Capitolo 12
Dopo essere entrata in casa faccio un respiro profondo. Non dovrei sentirmi così. Perchè mi sento così? È Jeremy. Jeremy ha appuntamenti. Questo lo so. A volte sono solo gelosa del fatto che lui li abbia. Sì... è questo.
Eric oggi mi ha parlato, ed è una cosa che dovrebbe farmi star bene. Ho anche avuto il permesso momentaneo per la macchina!
Il giorno dopo mi siedo nell'aula di arte cercando di decidere che cosa fare. Il mio maestro si avvicina.
-Dov'è la tua foto, Isabelle?- Mi chiede.
Toccandomi la testa rispondo.
-Qui.
-Beh, normalmente avrei avuto qualche problema se qualcuno non avrebbe portato i suoi compiti finiti, ma conosco le tue capacità. So che farai bene questo lavoro.
-Posso farle una domanda?
Il maestro annuisce.
-Certamente.
-Cosa bisogna fare per entrare in una delle scuole d'arte di San Luis?
Un sorriso compare sul suo volto.
-Aspettavo con ansia che tu me lo chiedessi. Ho alcuni volantini per te.
-Li ha?- Ansimo.
-Sì, hai talento e credo che non ci hai nemmeno mostrato il tuo potenziale maggiore. Utilizza questo progetto. Usalo per dimostrare di cosa sei capace. Le scuole d'arte vorranno vedere i tuoi lavori migliori.
-Va bene -Balbetto stupita- Ci metterò tutte le mie forze.
-Cosa farai?- Chiede.
-Credo che farò un disegno a carboncino. È il mio preferito.
Il mio maestro fa un gran sorriso.
-Sembra grandioso.
-È meglio che incominci a lavorare- Dico, alzandomi per prendere una tela.
Quando mi siedo di nuovo, posso solo vedere lo spazio vuoto. Come lo disegno? Voglio dire, quale sarebbe il miglior modo? Muovo la testa da un lato all'altro e allora incomincio.
Il mercoledì e il giovedì passano volando. Sono contenta che Eric mi saluta ogni volta che mi vede. Sonya continua a non venire a scuola e questo rende tutto più facile.
In realtà sento che ora m'importa meno.
Il giovedì dopo la scuola trovo Jeremy seduto davanti al volante della sua macchina. Una montagna di persone sono ferme intorno. Jeremy li ignora muovendo la testa al ritmo della sua musica. Cammino verso di lui e mi abbasso per sporgermi al finestrino.
-Hey, stallone, potresti portarmi a fare un giro?
Jeremy si mette a ridere.
-Non lo so dolcezza, cosa mi dai in cambio?
-Assolutamente nulla- Dico con un sorriso.
Finge di pensarci un attimo.
-Va bene.
Apro la porta e salto dentro. Jeremy s'inclina e mi bacia sulla guancia.
-Ciao, piccola.
-Ciao- Gli rispondo sorpresa con lo sguardo basso.
-Sei pronta?- Mi chiede con un sorriso malizioso.
-Continuo a non voler farlo- Dichiaro seriamente.
-Che peccato- Mi dice accendendo l'auto.
-Pensavo che saresti venuto a prendermi alle cinque.
-Sei delusa perchè ti sono venuto a prendere prima?- Chiede. Questo mi fa sorridere nervosamente.
-No.
-Bene -Ci porta in un grande parcheggio vuoto- Esci!- Esclama con troppo entusiasmo. Con mala voglia faccio quello che dice. Cambiamo posto e tutto ciò che faccio è sedermi e guardarlo immediatamente. Jeremy sorride ancor di più.
-Allora, lì ci sono tre pedali. A partire da sinistra ci sono: la frizione, poi il freno e poi l'acceleratore. Per accendere l'auto devi schiacciare la frizione e il freno.
-Non voglio farlo.
-Schiaccia... la... frizione e il freno- Enfatizza.
Con le sopracciglia aggrottate, schiaccio i due pedali.
-E ora?- Chiedo.
-Accendi l'auto.
Quando riesco ad accenderla, istantaneamente alzo i piedi dai pedali e si spegne.
-Upss- Mormoro.
-Va bene. So che c'è una montagna di potenza dietro questa macchina. Inizialmente ti intimorirà, ma non importa. Siamo in un parcheggio vuoto. Puoi lasciare i pedali e l'auto si spegnerà.
-È buono saperlo- Rispondo.
Facendo gesti Jeremy continua.
-Accendi di nuovo l'auto -Lo faccio- Ora metti la mano sul manico dei cambi -Faccio anche questo e lui mette la mano sulla mia- Prima, seconda, terza e quarta. Comincia dalla prima, poi cambi alla seconda, eccetera.
Prendo un respiro profondo e annuisco.
-Bene -Mi dice lentamente- Ora togliamo il freno d'emergenza.
Si avvicina e abbassa il freno accanto alla mia gamba.
-Sei sicuro di volerlo fare?- Strillo.
Ride.
-Rovinerai l'auto se non lo faccio. Okay, ora con attenzione togli il piede dal freno ma mantieni la frizione abbassata -Lo faccio, molto lentamente ma lo faccio- Ora schiaccia l'acceleratore -Faccio anche questo e al sentire il motore tolgo di nuovo i piedi dai pedali. Jeremy si prende la testa- Isabelle, non togliere il piede dalla frizione a meno che tu ti stia muovendo.
-Non è tanto facile!- Grido.
Jeremy continua a ridere, trovandolo ovviamente divertente.
-Rilassati, Izzy. Prendilo con calma. Schiaccia la frizione e il freno e accendi l'auto -Lo faccio- Sai cosa? Dimenticalo. Lo faremo alla maniera facile così sentirai come prendere la frizione. Schiaccia l'acceleratore quanto vuoi ma non tutto e poi lascia la frizione.
-Sei pazzo?
-Oh, tu fallo. Puoi schiacciare il freno dopo averlo fatto se vuoi. I freni sono sempre la prima opzione se non ti senti comoda. Però per poter usare il freno devi schiacciare la frizione e il freno insieme.
Ruoto gli occhi.
-Bene. Per far in modo che l'auto si muovi schiaccio l'acceleratore e libero la frizione?
-Sì.
-Allora per frenare schiaccio la frizione e il freno insieme.
-Sì.
Rimango a guardare Jeremy.
-Cosa succede se non lo faccio?
-Rovinerai la mia macchina- Replica ammiccandomi.
Scuoto la testa scioccata.
-Non lo farò.
-Sì che lo farai. Schiaccia l'acceleratore tanto quanto vuoi e lascia la frizione. Dopo possiamo provare a farlo lentamente.
È più facile dirlo che farlo. Prendo un respiro profondo e schiaccio l'acceleratore. Sento il motore e faccio una smorfia. Vedo che Jeremy agita la mano in avanti, quindi alzo il piede dal pedale e l'auto parte. Grido e stampo i miei piedi sui pedali. La macchina strilla fino a fermarsi. Jeremy muore dal ridere.
-Stai zitto, idiota!- Grido.
-Vai bene -Mi assicura- Io non sono nemmeno riuscito a far muovere l'auto, la prima volta che ho provato a guidare con i cambi. Per questo volevo che tu sentissi la marcia. Hai sentito quando la frizione ha preso la marcia?
-In realtà, sì- Rispondo.
-Vedi? -Dice con un sorriso gentile- Ora lo faremo lentamente. Praticamente, mentre schiacci l'acceleratore, allo stesso tempo incomincerai a lasciare la frizione. Imparerai il limite della frizione, quindi non sentirti delusa.
-Non mi fido di me stessa -Gli dico- Mi deludo facilmente.
-Lo farai bene -Sospira- Prendilo con calma.
Annuisco, cercando di farlo ad un ritmo normale. Ovviamente rovino tutto. Decisa, Ci provo ancora e questa volta ci riesco.
-L'ho fatto!- Esclamo.
-Okay, però vai ai 20 km/h e si spegnerà l'auto se non vai un po' più veloce. Quindi, quello che devi fare è spingere un po' di più sull'acceleratore -Lo faccio e sento il motore aumentare mentre prendiamo velocità- Senti il motore? Quando senti questo devi cambiare marcia. Questo piccolo misuratore è il contagiri, quando arriva a 3,500 giri fa il cambio. Quindi schiacci la frizione e cambi. Dammi la mano -Gliela do e schiaccio la frizione. Sento che mette la seconda- Ora puoi andare più veloce.
-Non voglio andare più veloce- Dichiaro.
Jeremy ride.
-Beh, allora ferma l'auto. Prima schiaccia la frizione e poi il freno.
Lo faccio e la macchina si ferma. Gridando mi giro e avvolgo Jeremy in un abbraccio.
-L'ho fatto!
-Sì, lo hai fatto -Dice Jeremy ridendo. Mi separo e i nostri visi sono separati per pochi centimetri. Rimaniamo a guardarci per un attimo, prima che io torni composta rapidamente- Vuoi farlo di nuovo?- Chiede.
-Sì!- Grido.
Continuiamo a esercitarci per due ore. Alla fine sono riuscita ad avere più controllo.
-E ora?- Chiedo felice.
-Guidi in strada- Risponde Jeremy.
Questo mi fa aggrottare le sopracciglia.
-Vuoi che guidi con altra gente intorno? Farò un incidente, o ammazzerò qualcuno, o ROVINERÒ LA TUA MACCHINA!
-Allora rovinare la mia macchia supera l'ammazzare qualcuno? Voglio dire, amo la mia bambina però preferisco non investire nessuno -Jeremy picchietta il cruscotto- Rischierà per il bene del gruppo.
-Perchè corri il rischio di rovinarla per me? Nemmeno mi conosci bene! Probabilmente incomincerò ad essere un fastidio prima o poi. Non lasciare che io rovini qualcosa della quale sei tanto orgoglioso.
Improvvisamente, Jeremy sembra infastidito.
-Sono un tuo amico, e non sei mai stata fastidiosa. Nemmeno per una volta. Credo che sei assolutamente adorabile. Quindi, guida la mia macchina. Per questo siamo qui, per insegnarti a guidare. Nessuno, oltre Josh e Kent, ha mai guidato la mia macchina. Allora il fatto che ti stia insegnando in questa auto dimostra quello che significhi per me.
-Awww, è così dolce -Dico ridendo, un po' nervosa- Sei il mio primo vero amico. Ti ringrazio per avere tanta fiducia in me.
-Non c'è problema. Ora, guiderai in strada.
Lo facciamo con calma e non lo sto facendo tanto male. Ai semafori tendo a spegnere l'auto o a sgommare. Jeremy trova quest'ultima parte molto divertente.
Finalmente il sole incomincia a calare. Guardo Jeremy.
-Credo che dovrei tornare a casa.
-Va bene -Risponde- Guida fin là.
Quando ci fermiamo davanti casa, spengo l'auto.
-Metti il freno a mano -Mi dice. Lo faccio e respiro profondamente- Sei stata brava oggi. Sono molto orgoglioso di te. Hai capito con molta facilità. Io ho impiegato più tempo di te per imparare a guidare con i cambi.
-Credo che impiegherò un po' più di tempo per farlo bene -Sospiro- Ora sono stanca. È stato stressante.
-Okay, va' a riposarti- Risponde Jeremy mentre esce dalla macchina. Scendo e non posso fare a meno di sorridere. Mi sorride anche lui.
-Allora, sei più emozionata che spaventata?
-Sì -Annuisco- Quando possiamo farlo di nuovo?
-Domani lavoro di pomeriggio e poi ho dei programmi per la sera, quindi magari lo ripetiamo sabato.
-Ooooh -Gli dico- Hai un altro appuntamento con Vicky?
Il viso di Jeremy diventa molto espressivo.
-Oh Dio, no!
-Cosa? Perchè?- Chiedo.
-Lei è stata... ecco... davvero superficiale. Onestamente, credo che era interessata a me per la mia apparenza. Allora ho inventato una scusa e me ne sono andato. Ovviamente ho pagato la cena, non me ne sono solo andato.
-E che scusa le hai dato?- Chiedo incrociando le braccia. La sua bocca si muove in un sorriso malvagio.
-Le ho detto che avevo la diarrea.
-Jeremy! -Grido cercando di non ridere- Come hai potuto dire una cosa simile ad una ragazza?
-Oh, è molto semplice -Risponde- Ed è stato molto divertente.
-Sei terribile- Rispondo, alzando gli occhi al cielo.
-Vorresti dire che sono incredibile- Dev'essere stato davvero divertente, perchè continua a ridere mentre sale in auto.
Afferrando la portiera, dico:
-Grazie Jeremy. Grazie per essere così buono con me. Significa moltissimo per me.
-Ah! Però avrà un costo -Dice- Devi ancora pulire il mio appartamento.
-Lo farò molto volentieri- Dico ridendo.
-Bene. Magari ti vengo a prendere per le due, sabato. Probabilmente mi alzerò tardi. Uscirò con gli amici venerdì sera, una montagna di libertinaggio e insensatezza.
-Libertinaggio. Sai cosa significa, vero?- Chiedo.
Mi guarda perplesso.
-No, in realtà no- Risponde.
-È come se stessi dicendo che farai sesso con una montagna di gente o che farai un'orgia, e spero che non sia questo quello che hai programmato.
Improvvisamente Jeremy fa una grande risata.
-Allora l'ho usata davvero male, questa parola. Quindi usciremo per fare baldoria, non per libertinaggio. Ovviamente parlo per me. Non ho il controllo su gli altri ragazzi.
Rido.
-Okay, ma cerca di fare il bravo. Non baciare troppe ragazze.
-Dove sta il divertimento, allora? -Risponde Jeremy, facendomi l'occhiolino- Bene, piccola, ci vediamo sabato.
-Buona notte, Jeremy.
-Dormi bene. Ci vediamo- Chiudo la porta e mi saluta mentre si allontana.
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