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Capitolo 70- Derek

Nella mia mente non mi ero mai sentito così arrabbiato,frustato e addolorato. Ma l'ultimo sentimento era quello che volevo reprimere di più così la rabbia era l'unica a prevalere e putroppo con tutti.

"Derek possiamo parlare?" Mi chiede Matt mentre siamo in camera a prepararci per andare a lezione.

"Non voglio parlare." Rispondo glaciale mentre sistemo la mia cravatta di merda che oggi sembra non volersi sistemare nel modo giusto.

"Io credo che ti farebbe bene "dice Scorpius " In questi giorni sei distante e scontroso con tutti e questa situazione deve finire "

" scusami re dei re se non seguo i tuoi ordini " rispondo sarcastico "Hai sempre bisogno di essere il capo della situazione. Beh qua non avrai nessuna decisione. "

" sai che sto cercando di aiutarti" dice Scorpius arrabbiato " ma sai hai ragione. Inutile farlo "

" Scorpius..."

"No lasciamo stare. Perché dovremmo provare a parlarci se lui ci ignora e ci tratta male? Sai anche Jennifer sta come te ma sicuramente non si mette a trattare..."

" non voglio sentire il suo nome " dico scandendo per bene parola per parola.

"Ah no?" Mi chiede lui provocatorio " Beh io te la nomino quanto voglio perché qua l'unico che fa il coglione qui sei tu. Ti comporti da merda con tutti e noi ancora più coglioni a cercare di aiutarti, a starti dietro "

" nessuno vi ha chiesto aiuto!"sbotto io "Potevate farvi i cazzi vostri!"

" invece no! Noi siamo tuoi amici lo siamo sempre stati, abbiamo sempre creduto in te anche quando nessuno lo faceva " sbotta Scorpius favendomi sgranare gli occhi per un attimo " Siamo stati sempre li! A dire forza puoi farcela! Lui non se lo merita e poi guarda in che situazione di merda si fa a mettere! "

" scusami allora se ti ho deluso" rispondo io furente "scusami se non sono il perfetto Scorpous Malfoy che è riuscito a redimere se stesso e la sua famiglia ma sai non tutti possiamo farlo. Non tutti abbiamo una famiglia di eroi a coprirci le spalle"

Questa volta Scorpius mi guarda ancora più arrabbiato so che le mie parole gli hanno fatto male, e in fondo so che sto dicendo un mucchio di cazzate.

" ragazzi dai smettetela" dice Albus mettendosi in mezzo cercando di controllare che nessuno faccia mosse sbagliate.

"No Albus. Va tutto bene. Intanto io ho una meravigliosa famiglia di eroi a coprirmi le spalle. Ho una meravigliosa Rose accanto a me che amo e che mi ama. Ho degli amici, ho una famiglia che ci tiene a me" dice facendo sempre un passo più avanti con voce chiara, arrabbiata " A te cosa rimarrà? Hai perso Jennifer. Ed è anche meglio, perché dovrebbe stare con uno come te"

La rabbia sale e per quanto voglia colpirlo in viso non lo faccio ma esco nella stanza arrabbiato, sbattendo la porta e camminando con un rabbia con tutti sentimenti negativi a circolare nelle mie vene.

Io non merito Jennifer.

Non ho nulla.
Non ho nessuno.

Ho solo rabbia. Tanta rabbia.

Arrivo alla mia sala comune con rabbia sentendo alcuni occhi puntati su di me ma l'unica cosa a cui faccio attenzione e una figura seduta su uno sgabello a guardare davanti a sé. Ed è l'unica persona che da giorni vorrei vedere solo per schiantarlo.

"Tu pezzo di merda " dico prendendo dal colletto Marco che si trova sorpreso alla mia improvvisa sfuriata, infatti non riesce a schivare il mio pugno che gli arriva dritto in faccia facendolo barcollare.

" ma sei pazzo?!" Urla " anzi dovevo aspettarmelo da te"

"Già dovevi, perché hai rovinato tutto? " urlo "perché?" Mi butto di nuovo si di lui ma questa volta oppone resistenza dicendo " sei stato tu! Io ho detto la verità!"

" non è la verità " urlo mentre riesce a tirarmi un lungo sulla guancia ma non mi importa.

"Smettela cazzo!" Sento dire da qualcuno che mi tiene dalle braccia " e smettila "

Marco viene tirato via da Albus che gli dice di stare fermo mentre davanti a me appare Blaire che mi dice " ma cosa cazzo ti salta in mente! Co stai facendo perdere anche punti "

" che cazzo me ne frega dei punti"

"Infatto ho notato che ultimamente ti importi poco di tutto" dice Blaire mentre sento che le mie braccia dietro sono strette da qualcuno che putroppo riconosco. Con cui ho litigato 10 secondi fa e da cui mi scosto.
*
*
*
" Ma cosa diamine ti salta in mente?"esclama con rimprovero la Preside " Prendere a pugni alla babbana un compagno della propria casata nonché compagno di stanza, almeno avesse usato un incantesimo per testare le sue doti"

La guardo confuso mentre ormai tutte le emozioni che stavo provando sembrano piano piano diminuire.

Lei mi guarda, sembra per un attimo addolcirsi,per poi dirmi " Cosa succede Turner? Ho parecchie lamentele su di te questi ultimi giorni ed è il tuo ultimo anno. Avevi iniziato così bene."

Non rispondo, abbasso semplicemente lo sguardo non sapendo cosa dire.

" avevo notato l'aumento dei voti, l'attenzione in classe, il suo rapporto con i compagni. Cosa è successo?"

Rimango nel silenzio perché mi sembra la cosa più giusta da fare, non so cosa dire.

Lei mi dona uno sguardo dispiaciuto "Prendere a pugni un compagno è grave. Potrebbe compromettere il tuo percorso scolastico e quasi alla fine è un vero peccato con i risultati che avevi raggiunto. Non volevi entrare nel dipartimento di pozioni dopo Hogwarts? Non ti importa più?"

Scuoto la testa per farle capire che non mi importa più, tanto ormai non mi rimane più nulla, perché impegnarmi per qualcosa che non mi andrà mai bene?

"Derek" pronuncia il mio nome con dolcezza " È stato Marco a iniziare? Se è cosi cambiano le cose..."

"N-non è stato lui." Rispondo per la prima volta " Sono stato io"

" perché lo hai fatto?"

" perché ero arrabbiato con lui"

" Ti ha fatto qualcosa?"

"No, non ha fatto niente " dico con le lacrime che minacciano di uscire, quindi mantengo lo sguardo basso " Lui non ha fatto nulla. È tutta colpa mia. Tutta mia. Ho mandato tutto all'aria. Ho sperato di potermi fare perdonare, di poter migliorare, di poter essere felice per davvero ma non ci sono riuscito. Ho rovinato tutto, con i miei amici, con la mia ragazza e non ho neanche una famiglia.
Non riesco mai a fare qualcosa di buono,di giusto. Ho una famiglia che ha fatto le cose peggiori e stavo per farle anch'io. Anzi ne ho fatta una: ho cruciato Rose e non riesco a perdonarmelo. Non ci riesco. La sogno ogni notte che mi dice che sono cattivo, che non merito nulla " mi fermo sospirando sentendo finalmente le lacrime scendere " e penso che sia così. Che sia vero. Sperando di fare del bene, ho fatto del male. Forse non sono capace ad essere buono, forse sono destinato a fare cose cattive, a far star male le persone ,a far star male Jen e io non voglio. "
Per la prima volta alzo i miei occhi sulla Preside che mi guarda con il volto comprensivo e con estrema dolcezza, e le dico " Io non voglio farle del male, non voglio "

La Mcgrannitt si prende un lungo silenzio mentre studia il mio volto coperto di lacrime e di sofferenza, il sentimento che più di tutti mi stava distruggendo nel profondo.

" Derek, sei un caro ragazzo. E anche molto cieco. Una persona cattiva non metterebbe mai in discussione le sue azioni. Una persona cattiva non farebbe mai le cose buone che hai fatto tu "

" io non ho..."

" Lei forse non le vede ma sono sicura che lei ne ha fatte tante. Forse non le conosco tutte la una in particolare l'ho vista"

La guardo confusa mentre smetto di piangere  così lei continua " Tu credi che ormai i tuoi sbagli anche quelli più piccoli siano legati ad una natura cattiva ma non è così. Sbagliamo tutti, Derek. Basta che lo capiamo e cerchiamo di risolvere i nostri problemi. E io posso starti ore a dire che devi perdonarti ed andare avanti ma so che non è semplice. Devi farlo tu. Partendo da te stesso" si alza per poi camminare e mettersi davanti alla finestra " A volte si pensa che basti il perdono degli altri per risolvere le cose ma spesso è il perdono di noi stessi a venire meno"

Si volta verso di me " Spesso abbiamo bisogno di qualcuno per capirci e qui nella scuola hai disponibilità di fare terapia con una persona competente "

Mi stringo sulle spalle, indeciso sull'idea ma lei mi dice " Mi creda Turner, anche le più grandi menti hanno bisogno di qualcuno che le aiuti a stare meglio, a capire se stessi. Crede davvero che gli eroi non abbiano difficoltà nelle loro menti? Credi che io non ne abbia bisogno?"
Dubito ne abbiamo bisogno. Non è nulla di sbagliato."

" Grazie professoressa Mcgrannitt " le dico annuendo e facendole un piccolo sorriso "sono pronto a qualsiasi punizione"

" penso che ne troverò una adatta a lei" mi dice facendo un leggero sorriso sornione "Ora vada"

Mi alzo lentamente dalla sedia pronto ad uscire da quella maestosa stanza quando la Preside mi richiama, così mi volto curioso.

" Io non credo che abbia rovinato qualcosa o qualcuno" poi con queste parole mi fa segno di andarmene.

Rimango confuso ma esco dall'ufficio con gli occhi sicuramente gonfi e con il volto pieno dei segni delle lacrime.
Ma appena esco rimango sorpreso di ritrovare dell persone davanti alla porta ad aspettarmi.

" non ti cacciano vero?" Mi chiede Roxy preoccupata parandosi davanti a me" Sarebbe una vera merda sennò, manca poco agli esami finali e devi diplomarti con noi e... perché hai gli occhi così?"

Mi guardo attorno vendendo i miei amici attendermi preoccupati che possa essere cacciato quando in realtà dovrebbero essere ad insultarmi e ad odiarmi. Mi fanno tutti un sorriso ma il mio sguardo si pone su Roxy che mi guarda preoccupata e la abbraccio senza pensarci, rendendola sorpresa,confusa ma poi lei stringe le braccia attorno a me.
Perché in fondo ho bisogno della mia migliore amica.

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