1° SETTIMANA

Era passata una settimana dallo strampalato accordo che Jimin aveva fatto con Jungkook e il ragazzo si sentiva già al limite.
Hoseok gli aveva fatto presente che per più di un mese se l'era cavata abbastanza bene, ma Jimin, con cipiglio irritato, gli aveva detto di tacere, che non sapeva di che stava parlando e che non voleva consigli da uno che poteva inzzuppare il biscotto quando voleva.

Non trovando comprensione da parte di Hoseok e decidendo che con Taehyung sarebbe andata uguale, era andato a lamentarsi dall'unico altro ragazzo del gruppo che non era fidanzato: Yoongi.
Aveva passato quasi un ora intera ad ammorbare il suo hyung con i suoi problemi. Yoongi, per nulla interessato fin dall'inizio, aveva retto tutto quel tempo per un unico motivo: preferiva ascoltare Jimin lamentarsi che Hoseok parlare della sua nuova voglia di esplorare nuovi orizzonti con Taehyung.
Alla fine però Jimin era stato sollevato e sbattuto di peso fuori dalla camera, sorprendentemente Yoongi poteva essere abbastanza atletico con le giuste motivazioni.
Il povero ragazzo, esauriti gli amici con cui parlare, se ne andava in giro come un anima in pena, come un uomo che vada da giorni nel deserto senz'acqua.

Ma perché mai farla tanto tragica?
Possibile che una settimana di astinenza poteva ridurre un uomo a ciò?

In effetti sì, quando si parla di Jungkook. Ogni volta che uscivano o passavano del tempo insieme Jimin sentiva il suo controllo allentarsi sempre di più. Il maknae, rassicurato dalla promessa fatta, si stava godendo a pieno i momenti in compagnia di Jimin. Senza più dubbi a tormentarlo si sentiva libero di esprimersi, di dimostrare affetto e, per usare le parole di Jimin, di struscirsi addosso al suo ragazzo per poi lasciarlo a bocca asciutta.
D'altronde, resistere alla fame è più difficile se hai davanti una pizza fumante.
Jimin si sentiva a dieta e Jungkook era quella pizza.