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7 - Luke vs. Jamie

Do you know your enemy?

Well, gotta know the enemy


Luke's pov


La discussione delle tesi era cominciata da mezz'ora, Ashton non era ancora andato e io mi stavo annoiando a morte. Stavo pensando ad un modo per trovare Jamie da solo e farlo innervosire; mi sembrava un tantino impossibile visto che era sempre con Michael, non si staccava da lui. Ogni tanto gli sussurrava qualcosa all'orecchio e gli mordeva il lobo, e Michael ridacchiava, attirando le attenzioni dei presenti che gli facevano segno di zittirsi. Michael obbediva, ma stringeva il sedere di Jamie di tanto in tanto, al che il biondo si voltava e mi fissava malizioso.

Bah, andatevene. Chiudetevi in qualche gabinetto, andate in macchina, da qualsiasi altra parte. Che poi, sarebbe ciò che farei io. Fossi stato Jamie, avrei già trascinato Michael in bagno e gli avrei fatto le peggiori cose... altro che sussurrargli all'orecchio!

Quel ragazzo non sa sfruttare per niente il suo tempo con Mikey. Io saprei sfruttarlo eccome... Sono del parere che Michael si divertirebbe molto di più con me. Sarei sempre pronto a soddisfare ogni suo bisogno, sempre.

«Luke, smettila di pensare a tutti i posti in cui potresti spompinare Michael, stai diventando leggermente disgustoso».

Mi voltai, alzando un sopracciglio a Calum. «Mi leggi nel pensiero?».

Calum sbuffò una risata. «Dovresti stare attento quanto ti perdi nei pensieri. A me non interessa, sono il tuo migliore amico, ma potresti dire cose inappropriate davanti ad altre persone».

Arrossii. Considerato ciò a cui stavo pensando... «Era davvero tanto imbarazzante?».

Calum annuì, ridendo della mia espressione. «Avrò incubi per settimane. Hey, Jamie sta andando in bagno», mi fece notare, facendo un cenno distratto con la testa.

Sorrisi malizioso. «È ora di giocare un po'», dissi, ridacchiando mentre mi alzavo.

Mi diressi in bagno, pensando a qualcosa da dire; sicuramente sarebbe stato difficile, visto che Jamie aveva dalla sua il fatto che io per Michael non fossi più niente... Beh, cercherò di farlo ingelosire.

Entrato in bagno, scorsi subito la figura di Jamie intento a lavarsi le mani. Lo squadrai attentamente; non era niente male. Capisco perché Michael si è innamorato di lui, è proprio un bel ragazzo... Vorrei avere anch'io un bel ragazzo con cui dimenticare Michael una volta per tutte. Beh, tecnicamente l'avevo avuto, un ragazzo, ma era una relazione un po' - tanto - complicata a cui non mi va di pensare al momento. A cui non mi va di pensare in nessun momento, se posso essere sincero.

Dio, avevo avuto una sola relazione dopo Michael ed era pure stata un disastro. Direi che la ruota gira per tutti, mh?

«Hey, stai bene?».

Mi scrollai di dosso i pensieri mentre concentravo il mio sguardo su Jamie, ora girato verso di me, i suoi occhi blu mi scrutavano curiosi. «Uhm, sì, tutto a posto, devo solo usare il bagno», dissi sbrigativo, dirigendomi ai gabinetti.

Jamie fece spallucce. «Mi sembravi un po'... Triste, tutto qui. C'è qualcosa che ti turba?».

Abbassai lo sguardo, giocando con le mie dita mentre dicevo, sinceramente, «È solo... Oggi. Sai com'è, non vedevo Michael ed Ashton da un sacco di tempo, è strano venire qui e far finta che niente sia mai successo. Soprattutto con Michael. Lui non te l'ha raccontato, quindi suppongo tu non sappia cos'è successo dopo la gita».

Jamie scosse la testa, mordendosi il labbro inferiore. «Cos'è successo?».

Ridacchiai amaramente. «Oh, credo che raccontartelo spetti a Mikey. Non vorrei essere la causa di un vostro litigio, sai... So di avere causato già problemi tra di voi, quando hai visto quelle foto», spiegai, sentendomi un po' bastardo. Dovevo ringraziare Calum per avermelo detto, almeno avevo qualche arma in più da usare. Non so dirlo con precisione, ma credo che la debolezza di Jamie sia il fatto che Michael non gli abbia raccontato di me. Probabilmente l'ha fatto per non dover raccontare anche del periodo di merda che ha passato per colpa mia. Ad ogni modo, è una cosa utilissima.

«Non è colpa tua», si affrettò a dire Jamie, grattandosi la nuca, «Michael avrebbe potuto dirmelo, non è che gli avrei dato addosso se avessi scoperto che aveva un ex», aggiunse, leggermente più nervoso di prima.

Sì, il suo punto debole è il fatto che Michael non gli ha parlato di me. Molto bene.

«Michael avrà avuto le sue ragioni per non parlarti di me. Io sono stato il suo primo ragazzo, evidentemente il ricordo lo intristisce ancora e credimi, Michael ha passato dei momenti davvero tristi nella sua vita. Forse vuole solo essere felice e pensare al presente», ipotizzai, alzando le spalle.

Jamie incrociò le braccia al petto. «Sei stato il suo primo ragazzo?», mi chiese, mordendosi il labbro inferiore.

«Sì», risposi, sorridendo leggermente, «Non posso negare che Mikey abbia dato il massimo, nella nostra relazione. Non l'ho apprezzato, purtroppo... Il che ci porta ad oggi, naturalmente».

L'espressione di Jamie divenne sospettosa. «In che senso ci porta ad oggi?».

Feci spallucce, facendo del mio meglio per nascondere il sorrisetto che voleva piazzarsi a forza sul mio volto. «Hai presente Wrapped Around Your Finger, la prima canzone di Michael?», Jamie annuì, «È dedicata a me. L'ha scritta dopo che ci siamo lasciati. Imprimere la nostra storia nel testo di una canzone... Bel modo per dimenticarmi, vero?», chiesi, senza neanche dover fingere la nota di tristezza nella mia voce.

Pensare a quella canzone mi fa sempre effetto, nonostante tutto il tempo che sia passato. Dopotutto, è strano avere una canzone dedicata a te... O sedici. Il primo album di Michael. Sì, qualcosa mi dice che molte delle canzoni presenti in quell'album parlino di me. Forse sarò vanitoso, forse illuso. Ma so che ci sono canzoni che Michael ha scritto pensando a me.

Jamie deglutì. «B-buono a sapersi. In effetti, mi chiedevo cosa l'avesse ispirato per scrivere una canzone tanto bella».

«Da cose belle possono nascere solo cose belle», mugugnai in risposta, «E si da il caso che ciò che abbiamo avuto io e Michael era... Era più che bello, diamine. Era assurdamente perfetto».

«Non potrei essere più d'accordo», rise Jamie, in tono di sfida, «Sul detto, ovviamente. Della tua relazione con Michael non so molto... Visto che Michael non mi ha mai detto niente a riguardo. Si vede che per lui non era così assurdamente perfetta», mi imitò, facendomi un occhiolino.

Roteai gli occhi. «Il solo fatto che non te ne abbia parlato non vuole necessariamente dire che non sia stato bello per lui. Quando prima ho detto che il ricordo lo intristisce ancora, stavo parlando di ciò che è successo dopo. Non parlo di tutti i baci che ci siamo dati a Los Angeles. Non parlo di quando dormivamo insieme, abbracciati l'uno all'altro in quella dannata stanza d'albergo. Non parlo di quando abbiamo fatto l'amore a Santa Cruz», sbottai, facendo prendere una piega diversa al mio discorso.

Mi ero fatto prendere dai ricordi, suppongo. E poi non sopportavo che Jamie buttasse fango sulla nostra relazione, quando poi non ne sapeva niente. Non sapeva quanto bello era stato, né per me né per lui. Non sapeva che quella notte a Santa Cruz era stata la prima volta che Michael aveva fatto l'amore, che l'avesse sentito per davvero.

«Stai mentendo», sputò lui, innervosendosi, «Insomma, quanto sarete stati insieme, un mese? Non avreste mai potuto fare l'amore, andiamo. Stai solo ingigantendo una cosa minuscola».

«Beh, a quei tempi eravamo molto fisici, io soprattutto», ridacchiai, «E poi ci amavamo da sempre. Io ci sono sempre stato per Mikey, non come te che sei entrato nella sua vita a metà. Io ci sono da quando era un bambino. Sono innamorato di lui da quando io stesso ero un bambino. E sono stato con lui. L'ho amato nel migliore dei modi, e lui ha amato me nel migliore dei modi. Certo, ci sono state complicanze, ma credimi quando ti dico che io provo ancora le stesse cose per lui. E so che, nel profondo, lui prova le stesse cose per me. E lo sai anche tu».

Ormai eravamo pericolosamente vicini; osservai Jamie deglutire nervoso nella luce al neon. Sospirò, ricomponendosi e tornando a fissarmi con l'aria di sfida che aveva avuto quasi tutto il tempo. «Mah, sei solo un povero illuso. Michael ama me, fattene una ragione».

Scoppiai a ridere, indietreggiando di poco. «Ma davvero non lo vedi? La sola ed unica ragione per cui lui sta con te è perché mi somigli. Non siamo gocce d'acqua, certo, ma siamo simili e non puoi non ammetterlo», sputai cupo, mantenendo il mio sorriso sghembo mentre lui scuoteva la testa, «Non dirmi che non noti le cose più evidenti. Gli occhi azzurri, i capelli biondi... Scommetto che geme il mio nome quando lo fate».

Jamie rise nervoso. «Non ci somigliamo solo perché abbiamo i capelli biondi e gli occhi azzurri! Smettila di cercare motivi per cui Michael possa essere ancora innamorato di te, perché non lo è. Tu sei il suo passato, io sono il suo presente e sarò il suo futuro. Fattene una fottuta ragione».

Detto questo, mi oltrepassò ed uscì dal bagno a passo spedito, lasciandomi a ridacchiare dietro di lui. Sì, potrebbe avere ragione, ma sono almeno riuscito ad insinuare il dubbio dentro la sua testa. E beh, questo mi bastava. Non poteva provocarmi e non aspettarsi una reazione da me... Si vede che non conosce bene il suo nemico.


***


[A/N] Buongiorno per tutto il giorno (?)

Ecco qui la seconda parte, in cui assistiamo ad uno scontro Luke/Jamie all'ultimo commentaccio. Non chiedetemi perché, ma io li immagino tipo "Uomini e donne" (e non l'ho mai visto, ugh).

Ok, ora vi lascio perché ho sonno ahaha

A sabato prossimo ♥

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