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Il bacio

Non so cosa mi prendeva, ne il perchè lo stavo facendo, ma non mi fermavo, continuavo a baciarla e lei non se ne rendeva neanche conto. Fui preso dalla passione e dalla eccitazione cosí la sdraiai sul divano tenendole fermi i polsi e iniziai a baciarla sul collo. Non ci riuscivo, non riuscivo a resistere alla tentazione di andare avanti, quello che mi fermò fu quello che disse lei in stato di incoscenza "Isaac", ripeteva sempre questo nome.

Mi fermai capendo che le avrei fatto solo del male e che io non le interessavo, almeno quando lei era sobria! La presi in braccio e la portai nel suo letto e io tornai giú a dormire sul divano! Quella notte fu tremenda per me. Pensavo a quel bacio, quel terribile bacio che mi aveva dato cosí tante emozioni, ma lei non era Malia e non potevo tradire Malia! Non riuscivo a dormire con il prnsiero di noi attaccati con la colla l'uno all'altra, mi addormentai solo due ore prima dell'alba.

La mattina fui svegliato da un'urlo, un'urlo disumano. All'inizio pensai fosse Lydia, ma poi mi ricordai che in casa eravamo solo io e Adhel. Corsi nella sua stanza e la trovai li, seduta sul letto con gli occhi spalancati e pieni di terrore e le lacrime che le rigavano il volto. I suoi occhi erano rosso fuoco e brillavano alla luce del sole. Le corsi in contro e la abbracciai cercando di calmarla. Tremava e piangeva tra le mie braccia, lo so che cosa stava affrontando, ho avuto esperienza con Lydia un paio di volte, ma ora dovevo chiederle che cosa aveva visto!
"Eih, eih calmati va tutto bene è normale" le dissi guardandola negli occhi che erano ridiventati color nocciola, "Che cosa hai visto?".

Per un attimo non disse niente, poi cercò di parlare senza tremare "Io, io non lo so. C'era un corpo per terra ed era freddo e buio!" mi rispose "Era un uomo o una donna?" io cercai di avere piú informazioni possibili "era un uomo, ma...ma non ne sono sicura è tutto cosí strano, era offuscato, erano solo ombre quasi ricordi!" si prese il viso tra le mani e io la riabbracciai piú forte che potevo per farle capire che era al sicuro "Lydia è l'unica che ti può aiutare, lei può insegnarti..." non mi fece andare avanti "Non ci pensare neanche!" disse alzandosi dal letto "Non mi farò aiutare da voi, è per colpa vostra che ora sono diventata un mostro e io non voglio esserlo! Devo scacciare la banshee che c'è in me!" se ne andò fuori dalla camera arrabbiata, abbattuta.

Per un attimo, quando cercavo di fermarla, avevo sentito e visto la vera lei, una ragazza fragile che bisogno di aiuto e affetto, ma la corazza che si era fatta non voleva mollare il colpo. Non so il motivo, ma improvvisamente mi ritornò in mente il bacio della sera prima e continuavo a dirmi tra me e me se lo ricordava, ma probabilmente no! Andai giú e la vidi in cucina ferma immobile sopra ai fornelli "Eih, stai bene?" le dissi senza avvicinarmi. Lei era come se riprendesse vita e mi rispose "Si, si" mentre metteva sul fuoco un tegamino con dell'acqua per il tè!

ADHEL
Non so piú cosa mi prendeva! I miei occhi diventavano rossi anche quando non volevo, proprio come era successo un momento prima. Non so come, ma Stiles riusciva a tranquillizzarmi, era il mio punto di appoggio, la mia ancora! Diedi a Stiles la sua tazza di tè e mi sedetti davanti a lui dall'altra parte del tevolo. Lui giardò la tazza e poi guardò me "Tutto qui?" mi chiese "Oh, scusami è che io non mangio mai di mattina!" gli riaposi alzandomi e iniziando a prendere l'occorrente per fare una ciambella! "Cosa fai?" mi disse guardandomi muovere per la stanza "Sto prendendo l'occorrente per fare una ciambella!" lui rise "Ma sai almeno come si fa?" mi chiese, io mi girai verso di lui e lo guardai "Se devo dire la veritá, no, non ne ho la piú pallida idea, ma mi inventerò qualcosa!" gli risposi riprendendo a cercare le cose.

Lui si avvicinò "stupida, non ci serve l'olio per fare una ciambella!" disse tra una risata e l'altra "Ti devo insegnare tutto!". Io lo guardai male, ma si, sarebbe stato divertente preparare una ciambella con Stiles, il ragazzo piú impacciato che abbia mai conosciuto, ma che in questa sua stupiditá ci trovavo qualcosa di affascinante! Iniziò ad impastare e mischiare ingredienti mentre io lo guardavo meravigliata come una bambina. "Che c'è? Vuoi provare?" mi disse lui mentre girava con un cucchiaio la sostanza molle che c'era in un vassoio. Io annuí e mi misi davanti a lui che con la mano mi guidava.

Era divertente finchè non mi partí dell'impasto che finí nella faccia di Stiles che mugulò qualcosa tipo "Io ti odio!" in modo ironico. Io scoppiai a ridere fragorosamente e Stiles mi lanciò dell'impasto in faccia. Iniziammo una battaglia e ci lanciavamo qualsiasi cosa: farina, acqua, latte, nella mia cucina sembrava che era scoppiata la terza guerra mondiale!

Alla fine riuscimmo a infornare l'impasto e quando Isaac entrò in casa io gli andai addosso tutta sporca dalla testa ai piedi. "Si può sapere come hai fatto a ridurti cosí?" mi chiese ridendo "Stiles mi stava insegnando come fare una ciambella ed è scoppiata una guerra!" gli risposi andando a prendere la ciambella pronta e farcita con panna e cioccolato! "Ti piacerá!" gli dissi, lui sorrise "spero che non sia avvelenata! Tu non sai cucinare!" quando disse quella frase gli sbattei la torta in faccia e risi accompagnata da Stiles che si tratteneva la pancia per le troppe risate! "Io TI AMMAZZO!" urlò Isaac iniziando a rincorrermi con la faccia al cioccolato e panna montata!

STILES
Vedevo Isaac che rincorreva Adhel per la stanza e lei che rideva felice. Non sembrava che si ricordasse quel bacio e forse questo mi rattristava un po. Isaac riuscí ad acchiapparla e caddero entrambi iniziando a ridere come bambini che giocavano tra di loro. Pensai che non servivo piú li, lei era cosí felice con Isaac tanto da farle dimenticare la brutta esperienza che aveva passato la mattina. Mi tolsi il grembiule sporco e lasciai un biglietto con scritto che me ne ero andato, anche se ero ancora tutto sporco in testa, in faccia e nei vestiti, ma non mi interessava perchè era un bel ricordo di quella mattina dove eravamo solo io e lei che ci divertavamo a lanciarci le cose senza preoccuparci di niente!.....

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