Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

La fine è soltanto l'inizio-2parte

PREMESSA
allora vi informo che questo capitolo, oltre ad essere l'ultimo di questo libro, sará un po diverso siccome una parte della storia la racconterò in terza persona. Spero vi piaccia. Baci

ADHEL
Mentre i miei compagni erano impegnati con i mostri dai denti affilati, io attaccavo mio padre con scarsi risultati.
Tutte le volte che gli saltavo alla gola lui mi premeva a terra. Quello che mi stupiva era il fatto che non mi avesse ancora uccisa con la Katana!

Gli saltai addosso facendolo cadere sul suolo e iniziando a graffiarlo. Il rituale durò ben poco siccome riuscí a lanciarmi contro un albero e farmi sbattere violentemente la testa.
La vista mi si sfuocò e i rumori si ovattarono. Il mio udito era concentrato sui forti rumori di urli, pelli squarciate e spade che tintinnavano, sembrava di stare in una semplice guerra tra umani!
Vidi la possente figura di mio padre avvicinarsi per farla finita, quando Stiles lo scagliò dalla parte opposta colpendolo con la sua adorata mazza.

Sorrisi al pensiero che un umano potesse sopravvivere, solo grazie ad una mazza da baseball, in una lotta tra creature soprannaturali.
Il sorriso mi si spense non appena mi accorsi il corpo di Stiles steso a terra che urlava a pieni polmoni dal dolore procurato dagli artigli di mio padre infilati nel suo stomaco.

Non riuscí a capire subito quello che stava succedendo, ma quando misi a fuoco la situazione mi gettai sopra al corpo del mostro che stava uccidendo una persona per me troppo importante.
Mentre prendevo a pugni mio padre qualcosa mi riuscí a bloccare le braccia tenendomi serrata e impotente.
Mi guardai in giro e vidi tutti i miei amici nella mia stessa situazione, l'unico steso a terra era il corpo della persona che amavo.
Le lacrime mi rigavano il volto alla vista di Stiles agonizzante, in preda al dolore e agli spasmi.

Mio padre si alzò in piedi andando vicino al corpo disteso a terra.
"Che peccato rovinare un bel faccino come questo!" disse per poi ripiantare i suoi artigli nel corpo di Stiles facendolo urlare.
Io urlai di mia volta, urlai per scacciare tutto il dolore che provavo in quel momento.
"BASTA! BASTA TI PREGO!" continuavo a dire con la voce spezzata dalle lacrime
"HAI VINTO! Hai vinto! Verrò con te, ma ti prego fammi salvare Stiles, ti prego" implorai vedendo la figura dell'uomo alzarsi in piedi e togliere gli artigli dal suo corpo inerme.

Mi avvicinai piangendo al ragazzo che mi aveva amata e che io amavo.
Presi il suo viso tra le mani
"Sssh!" sussultavo
"S-Scott!" dissi vedendo l'alfa arrivare di corsa.
"Scott devi morderlo!"
"No....io...io non posso potrebbe morire!" rispose
"MA STA GIÁ MORENDO!" gli urlai in preda alla rabbia e alla tristezza.
Scott si avvicinò all'amico che respirava con fatica
"Scusami fratello!" disse prima di morderlo e di far inalzare un grido.

Mi alzai in piedi avvicinandomi a mio padre mentre gli altri mi guardavano confusi.
Quando gli fui vicina lui sorrise, ma non uno di quei sorrisi che ti riscaldano la giornata, no, uno di quelli che ti fanno rabbrividire.
"Uccideteli tutti!" proclamò mio padre scatenando l'ennesima battaglia.
Io mi allontanai subito da lui ancora confusa
"Avevi promesso che li avresti lasciati andare!" gli urlai con la rabbia che mi cresceva sempre di piú
"Mentivo!"

Mi scagliai dinuovo su di lui.
Lo prendevo a botte tanto da vedere i lividi crescere nel suo volto.
Lo volevo morto.
Riuscí a ricacciarmi a terra intontendomi per qualche secondo
"Dovresti aver imparato Adhel, mai fidarsi di una volpe!" disse con quel sorrisetto beffardo
"Gia! Peccato che sia anche io una volpe" risposi tirando fuori la katana della profezia, e lasciandolo senza il tempo di reagire lo infilzai da una parte all'altra del corpo anche se sapevo a cosa andavo incontro.

Le figure con cui stavano combattendo i miei compagni sparirono lasciandoli respirare.
Mio padre mi guardò negli occhi
"Ci vediamo all'inferno figlia!" e detto questo i suoi occhi si chiusero lasciando un corpo senza vita.
Scott e il resto del branco andarono subito da Stiles che era ancora sdraiato al suolo.
Provai ad incamminarmi verso di loro, ma un forte dolore mi fece cadere.

Scott se ne accorse e mi venne subito in contro.
"Cosa...cosa succede Adhel?" mi chiese preoccupato.
Io premetti la ferita che avevo nello stomaco, la stessa identica ferita di mio padre. Ormai credo che avrete gia capito tutto!
Mi lasciai andare sentendo Scott che mi prendeva il dolore. Ero immensamente grata a quel ragazzo.
"S-stiles sta-sta bene?" chiesi con fatica
"Si, sta riprendendo colorito!" rispose l'alfa
"Adhel resisti, tu, tu non puoi lasciare Stiles cosí. Lui non può perdere un'altra persona importante!" continuò.
Iniziai a sentire il dovere di chiudere gli occhi, ma dovevo ancora dire delle cose, avrei voluto avere piú tempo, ma dovevo farmelo bastare.
"Scott, voglio che tu dica a Stiles che io sarò sempre qui con voi a sorvegliarvi. Voglio che tu sappia che, nonostante mi sia sempre comportata da stronza nei tuoi confronti, tu sei una persona speciale. Saluterò Allison da parte tua!" mi fermai un attimo poichè il respiro e il battito cardiaco mi diminuivano sempre di piú, poi, con l'ultimo filo di voce che avevo dissi "Grazie Scott. Grazie. Grazie di tutto" e detto questo mi lasciai andare vedendo come ultima cosa tante macchie nere in torno a me.

STILES
La luce del mattino mi svegliò facendomi aprire gli occhi.
Ero in una stanza grande e bianca. Non c'era nessuno, nessun rumore, ero solo io nel silenzio.
Mi resi conti di essere sdraiato su un letto morbido e di avere dei fili che collegavano il mio corpo a dei macchinari.
Non mi ricordavo niente. Riuscivo a ricordarmi solo alcuni pezzi della notte precedente, o forse della notte di qualche settimana fa, non sapevo quanto tempo era passato.
Riuscivo solo a ricordare Adhel che combatteva con suo padre, io ferito e sanguinante a terra e poi Scott che mi aveva morso.
Allora era vero! Era vero che ora ero anche io un lupo mannaro?
Le domande che mi frullavano per la testa mi facevano venire un forte mal di testa.

Sentí la porta aprirsi e scorsi le figure dei miei amici venirmi in contro.
"Stiles, dio mio sei vivo! Come stai?" disse Scott non appena si sedette affianco al mio letto.
"Meglio" risposi.
Li guardai, uno per uno e mi accorsi che mancava una persona, forse la piú importante.
Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.
"Dov'è Adhel? Sta bene? Perchè non è venuta?" chiesi in preda al panico.

Li vidi tutti quardare il pavimento e non feci che pensare che era uno scherzo, uno stupido scherzo.
Sentí gli occhi pizzicare leggermente e la voce di Scott che sovrastò il silenzio
"Adhel ha ucciso suo padre, ma...." esitò per qualche secondo facendomi sempre piú sprofondare nel terrore
"Ma non ce l'ha fatta!" concluse.
Io non ressi un attimo di piú che scoppiai in un pianto quasi isterico urlando qualsiasi cosa che mi passava per la mente
"COME? COM' È POTUTO ACCADERE?" urlavo.
Kira rispose subito alla mia domanda
"Quando lei ha ucciso suo padre con la Katana sapeva giá che il legame che aveva con lui la avrebbe portata alla stessa fine. Lo ha fatto per noi. Lei ci ha salvato la vita".

Il mondo mi crollò addosso. Non me lo sarei mai perdonato. Me lo aveva promesso. Aveva promesso che non sarebbe accaduro niente. Mi aveva promesso che saremmo stati insieme e ora, quelle promesse erano infrante.

NARRATORE ESTERNO
Nel bosco si sentiva solo il rumore delle chiome degli alberi scosse dal vento impetuoso.
Eppure c'era qualcosa che non riusciva a spiegare.
Un rumore di passi felpati sull'erba forse?
Quello che si riusciva chiaramente a vedere, ora come ora, era il corpo di una ragazza che giaceva al suolo vivino ad un albero secolare.
Penso sappiate tutti chi era. Nessuno aveva avuto il coraggio di spostarla, nessun umano la aveva vista, eppure qualcuno se ne accorse.

"Adhel...." ripeteva una voce roca e bassa
"La famigerata Adhel...morta con cosí poco" la voce si fece piú profonda e dei passi si avvicinavano sempre di piú al corpo freddo della ragazza.
"Ora basta giocare! Ora svegliati!"

Il silenzio ora regnava, fino a quando la ragazza aprí lentamente gli occhi.......

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro