Nella stanza risuonava il rumore del letto che scricchiolava. Su di esso un corpo nudo, le cui braccia e gambe erano state legate con morbidi legacci di stoffa porpora alle quattro estremità del letto, si muoveva tastanto i nodi dei legami.
Una benda nera gli copriva gli occhi cosicché non fosse in grado di vedere nulla intorno a sé, ma udire soltanto. E ciò che sentiva era il rumore ovattato di piedi nudi che si muovevano sul pavimento e si avvicinavano al letto.
L'uomo legato tra le lenzuola fremette di anticipazione quando sentì il materasso abbassarsi sotto il peso di un altro corpo.
Sentì dita leggere scorrergli sulla pelle dalla caviglia fino all'ombelico. Da lì le mani vennero sostituite da labbra morbide che suggevano e mordevano la distesa di pelle bianca e morbida che si parava loro davanti.
L'uomo legato iniziò a gemere e a fare rumorosi versi con la bocca chiedendo, e ottendo, di più.
Spostò il capo di lato quando avvertì la bocca dell'altro posarsi sul suo collo per dargli maggiore accesso mentre forti lamenti di piacere gli risalivano lungo la gola.
L'altro si allontanò improvvisamente, lasciando per un breve attimo solo e disorientato con il capo che si muoveva in cerca di labbra, mani, dita.
Ma ritornò subito dopo e calò sulla sua bocca un altro pezzo di stoffa. Lo legò stando attendo a non fargli male, ma allo stesso tempo assicurandosi di ovvattare i suoni che sfuggivano dalle sue labbra turgide. Subito dopo posò un leggero, ma lungo bacio sul bavaglio improvvisato.

《Hyung sei troppo rumoroso, sveglierai tutti gli ospiti dell'hotel》

Hoseok forzò nuovamente i legacci senza successo, privato della possibilità di muoversi, di vedere, di parlare,si sentiva completamente indifeso. Ed eccitato da morire.