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29.

Trascino la mia valigia su per le scale di questo immenso dormitorio e mi maledico per averla riempita così tanto. Penso che anche mia madre lo farà quando capirà che tutto ciò che c'è qui dentro, è da lavare e stirare durante le vacanze di Natale. Già la sento lamentarsi perché non l'aiuto abbastanza con le faccende domestiche o perché, a detta sua, ogni volta che faccio la doccia allago il bagno. Ma non me la prendo più di tanto, fa tutto parte del copione: lei brontola, io continuo a fare danni mentre papà sorride nascondendosi dietro il giornale che legge ogni giorno. Ci vogliamo bene così. 

Prima di tornare a casa, però, ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. L'unica che può capirmi, perché al corrente dei fatti e non coinvolta in prima persona, è proprio nella stanza di fronte a me.  

"Ehi, ciao", mi accoglie con un sorriso spalancando la porta per farmi entrare. 

Passo in rassegna tutti gli angoli della camera e controllo perfino il bagno prima di lasciarmi andare. "Perfetto, non c'è. Ho bisogno di parlare con te", le spiego accomodandomi sul suo letto. 

"È successo qualcosa?" chiede subito allarmata. 

"Non ti sembra abbastanza quello che è successo finora?" replico sconcertata confondendola ancora di più. 

"Permettimi di fare il riassunto delle puntate precedenti nel caso te le fossi perse", esordisco prontamente. Lei mi osserva, in attesa di ulteriori indizi che non tardo ad elencare cominciando a fare avanti e indietro per il piccolissimo spazio che separa i due letti. "Primo appuntamento a Central Park seguiti dai paparazzi ad ogni passo. Lei avvolta in una sciarpa gialla e un cappotto bordeaux e lui in jeans e felpa. Avrei voluto strozzarli con quel pezzo di lana, tanto era lungo abbastanza per avvolgere entrambi", stringo i pugni e i denti per la rabbia. 

"Ah, stiamo parlando di questo", si limita a dire, ora anche lei sintonizzata sul mio stesso canale mentre si siede al mio posto. Sorvolo sul fatto che sembri delusa dall'argomento. Può forse andare peggio di così? 

"Il giorno dopo sono ad una festa insieme e vengono fotografati mentre rifanno la scena di Dirty Dancing, quella della presa finale, hai presente? Lei che prende la rincorsa e lui che l'afferra e la solleva neanche fossero a Ballando con le stelle. Dico, si può essere più ridicoli?" non riesco a nascondere un certo disprezzo.  

"Se fossero stati Henri e Annie l'avresti trovato lo stesso ridicolo?" mi interrompe con la sua insinuazione tutt'altro che velata. 

"Questo cosa c'entra? Non cercare di farmi perdere il filo del discorso", la ammonisco mentre lei alza gli occhi al cielo divertita. 

"Nei giorni successivi non fanno che essere beccati ad uscire l'uno dall'hotel dell'altro o a passeggiare mano nella mano. Non ci provano nemmeno a nascondersi, capisci?" 

"Cosa dovrei capire?" mi fissa perplessa. 

"Aspetta, non ho ancora finito", la blocco. "Lui si esibisce con la band e lei è presente; vanno in un ristorante e si mettono a fare foto con i fan". 

"Davvero, non capisco dove vuoi arrivare", interviene di nuovo. 

"Lei era con lui quando si è fatto un nuovo tatuaggio pochi giorni fa. E ci sono anche foto di loro due che passeggiano insieme alla madre di lei!" grido sconvolta. 

"Perché trovi tutto tanto assurdo?" domanda per nulla colpita. 

"Si frequentano da quanto, un mese? Quasi ogni santo giorno sono uscite foto che riguardano loro due. Ti sembra normale che passino tutto questo tempo insieme?" mi piego appena verso di lei e la inchiodo con lo sguardo. Possibile che io sia l'unica a pensare che qualcosa non torni?

"Considerando che stanno per andare entrambi in tour in giro per il mondo, forse non è così strano che vogliano passare ogni minuto libero insieme", alza le spalle. 

"Tu presenteresti un ragazzo che frequenti da poche settimane a tua madre?" tento di farla ragionare. 

"No, ma non sono una superstar del pop che passa il novanta per cento del suo tempo lontano da casa e dalla famiglia. Ha solo preso due piccioni con una fava". Ha una motivazione valida per tutto? L'influenza di Annie si sta facendo sentire. 

"È tutto eccessivo, ogni uscita, ogni gesto sembra essere enfatizzato", scuoto la testa più decisa che mai. Niente mi farà cambiare idea. 

"Quindi pensi che sia tutto stabilito a tavolino, che sia tutto falso? Hai visto le foto di stamattina?" riesco a distinguere chiaramente un velo di tristezza nei suoi occhi. 

"No, ho passato la mattinata a finire di preparare la valigia. Cos'altro è uscito?" domando contrariata e mi preparo mentalmente a vedere le nuove immagini. Vic prende il suo cellulare e dopo qualche secondo me lo passa per mostrarmi delle foto che ritraggono Henri e Teale insieme sulla neve. Non trattengo un ghigno schifato. 

"Sono andati in vacanza insieme", mi spiega Vic con rammarico. 

"Questo non fa che avvalorare la mia tesi", borbotto tra me e me. 

"Maddie, guardalo, ti sembra uno che sta fingendo di essere felice?" ribatte indicando la faccia sorridente di Henri, in posa accanto a lei, in tutte le foto uscite nelle ultime settimane. 

"Non sto dicendo che a lui non piaccia Teale. Mi costa ammetterlo, ma è davvero carina, anche se odiosa. Credo solo che abbiano gonfiato un po' le cose", metto l'indice e il pollice a formare una U cose se stringessi qualcosa tra i due polpastrelli. 

"A quale scopo?" aggrotta le sopracciglia. 

"Pubblicità", mi piazzo di nuovo di fronte a lei, ancora seduta. "Tutti gli altri, escluso Nick, sono fidanzati, ma non ci sono tutte queste foto che li ritraggono in compagnia delle rispettive ragazze, e tutte e tre le coppie stanno insieme da molto più tempo di Henri e Teale", gesticolo animatamente. 

"Pensi che Henri sia capace di fare questo?" rimane a fissarmi a bocca aperta. 

"Non è direttamente lui a muovere i fili del gioco. Ci sono le rispettive società di management dietro a dare dei piccoli incentivi al flirt del momento. Henri è sempre stato abbastanza riservato, cerca di non farsi mai vedere in compagnia di una ragazza, e quando lo paparazzano, sono sempre foto rubate. Con Annie fa... faceva di tutto per non farsi beccare dai paparazzi e adesso diventa improvvisamente amante delle copertine? Oh andiamo, entra ed esce dagli hotel dall'ingresso principale nonostante sappia di trovare una schiera di fotografi pronti ad assalirlo mentre fino ad un mese fa se ne inventata una più del diavolo per arrivare a destinazione e ripartire senza fare toppo clamore. Ti sembra normale?" mi fermo solo per riprendere fiato, pronta a portare molti altri esempi per convincere Vic che c'è qualcosa sotto. 

"Basta, ho sentito abbastanza", ci coglie di sorpresa Annie entrando in stanza. "Le tue teorie sono assurde, Maddie, e ti sarei grata se smettessi di parlare di Henri una volta per tutte. Sapevamo tutte che qualunque cosa fosse, non sarebbe durata, perché vi affannate tanto a trovare spiegazioni o cospirazioni strane? Henri ha fatto una scelta, fine della storia" serra la mascella lanciandomi uno sguardo severo. 

"E tu che scelta hai fatto?" la rimbecco, arrabbiata anche con lei per aver semplicemente accettato la situazione. È tutto sbagliato ma a quanto pare sono l'unica che se ne sia accorta. 

"Io andrò avanti con la mia vita, non sarà certo lui a cambiare i miei progetti", afferma recuperando il suo cellulare dalla scrivania. Legge qualcosa sullo schermo e la sua espressione cambia passando da sorpresa a irritata in pochi istanti. 

"Ti ha cercato Tyler mezz'ora fa", Vic approfitta del silenzio per inserirsi. 

"Vado da lui un paio di minuti. Quando torno possiamo partire, Maddie", mi informa per poi voltarsi verso la porta. 

"Lo sai che non dureranno a lungo, vero?" le urlo dietro. 

"Sono cose che non mi riguardano", risponde glaciale prima di uscire.
Attendo qualche istante per assicurarmi che Annie si sia allontanata prima di rivolgermi di nuovo a Vic. 

"Proprio con Teale Rift si doveva mettere?" sospiro abbassando lo sguardo. 

"La ragazza famosa per avere i flirt più corti della storia", la prende in giro Vic ridacchiando. 

"E per le canzoni che parlano dei suoi ex. Chissà quante ne scriverà su Henri", commento divertita. Riesco già ad immaginarmi le migliaia di riviste di gossip e trasmissioni televisive che ne parleranno per mesi. 

"Lui non è ancora un ex", precisa Vic assumendo di nuovo l'espressione rammaricata di poco fa. 

Dopo lo sfogo di tre settimane fa, Annie non ha mai più voluto toccare l'argomento barricandosi dietro spesse mura e mettendosi addosso una maschera di felicità decisamente poco credibile. Io e Vic sappiamo che sta male e non possiamo fare a meno di essere preoccupate, oltre che spaventate da una sua possibile reazione violenta qualora provassimo a fare qualche riferimento a lui. 

"Do loro un mese massimo", dichiaro con decisione. Mi manca solo il martelletto da battere sul tavolo e la sentenza sarebbe definitiva. 

"Come fai ad esserne così sicura?" mi chiede Vic scoraggiata. Anche lei ha bisogno di trovare un appiglio, un pensiero a cui aggrapparsi per poter poi afferrare Annie e impedire che vada alla deriva.

"Dopo aver conosciuto Annie, sarà difficile per Henri trovare di meglio", affermo con non curanza mentre mi stendo affianco a lei con le mani dietro la testa. 

Vic pare pensarci un po' su prima di ribattere: "Non è sempre così semplice ma spero davvero che tu abbia ragione, Maddie". 

"Non sto affatto pensando che sia semplice, anzi, la faccenda è più complicata che mai perché entrambi devono ancora rendersene conto", ammetto sbuffando. 

"Di cosa?" 

"Di essere molto più legati di quanto vogliano ammettere agli altri e a loro stessi. Continueranno a rovinare tutto, vedrai".

Annie è eccessivamente silenziosa. Da quando il treno è partito avrà spiccicato sì e no cinque parole ed è già passata più di un'ora. 

"Puoi ancora riprendertelo", interrompo così la sua finta lettura. È sulla stessa pagina da più di venti minuti e non mi pare di ricordare che fosse così lenta a leggere. 

"Come?" si riscuote dai suoi pensieri. 

"Non puoi davvero credere alla loro storia. Lei non fa che cambiare ragazzo ogni quattro mesi e Henri non ama stare così tanto sotto i riflettori, soprattutto quando si parla della sua vita privata", le dico tutto d'un fiato. 

"Della durata dei flirt di lei o della presunta finta storia di loro due non me ne frega un bel niente", ribatte in un tono che non ammette repliche. Ma io non mi faccio certo intimidire. 

"Dovresti chiamarlo", propongo. 

"Per dirgli cosa?" si lascia andare ad una risata beffarda. 

"Per sistemare le cose", le dico come se fosse scontato. 

"Non c'è niente da sistemare. Dio, Maddie, è fidanzato, perché non la pianti?", risponde scocciata sbattendo il libro sul tavolinetto davanti a lei. 

"Perché puoi ancora fare qualcosa, non è troppo tardi". Non fa che mettere muri e difese quando invece dovrebbe solo lasciarsi andare fino in fondo. Quando stava cominciando a farlo, il malore della nonna ha congelato tutto e l'intera situazione è degenerata. 

"E se io non volessi fare nulla?" pronuncia in tono di sfida, come se fossi una sua nemica. Non ha ancora capito che sto facendo tutto questo solo per lei. 

"Non vedo perché dovresti", continuo a rispondere tranquillamente. 

Annie si prende una lunga pausa in cui passa in rassegna tutto il suo campo visivo. Posso vedere perfino da qui che è combattuta per qualcosa. 

"Henri mi ha chiamato due giorni fa", mi rivela dopo un lungo sospiro. Si sistema sul sedile e inizia a fissare le sue scarpe senza mai alzare lo sguardo su di me. 

"Cosa ti ha detto?" la esorto a raccontare. 

"Voleva parlare. Era un po' giù di morale, l'ho capito subito. Ha detto che gli mancava la mia voce", lo dice senza rabbia, percepisco solo tristezza. 

Cerco di nascondere un sorriso di soddisfazione ma non ribatto, rimango in attesa che sia lei a continuare. "Gli ho risposto: 'Dovresti chiamare la tua ragazza' premurandomi di fargli capire quanto fosse sgradita la sua telefonata. Beh, suppongo che abbia seguito il mio consiglio visto che adesso sono a sciare insieme", punta i suoi occhi ambrati nei miei alla ricerca di una conferma. Devo fare un enorme sforzo per non scoppiare a ridere. Mi concentro a cercare una risposta efficace da darle ma lei mi spiazza. "Mi ha chiamato anche poco fa, prima che partissimo", aggiunge. "Non può dedicarsi alla sua vacanza d'amore e lasciarmi stare?" sbotta passandosi le mani sul viso. 

Tutto da capo. Devo farle ricominciare tutto da capo.

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Surpriiiiiiise!
Dovevo aggiornare già tre giorni fa ma i soliti imprevisti me l'hanno impedito.
Allora, che ne dite di questo cambio di POV? Avete capito subito di chi si trattava o ci avete messo un pò? Ho volutamente evitato di farlo capire subito perché volevo sorprendervi e destabilizzarvi un pochino... Beh direi che nel corso del capitolo ce ne sono anche altre di cose che destabilizzano...no?
Fatemi sapere come vi è sembrata questa parte 🌟 e per qualsiasi cosa potete trovarmi qua :*

See you soon

Z.

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