Era passata quasi una settimana da quando Roxane aveva avuto la discussione con suo padre e aveva baciato Lyron.

Quella mattina la principessa si svegliò presto. Tayri l'aveva chiamata per ordine di suo padre.
"Su principessa, vestitevi, oggi è un giorno speciale!", le aveva annunciato la giovane serva spalancando la finestra.

Roxane nascose il viso sotto il cuscino, i suoi occhi non si erano ancora abituati alla luce del sole. "Che c'è, Tayri?", bofonchiò assonnata.

"Oh, principessa! Non sapete? Oggi il principe Velkam verrà a chiedere ufficialmente la vostra mano!".

Roxane trasalì. Scosse la testa nervosamente. "Cosa... cosa hai detto?".

Tayri versò dell'acqua nella bacinella ai piedi del letto, poi si voltò verso di lei e ripeté :"Ho detto che oggi il principe Velkam verrà a chiedere ufficialmente la vostra mano!"

Roxane si alzò dal letto.
Ad un tratto si sentiva fin troppo sveglia. "Non è vero!", disse contrariata.
Non così presto! Pensò.

Con gli occhi sgranati dallo stupore sciacquò velocemente il viso e scese giù in giardino ignorando Tayri che cercava disperatamente di richiamarla. Doveva trovare Lyron a tutti i costi!
Si diresse a passo svelto nelle scuderie, risoluta a trovarlo.

Suppose che fosse ad abbeverare i cavalli, data la sua assenza nelle  scuderie.
Quando fece ingresso nella stalla Freya la salutò allegra con un sonoro nitrito. Roxane le accarezzò il muso, piazzandole un bel bacio sulla fronte. "Vieni piccola, non c'è un solo minuto da perdere!", boccheggiò mentre le si arrampicava sul dorso senza neanche metterle una sella.
Si aggrappò saldamente con le mani alla criniera candida e quando vi fu sul dorso, coi tacchi diede un colpetto avviandone la marcia. Intuite le sue intenzioni, Freya partì in un galoppo sfrenato.

Giunsero in pochissimo tempo a destinazione, e, come previsto, Lyron era seduto all'ombra di un ginepro. Aveva lo sguardo perso nel vuoto e davanti a lui Tohr e un altro cavallo brucavano silenziosi l'erba.

Roxane scese da cavallo, correndo quasi inciampò, e si buttò malamente addosso a Lyron che dalla sorpresa trasalì. "Roxane! Mi hai fatto venire un colpo! Quando pensi di imparare a comparire senza colpi di scena?".

La principessa si chiese come facesse ad essere sempre di buon umore.

"Lyron, c'è poco da scherzare!", disse con evidente agitazione. "Mi hanno appena annunciato che tra poco Velkam sarà qui per chiedermi in sposa!".

Lyron strabuzzò gli occhi.

"Devi aiutarmi, Lyron, voglio fuggire! Voglio sparire per un po' da questo posto!".

"Roxane io... tu mi chiedi di tradire tuo padre! E poi non posso, lo sai bene... se ti accadesse qualcosa....".

Roxane imprecò spazientita: "Lyron, sono pur sempre la tua principessa!", gli disse accigliata.

Lyron sdrammatizzò. "No Roxane non posso! Puoi sempre dirgli un bel No secco all'altare, no? Che differenza farebbe?".

"Sarebbe un disonore per mio padre e per me, è escluso! Ma non voglio nemmeno che la mia vita sia vincolata da un legame con un uomo che non amo!".

"Ehi, ehi calmati! Voi principesse avete sempre i nervi a fior di pelle, non è così?". Le prese il volto fra le mani, puntando i rassicuranti occhi azzurri in quelli di lei.
La parte razionale in lei era già in allarme e le suggerì di allontanarsi, ma il suo cuore le teneva le ginocchia ben salde per terra e le proibiva di muoversi.

"Non di nuovo...", sussurrò lui con un sorriso amaro. "Non guardarmi così...". Voltò la testa dall'altra parte e mollò la presa.

Sarà stata la voglia di ribellione nei confronti del padre, o l'intenzione inconscia di convincere se stessa a essere la padrona delle proprie decisioni... La principessa lo fece.

Questa volta fu lei a baciarlo con  trasporto. Lyron si voltò del tutto assecondando le sue labbra, poi sul più bello lei si fermò.

"Adesso devo andare...", disse frettolosa correndo a passo celere verso Freya che la aspettava poco lontano.

Lyron rimase a guardarla allontanarsi alquanto preoccupato. Pensò che forse sarebbe stato il caso di accompagnarla, così raccolse la roba e salì in groppa a uno dei due cavalli solo dopo avere assicurato l'altro alle briglie del primo.
Partì al galoppo, dietro di lei, e la raggiunse mentre era impegnata a sistemare le briglie alla propria giumenta.
"Dove andrai? Parti a cavallo?", chiese.

"Sì", gli rispose lei determinata. "Magari faccio anche un giretto al mercato!".

Lyron scosse la testa. "Sono preoccupato, vengo con te... Ne approfitto per fare una commissione...", disse il giovane sospirando. "Fatti trovare all'uscita tra cinque minuti"

Roxane gli sorrise grata: "Okay, ti aspetto di là. Fa presto".

Non appena chiuse anche l'ultima cinghia salì in sella e si allontanò al trotto verso i cancelli del giardino. Era raro che di là ci fosse movimento perciò nessuno l'avrebbe vista scappare.
Si coprì il capo con uno scialle e rimase davanti ai cancelli ad attendere Lyron.