-18- Preparativi
Morrigu osservò gli anziani uscire in fila dal tendaggio.
Si sentiva a disagio. Mylian la stava guardando, Kornelius la stava guardando. Mandò un bacio a quest'ultimo cercando di sembrare il più disinvolta possibile, e sapendo in cuor suo di non avergli dato l'impressione che sperava, si avviò dall'altra parte del drappo con Mylian alla calcagna. Camminarono per un lungo corridoio buio senza scambiare nemmeno una parola, quando raggiunsero il fondo svoltarono, per ritrovarsi in una sala ampiamente illuminata da candelabri. Era la sede del consiglio dei saggi. Era lì che gli anziani sceglievano i giovani per le missioni.
Morrigu sapeva che era un privilegio entrare in quel luogo, ma chissà perché, non ne era affatto contenta quel giorno.
Quando fece ingresso nella sala vide i vecchi disposti per terra in un cerchio. Questi, seduti a gambe incrociate, occupavano dei morbidi cuscini. Due di questi erano vuoti, ed erano stati sistemati là proprio per i nuovi arrivati.
Broke, il più anziano di tutti i saggi, quello che di solito teneva i discorsi, la stava osservando con sguardo penetrante. Quando anche Mylian ebbe preso posto, il vecchio, con cipiglio severo, cominciò a parlare e ad elencare tutti i doveri che erano obbligati ad adempiere coloro che facevano parte dell'associazione segreta, non mancando di ripetere che era loro dovere, in quanto giovani dell'accademia, occuparsi delle missioni più importanti.
"Come dicevo prima...", disse l'anziano, "siete stati scelti dal consiglio per portare a termine una missione di rilevante importanza. È in pericolo la vita della principessa Roxane. Sappiamo che è ancora viva, ma non lo sarà per molto se non ci daremo da fare. Spero che questo concetto sia ormai chiaro nelle vostre menti. Detto questo, passerò a darvi le istruzioni per la missione.
Come ben sapete vicino al nostro nascondiglio è stata scoperta una galleria. Sospettiamo che sia stata usata dagli scagnozzi di Kaharan quando hanno rapito la principessa, ed è con essa che noi siamo arrivati fin qui. Attraversare la foresta, come ben sapete, è un'impresa ardua, dunque, vi sarà permesso di utilizzare la galleria, ma dovrete essere cauti...".
Mylian annuì serio mentre si torturava le mani, Morrigu invece, si tormentava la treccia e scuoteva nervosamente il tallone dei piedi nell'intento di scaricare tutta la tensione accumulata quella sera.
"Dovete dunque attraversare la galleria fin quando non giungerete ad un altro masso. Lo sposterete e uscirete risistemandolo per dov'era per non recare sospetti".
Mylian annuì come se avesse compreso tutto alla lettera.
"Il passaggio sbuca in una radura non lontana dalle mura di Lumos, ecco...". L'anziano aveva allungato a Morrigu un rotolo di pergamena. "Questa è la mappa".
La srotolò facendo scorrere le dita nodose su e giù finché non trovò il punto che stava cercando.
"Questo è il posto in cui finisce il passaggio". Detto questo richiuse la mappa e la porse alla ragazza che prontamente la infilò nella bisaccia.
Ci fu un attimo di silenzio interrotto dal parlottare concitato che proveniva dall'altra sala. Broke fece segno ai due anziani che lo affiancavano di avvicinarsi e sussurrò loro qualcosa all'orecchio. Alle sue parole i due annuirono e si inoltrarono prontamente nel buio del corridoio. Quando questi ultimi furono usciti il vecchio saggio tornò a parlare. "Vi saranno affidate delle armi che di certo userete diligentemente, avendo frequentato l'accademia di combattimento. Non esitate nello sbarazzarvi dei nemici che vi sbarreranno la strada, loro non sarebbero clementi con voi, e inoltre...", sorrise a Morrigu, "avete un vantaggio, non si potrebbe sospettare mai che una così bella fanciulla combatta così bene e sia tanto spietata...".
Morrigu arrossì lusingata, era brava nel combattimento, era vero, ma non aveva mai ucciso nessuno. Come faceva Broke a dire che era spietata? L'addestramento non era mica la realtà!
I due anziani che in precedenza si erano allontanati dal cerchio tornarono trascinando con loro delle armi che poggiarono di fronte a Broke.
"Queste sono le vostre armi". Prese due piccoli pugnali dall'elsa dorata, ognuno infilato nel rispettivo fodero, e li porse ai due giovani. A questi seguirono una spada, un arco e una faretra stracolma di frecce.
"Questi ultimi poi...", disse porgendo loro due piccoli coltellini, "potrebbero esservi utili".
Mylian afferrò il suo coltellino e lo studiò curioso fin quando, stufatosi, con fare noncurante lo infilò in tasca prendendo a sistemare il pugnale nello stivale.
"Lumos ha bisogno di voi, ragazzi miei!". Stava dicendo Broke.
"Partirete stanotte stessa. Correte a prendere ciò che è di stretto necessario, troverete due cavalli pronti alla partenza tra mezz'ora". L'anziano fece segno loro di alzarsi e i due ragazzi riverenti si inchinarono e uscirono silenziosi dalla grande sala per riattraversare a ritroso il buio corridoio. Quando giunsero alla fine si separarono e ognuno andò nei propri alloggi per gli ultimi preparativi.
"Ci vediamo all'uscita". Disse Mylian dandole una pacca sulla spalla.
Morrigu si sentì un po' meglio. Il tono con cui lo aveva detto... quel gesto.
Avrebbe potuto quasi dirsi un tentativo di pacificazione.
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