Vi starete chiedendo come è andata a finire tra Jungkook e Jimin o perché l'ho fatta sembrare tanto grave la 'crisi' di Hoseok ...
Sarò onesta con voi, questa storia (e quella che l'ha preceduta) sono fatte all'80% di demenzialità. Io ci ho anche provato a scrivere roba seria, ma viene fuori sempre qualcosa di idiota. Meglio specificarlo, non vorrei vi aspettaste chissà che.

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Nelle puntate precedenti.

Jungkook confessa finalmente a Jimin perché ha messo in scena tutta la farsa della fidanzata.

«Volevo metterti alla prova. Capire se mi volevi solo a letto oppure se provassi qualcosa di più... per me. Volevo capire se ti importava abbastanza di me da starci male»

Jimin lo guardò per un momento senza parole. In fondo, ma molto in fondo, forse si sentiva leggermente in colpa ma, come tutte le cose che giacciono in profondità, tirarle fuori dagli abissi è un affare complicato. Non per niente il mostro di lochness non l'hanno mai trovato.

Il ragazzo si stava indubbiamente sforzando, d'altronde non aveva ancora infilato la testa di Jungkook nel cestino dei rifiuti. Quello doveva pur contare qualcosa no?

Imponendosi di fare ampi respiri cercò di calmarsi, allontanandosi dal secchio dell'immondizia giusto per sicurezza.

«Jungkook caro» disse con voce che credeva essere gentile ma che l'altro trovò somigliasse al gracidio di una rana «che cosa ti ha fatto pensare che volessi solo venire a letto con te se io e il tuo culo ci siamo parlati si e no tre volte, e con l'interprete vorrei aggiungere».

Jungkook lo guardò perplesso non capendo che intendesse per interprete, finché Jimin gli sventolò la mano davanti agli occhi.

«Hyung! Non dovevi dirlo!» esclamò arrossendo il maknae.

«Preferivi: dita nel culo?» gli chiese Jimin piazzandogli tre dita difronte e assicurandosi di sollevare il medio più delle altre.

«No!»

Jungkook si coprì il viso arrossato e Jimin alzò gli occhi al cielo esasperato, il maknae diventava timido solo fuori dal letto, o dal divano, ma non soffermiamoci sui dettagli ora.

«Jungkook, non sto scherzando, come ti vengono in mente certe cose? Voglio dire lo so che non sei molto intelligente» Jimin proseguì ignorando l'occhiataccia offesa che gli rifilò Jungkook «ma adesso stiamo esagerando qui».

«E allora dimostramelo hyung!»

«E come?»

«Usciamo insieme come fidanzati...»

«Ma certo che sì!» rispose Jimin entusiasta.

«... ma per un mese dovrà essere una relazione assolutamente platonica» disse infine Jungkook.

«Ma certo che no!» il povero ragazzo lo guardava incredulo scuotendo il capo e allontandosi, come poteva pensare di fargli questo? Era già in astinenza da più di un mese se si escludeva quella veloce parentesi sul divano e qualche "self handmade" ogni tanto.

«Hyung» lo pregò Jungkook avvicinandosi e strizzandogli le guance paffute tra le mani «non puoi farlo per me? Vorrei davvero che tu mi accontentassi, solo questa volta. Ti prego dimmi di sì».

«Cazzo no!» gli rispose Jimin staccandosi le sue mani di dosso.

Ma Jungkook lo riafferrò, strizzandogliele ancora più forte. «Giuro che se lo fai non mi lamenterò per chi deve stare sotto».

«Cazzo sì!» gli rispose Jimin abbracciandolo «Hyung non vuole che ti senta insicuro» staccandosi da lui per guardarlo in faccia aggiunse «ora chiama quella sciaquetta e digli che non state più insieme».