nuovi reggiseni e cose.

Jeremy colpisce il tavolo con la mano ed esclama:

-Anche io voglio assistere a questo!

-Certo -Sbuffo- Non comprerò l'intimo con te.

-Perchè? -Ride lui- Io posso dirti quello che andrebbe bene.

Mi giro verso Cassandra.

-Tutti i ragazzi sono così?

-In generale- Risponde lei con un sospiro.

Mangiamo la pizza e parliamo di sciocchezze. Quando finiamo, Cassandra guarda il suo cellulare.

-Devo andare.

-Va bene -Risponde Jeremy- Allora andiamo -Andiamo fino alla macchina e mettiamo le buste nel baule- Tieni- Mi dice, dandomi le chiavi.

-Non farò inversione con la tua macchina! È peggio che parcheggiarla. Non l'abbiamo nemmeno mai provata l'inversione!- Grido spaventata.

Spettinandomi, Jeremy si riprende le chiavi.

-Va bene, guiderò io.

-Io mi siedo dietro -Dico, sistemandomi i capelli- Tu devi scendere per prima, Cassandra.

-Non discuterò su questo- Risponde lei.

Quando mi metto dietro, chiudo gli occhi.

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