Capitolo 61-Jen
Mi guardo allo specchio sorridente, mentre infilo sopra il mio maglioncino bianco, il capotto nero che arriva proprio alla fine della mia gonna nera, sotto la quale indosso delle calze per rimanere al caldo. Siamo a fine marzo ma il tempo gelido non sembra darci tregua, continua impettito il vento a fare rumore alla finestra. La pioggia per fortuna ha smesso di scendere. E ne sono contenta per quanto la ami, perché voglio passare davvero una bella giornata con Derek. La nostra prima uscita da fidanzati.
Mi sento quasi stupida mentre vedo il mio sorriso allo specchio e ovviamente sento persino una voce dirmelo "Ma che sorrisetto stupido abbiamo sul volto"
"Roxy lasciala stare" mi difende Rose mentre mi osserva sdraiata sul mio letto mentre Roxy si guarda attorno "Non per dire ma voi tassorosso mi fate paura"
"Perché?" chiedo confusa finalmente togliendo lo sguardo fisso allo specchio e spostando lo sguardo su Roxy che esclama "Ma tutti questi colori! Queste frasi motivazionali! Bandiere pacifiste! Cuoricini! Qua dentro uno ci muore!"
Rido mentre Roxy continua a guardare inquietata alcune decorazioni molto colorate, Rose scuote la testa e si avvicina a me dicendo "Sei bellissima"
Arrossisco "Grazie. Pensi che stia davvero bene? O magari dovrei cambiarmi"
"Fidati se ti dico che per Derek saresti bella anche con un sacco" mi dice facendomi arrossire e sorridere ancora di più
"Sto sorriso mi fa ancora più paura" ribatte Roxy vicino alla porta con l'urgenza di scappare dalla camera.
"Guarda che anche tu lo fai quando sei con Ale"
"Lo faccio per fargli credere che sono ammirata dalla sua bellezza ma in realtà ammiro il mio riflesso stupendo"
"certo" dice Rose sarcastica per poi dirmi "Divertiti "
Sorrido mentre escono dalla mia stanza, per poi prendere la mia borsa, fare un respiro profondo e andare via.
Aspetto davanti alla porta della Sala comune per più di dieci minuti, notando il suo ritardo e iniziando a preoccuparmi sul perché ancora non stia arrivando. Incomincio a scendere le scale sperando di incontrarlo a metà strada.
Sarà successo qualcosa? Si sarà dimenticato del nostro appuntamento? Lo ha proposto lui stesso.
Il mio umore ormai non più così felice muta non appena noto nel corridoio Derek, tremendamente bello ma con un'espressione molto stanca, come alcune volte durante l'anno, che parla serio con Penelope.
Non ho mai capito in che stato di confidenza siano e chiedendolo ho paura di fare la figura della ragazzina gelosa stupida e magari impicciarmi in questioni non miei, anche se essendo la sua ragazza credo sia normale voler sapere.
"Ti ho già detto che me la vedo io, Penelope. Inutile che insisti" sento dirgli quasi con un tono di quasi stanco.
"Sei da settembre che dici che te la vedi tu ma non hai risolto nulla. In questa situazione c'entro più di quanto pensi, anzi sono stata quella coinvolta senza volerlo. Quindi ora prendiamo in mano la situazione. "
"so già cosa fare"
"non è vero, non lo sai. Fingi perché speri che il problema passi ma il tempo vola e..."
Non finisco di sentire il discorso che per sbaglio mi cade la borsa dalla spalla finendo a terra attirando la loro attenzione. Mi abbasso imbarazzata a raccogliere la borsa mentre sento i loro sguardi su di me, facendomi diventare le guance di fuoco.
"Jen che fai qui?"
"Ti stavo aspettando, non venivi e sono venuta a cercarti"
Penelope alza un sopracciglio guardandomi per poi dire "colpa mia, dovevo parlargli. Vi lascio allora" Lei cammina e si avvicina a me dicendo "Sei molto bella." Poi senza farsi ringraziare si volta verso Derek a dirgli "Non pensi?"
"sì lo è. Molto "afferma lui serio senza staccare gli occhi sulla mia figura per poi avvicinarsi e prendermi per mano delicatamente "Noi andiamo"
"divertitevi...ora che potete" dice Penelope lasciandomi confusa per poi andarsene via.
Derek si volta verso di me afferrando il mio viso fra le sue mani e lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra "Scusa, non volevo farti aspettare tanto"
"tranquillo" dico facendo un piccolo sorriso per poi afferrare la sua mano per andare a Hogsmeade.
"Vedi che è bello uscire ogni tanto" mi dice Derek sorridente mentre ci sediamo ai "tre manici di scopa" pronti a prenderci qualcosa da bere.
"Non ho mai detto che non mi piace. Solo che nell'ultimo periodo preferisco studiare per i M.A.G.O" ammetto mentre mi tolgo il capotto che va ad appoggiarsi sull'appendiabito.
"Li passerai con voti altissimi, ne sono sicuro" mi dice appoggiando le sue mani sulle mie occupando il piccolo tavolino. Sorrido ma noto i suoi occhi stanchi che in alcuni momenti della giornata si camuffano fra sorrisi e battute.
"Derek...stai bene?" chiedo cauta notando come subito dice "si certo, Benissimo""
"Sembri un sacco stanco e... non è la prima volta che ti vedo così. Vorrei sapere che ti prende"
"Quindi devo dedurre che mi hai sempre osservato molto" dice con un sorrisetto facendomi arrossire e abbassare lo sguardo per poi dire "Non... non cambiare discorso"
"Mia piccola Jen "sospira "Diciamo che ho degli incubi abbastanza difficili"
Rimango sorpresa dalla sua confessione, notando come sia simile alla mia situazione alcune notti ma decido di non dirlo e lasciarlo parlare "E non mi fanno riposare bene ma ti giuro che non devi preoccuparti"
"Magari parlarne ti farà stare meglio" dico alzando le spalle facendogli spuntare un piccolo sorriso e stringere di più la presa sulle mie mani "Onestamente non mi va di rovinare la nostra prima uscita "
"Non la rovineresti" gli dico ma poi sospiro "Ma se non te la senti, va bene così"
"Grazie"
"Ma ho un'altra domanda"
"Un'altra? Che ragazza curiosa che sei" dice ridendo.
"Tu e Penelope di cosa parlavate?"
"come?" chiede diventando serio e lasciando subito le mie mani "perché questa domanda? Hai origliato?"
"Ho sentito una parte della vostra discussione" ammetto sincera "Ma non era mia intenzione origliare. È solo che Penelope è sempre così presente e non capisco..."
"sei gelosa per caso?"
"cosa? Nono" dico arrossendo facendo una risatina nervosa "Solo mi chiedevo come mai steste discutendo e se foste amici"
"Noi non siamo amici." Ammette con tono duro e serio guardandomi "La discussione non è nulla di importante"
"a me non sembrava..."
"Invece ti dico sì. Smettila di voler sapere tutto "dice in maniera brusca, facendomi rimanere male e abbassare lo sguardo a disagio "io. scusa..."
Vedo il suo sguardo riempirsi immediatamente di pentimento, ma non formula alcuna frase perché arriva il cameriere con le nostre bibite e appoggiandole sopra il tavolo fra di noi, facendo cadere un grande silenzio fra noi che continua anche dopo che se ne va.
So che forse dovrei farmi i fatti miei, solo che mi preoccupo davvero per lui e volevo essere sincera con lui, dirgli che avevo ascoltato la conversazione, credevo che si fidasse di me, mi considerasse importante ma a quanto pare non vuole. Forse è il caso che mi metto da parte.
"Jen scusami, non volevo essere brusco. Ti giuro" dice dopo qualche secondo "E che..."
"tranquillo. Non ti chiederò più nulla. "gli dico iniziando a bere il mio succo di zucca mentre lui continua a guardarmi dispiaciuto per poi iniziare a bere la sua bibita.
Mi piacerebbe dire che la situazione è migliorata e che non c'è stato nessun imbarazzo e forse mi stavo comportando da ragazzina a non parlargli ed a trattarlo freddamente ma mi aveva davvero ferita, sembrava nascondere davvero qualcosa da me.
Sento due mani appoggiarsi sui miei fianchi e fermarmi, Derek si pone davanti a me senza lasciarmi muovere. "Scusa, ho sbagliato. Non mi piace vederti triste e ferita"
"Tranquillo, mi passerà presto" dico senza alzare lo sguardo ma tenendolo puntato alle mie scarpe e alle sue.
"Lo so. Non mantiene mai tanto rancore ma voglio che mi perdoni adesso, che se vuoi insultarmi puoi farlo tranquillamente "
"So che non volevi rispondermi male. Non sono più arrabbiata per quello" gli ammetto alzando gli occhi verso i suoi che mi guardano in maniera intensa, dispiaciuta, come se ci fossi solo io nel mondo.
"Jen, non pensare che non mi fido di te e che... non sono bravo ad aprirmi agli altri. Non racconto nulla neanche ai ragazzi e sono i miei migliori amici" poi porta una sua mano ad accarezzarmi la guancia "Ti giuro che non appena me la sentirò ti racconterò tutto. Te lo prometto"
"Non voglio che sia un obbligo"
"Non lo sarà" mi dice per poi chiedermi "Posso darti un bacio?"
Annuisco arrendendomi e facendo posare le sue labbra sulle mie che approfondiscono sempre di più il bacio, facendomi provare diverse emozioni che mi scombussolano sempre di più.
"Comunque con Penelope non c'è nulla quindi non essere gelosa" mi dice con un sorrisetto facendomi arrossire e spostare dalla sua presa "Non sono gelosa!"
"Ah no? stai diventando tutta rossa" mi prende in giro e io inizio a camminare "Non sono gelosa!"
Cammino lungo la strada per tornare verso scuola ma sento una mano attorno al mio braccio facendomi voltare e due labbra posarsi sulle mie baciandomi con sempre più foga stringendomi a sé.
"Mi piace quando sei gelosa. Però sei l'unica che voglio"
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro