STILES
Scott alla fine riuscí a distruggere le chimere, ma ancora nessuna traccia di Adhel. Isaac eravamo riusciti a telefonarlo ed era arrivato subito in nostro aiuto, ma Adhel continuava a non rispondere e la cosa era preoccupante! Lydia, intanto, era andata a cercarla a casa sua e quando ritornò indietro aveva solo il suo cellulare in mano. Ci ragruppammo per capire cosa stava succedendo e Lydia ruppe il silenzio tirando fuori il cellulare e un pezzo di vetro.

"Li ho trovati in una stradina per arrivare a casa di Adhel, il cellulare è suo, ma il pezzo di vetro non lo so!", Scott prese il pezzo di vetro in mano e lo annusò "Questo odore...la hanno presa, questo odore è lo stesso che ho sentito quando abbiamo combattuto contro i Dread Doctors, la hanno rapita loro! E le Chimere erano solo un diversivo!" Ci guardammo spaventati e confusi, dove caspita si potevano trovare dei mostri senza faccia? La situazione si faceva complicata, cosa le avrebbero fatto? E perchè proprio lei?

Dentro di me avevo una sensazione di vuoto, di paura e di tristezza nei suoi confronti! Avrei davvero voluto averla li, difianco a me, con quel sorriso sarcastico e beffardo stampato sul viso, e la volevo al mio fianco da quella sera che ci eravamo baciati, ne sentivo il desiderio e il bisogno! Dovevamo escogitare qualcosa per trovarla, se le sarebbe successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato!

ADHEL
Mi risvegliai con il mal di testa e la vista leggermente sfuocata. Ero in una stanza con una luce fioca che non faceva molta luce. Mi sentivo debole e stanca, tremendamente stanca. Stanca di tutto questo, di quello che stava succedendo, in ogni posto che andavo combinavo casini e basta! Mi resi conto che ero bloccata con delle catene che mi cingevano le caviglie e i polsi attaccata al muro. Cercai disperatamente di liberarmi, ma inutilmente.

Improvvisamente sentí una voce, una voce fredda e cupa sempre piú vicina. Guardai tra la poca luce che c'era e vidi un ragazzo, mediamente alto e muscoloso che gironzolava per la stanza. " .Adhe, Adhel...credo che mi debba presentare siccome sono io che ti ho portata qui. Io sono Theo un beta al quanto insignificante al tuo cospetto!" mi disse tranquillamente. Io iniziai giá ad alterarmi "Cosa vuoi da me?" gli chiesi scocciata, "voglio semplicemente te! Oh non guardarmi con quella faccia sai benissimo di cosa sto parlando. Tu, Adhel, sei proprio come me! Lo spirito malvagio e assassino di tuo padre ti scorre nelle vene!" mi rispose. "NO! Io non sono come mio padre! Non lo sarò mai!", mi guardò intensamente "Oh ma lo sei giá! E me lo hai mostrato proprio la prima sera di luna piena! Stavi per uccidere una tua amica e ti hanno dovuto togliere i poteri, nonostante tutto, ti stanno giá tornando! La rabbia che hai dentro di te, ti trasforma in un mostro e pure potentissimo! Tu sei uguale a me, usi la rabbia per trasformarti e sentire di continuo la voglia di uccidere!". Aveva ragione, io lo sapevo, sapevo come la rabbia mi contorceva, ma non volevo ammetterlo "STAI MENTENDO!" gli gridai, "NO! NO TU STAI MENTENDO A TE STESSA E LO SAI! Non riesci piú a controllarti e quando ti fanno incavolare l'instinto omicida di tuo padre che è in te viene fuori!" Sentí gli occhi iniziare a bruciarmi "STAI ZITTO!" queste furono le uniche parole che riuscí a dire, lui tirò fuori dalla tasca uno specchietto e mo lo mise davanti agli occhi. Non volevo vedere, non volevo guardarmi.

" Esattamente come ora! Guarda, guarda i tuoi occhi, e in torno a te si può giá intravedere la volpe e il fuoco che vogliono venire fuori! TU SEI LA CREATURA PIÚ POTENTE CHE ESISTA, PERSINO UN VERO ALPHA NON È NIENTE IN CONFRONTO A TE!" mi disse. Alla fine mi diedi una veloce occhiata e mi resi conto in cosa mi stavo trasformando, in un mostro "Quando i miei amici ti troveranno sarai giá morto fin dal principio" dissi tranquilizzandomi. Mi sfidava con lo sguardo, non lo sopportavo "Cosa credi che possano fare? Qui l'unica che può battermi sei tu, ma non puoi muovere un dito perchè hai paura di sporcati la coscienza di sangue!" mi rinfacciò. Mi stavo decisamente innervosendo, forse fin troppo "SCOTT È IL VERO ALPHA!" gli urlai in preda alla rabbia "IN CONFRONTO A QUELLO CHE PUOI FARE TU, SCOTT È UN MOSCERINO! E figuriamoci i beta, la kitsune e Stiles...sopratutto stiles. Mi è sempre stato sulle palle quel rincitrullito. Ma pensa un po, un umano con una mazza da baseball in un mondo di mostri! In tutto questo lui ne è sempre uscito vivo, anche se: Kanima, cacciatrici e lupi mannari sono morti dolorosamente. Stiles ne esce sempre vivo!" contrabbattè.
"Lui si sa difendere!"dissi ricordando il simpatico Stiles che riusciva a farmi sempre sorridere "MA FAMMI IL FAVORE! Sai, ora che mi ci fai pensare sará il primo che ucciderò!".

La rabbia mi riprese, non doveva toccare Stiles se gli sarebbe successo qualcosa non sarei riuscita ad andare avanti "TU PROVA SOLO A SFIORARLO E.." non mi fece finire la frase che si avvicinò arrabbiato per sbattere un pugno contro al muro "E cosa? Mi uccidi? No, non hai il coraggio di farlo! Una persona con i tuoi poteri e le tue qualità, ma che ha paura di sfruttarli, può solo vedere i suoi amici morire....e morire anch'essa!" detto questo se ne andò, scomparendo nel buio e lasciandomi li tra i miei pensieri......