"Credevo di essere stata chiara sul fatto di dover tornare a casa e non tornare a mai più "

"La parte del 'tornare mai più ' non l'ho ma sentita" dico io sorridendo alla Mcgrannit.

"Io non capisco perché sei sempre qui" sbuffa lei "Hai un sacco di parenti e amici "

"Già " dico " a proposito come stanno andando? "

Lei mi guarda confusa per poi chiedermi " Non glielo chiedi tu?"

" diciamo che non parlo molto con loro. È il loro ultimo anno, non voglio essere "pesante "

"Quindi scocci me " mi dice guardandomi quasi male ma almeno sempre meno delle altre volte.

"Ma se lei ama parlare con me"

"Io devo lavorare"

"Ma se non sta facendo nulla"

Lei riguarda male per poi dire "devo controllare che tutto sia posto, non sai quante responsabilità ha una preside"

"Giusto " le dico "ma deve stare tranquilla"

"Ho sentito la stessa cosa l'anno scorso e la nostra scuola è finita quasi in macerie per una squilibrata maga"

"Si ma quest'anno non c'è nulla da temere " le dico io sicuro "Stia tranquilla"

"Se non ci sono guerre, ci sono ragazzini che combinano guai con magie, pozioni , feste, un po' come facevi tu"

"Ma se ero un santo  " le dico ricevendo un'occhiata scettica così Sbuffo " ma va bene. Ma stia tranquilla. Che vuole che succeda? Non può succedere un casino"