Capitolo 38- Jen
Rimango fissa a guardare il paesaggio di fronte a me, senza pensare veramente a qualcosa.
La neve c'è qualcosa come il suo freddo, e devo dire che Hogwarts sotto la neve è una meraviglia.
Magia pura.
Rimango ferma davanti alla finestra finché non ripenso alle parole di quel ragazzo serpeverde.
Il dolore nel sentire quelle sue parole, un dolore lacerante perché avrei voluto rispondere, dire qualcosa ma cosa?
Io non sono come lui?
Ma David in realtà non so com'è.
Non so cosa fa.
Non cosa cosa pensa.
E io non so come mi sento.
Avrei voluto gridare, piangere, dirgli che si sbagliava. Ma non c'ero riuscita, mi ero bloccata a ripensarci e sentirmi il cuore pensante, tradito.
I miei pensieri vengono spazzati via quando sento scendere per le scale Marco, un ragazzo che ormai mi ritrovo quasi sempre davanti.
Lo guardo mentre scende le scale mentre parla ad un ragazzo.
Mi ha difesa. E senza un apparente motivo.
Sono rimasta così sconvolta che non sono riuscita neanche a ringraziarlo. Mossa da non so quale coraggio inizio a scendere le scale per raggiungerlo, vedo in che direzione è andato e noto che sta andando andando verso il suo dormitorio.
Lo inseguo, e notando che è rimasto solo , prendo coraggio e mi avvicino a lui "Hey..."
"Fai schifo ad inseguire le persone " mi taglia la frase facendomi un sorrisetto mentre io arrossisco per essermi fatta scoprire.
"Io...scusa...e che..." inizio a balbettare mentre lui sorride, vero per poi dirmi "forza entriamo"
Lo seguo ed entriamo nella Sala comune che non è molto piena di ragazzi e quelli che ci sono non fanno caso a noi.
"Siediti" mi dice gentilmente facendo cenno al divano e io anche se un po' imbarazzata mi siedo sentendo leggermente freddo.
"Perché mi stavi stalkerando?" Mi chiede leggermente divertito e io arrossisco dicendo "Non ti stavo stalkerando. Ti stavo cercando"
"Perché mi cercavi? "
"Per dirti grazie"
"Per cosa?" Mi chiede confuso
"Per avermi difesa. Con Dust. " gli ricordo strofinando le mani nervosamente sulla gonna "Non eri tenuto a farlo. Sei stato gentile. Spero che ora non avrai problemi con Dust"
Lui mi blocca poggiando le mani sulle mie spalle " 1) calmati. 2) non devi ringraziarmi 3) l'ho fatto perché me lo sentivo "
Sorrido sincera mentre lui mi guarda in maniera curiosa mentre tiene le mani sulle mie spalle "Hai freddo?"
"Un po'. La vostra sala comune è molto più fredda della nostra " ammetto mentre arrosisco quando sento le mani strofinarmi leggermente le spalle.
Poi le sposta e inizia a togliersi la felpa rimanendo solo con ka camicia e porgendomela. "Tieni"
"No. Non c'è bisogno davvero. Sto bene. Avrai freddo tu "
"Sono abituato a questa temperatura. Mettilo su " dice appoggiandolo sulle mie spalle avvicinadosi a me facendomi di nuovo arrossire, così infilo le maniche e la abbottono sentendo finalmente caldo.
La felpa mi sta enorme essendo lui più alto e muscoloso di me ma lui mi guarda con un sorriso senza deridermi. "Ora che mi hai chiesto grazie senza dovere. Che vuoi fare?"
Sgrano gli occhi pensando che ora dovrei andarmene, non saprei di che parlargli " io...beh...grazie ancora e si se mai dovessi avere bisogno di qualcosa , se posso essere d'aiuto, non esitare"
"Onestamente se fossi in pericolo non ti chiamerei. Le tue prestazioni sono calate " mi dice ricordandomi il mio miseri duello contro Penelope " in effetti ho sempre fatto un po' schifo "
"Solo un po' su " dice facendomi ridacchiare per poi spostarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Sei qui Jen" sento una voce dire ed entrambi voltiamo gli occhi sulla persona che ci guarda seria, con uno sguardo indecifrabile "Ti ho cercato per tutta Hogwarts e sorpresa sei nella mia sala comune"
"Mi dispiace. Perché mi cercavi? " chiedo guardando Derek facendo uj piccolo sorriso tirandomi le maniche che mi stanno lunghe sulle braccia nervosa.
Lui mi osserva attentamente per poi guardare Marco al mio fianco che neanche lo guarda troppo impegnato a fissarsi le scarpe.
"Dobbiamo parlare del progetto di pozioni di qualche mese fa"
"Ah si mi ricordo. Che dobbiamo fare?"
"Rose mi ha detto che il prof vuole una fialetta delle pozioni che abbiamo fatto. Quindi dobbiamo rifarla " mi dice rimanendo serio.
"Ci vorranno giorni " dico afflitto al pensiero di dover rifare tutto. "Quando è la consegna? "
"Fra 5 giorni"
"Sono pochi " dico afflitta "ma possiamo farcela"
" se iniziamo adesso, è meglio" dice facendomi segno di andare mentre tira un'occhiata strana a Marco che questa volta mi guarda e si alza per andarsene "Ci vediamo allora "
"Si e grazie Marco ancora " gli dico alzandomi di fronte a lui con un sorriso che ricambia per poi fare un cenno a Derek e voltarsi ma si ferma subito dicendo "Ah Jen. Ho pensato che mi servirebbe una mano in Storia della Magia. Mi aiutetesti?"
"Si certo" dissi un po' confusa da questa sua richiesta ma lui annuì per poi andarsene.
"Perché ti ha chiesto ripetizioni? " mi chiede Derek quando mi avvicino a lui per poter andare insieme a studiare.
"Gli ho detto che se mai avesse avuto bisogno di qualcuno di dirmelo" gli dissi alzando le spalle.
"Fai carità? "
"Lui mi ha difeso, in qualche modo devo pur ricambiare e non è carità. "
"Non ti sei chiesta perché lo ha fatto? "
"Ovvio che si. Infatti gliel'ho chiesto e mi ha risposto che lo ha fatto perché era la cosa giusta da fare"
Lui fa una risata per nulla divertita " grandi valori wow. "
"Non tutti lo fanno per secondi fini"
"Tutti fanno qualcosa per doppi fini o per qualche motivo, specialmente i serpeverde " mi dice irritato e attirando leggermente l'attenzione.
"Quindi anche tu?" Chiedo abbassando la voce ma un po' arrabbiata
"In verità sono il primo" afferma lui deciso.
"Beh non siete tutti uguali " gli faccio presente
"No ma..." poi si sofferma a guardami la felpa , che cavolo ho dimenticato di dare a Marco, e scruta poi il mio viso sentendomi accaldare "Perché hai questa felpa visibilmente non tua ma della mia casata"
"Beh...è di Marco. Sentivo freddo e lui..."
"Wow siete così in sintonia che vi scambiate i vestiti " dice scocciato.
"È stato gentile " ripeto "Non capisco perché la cosa ti scocci"
"Non mi scoccia. Non mi interessa. Ma non voglio che ti fidi di qualcuno dle genere"
"Ma non lo conosci neanche "
"Non mi ci vuole molto per capirlo "
"Se stai dicendo che lo capisci perché siete serpeverde e non devo fidarmi anche per questo. Beh, che dovrei fare? Non fidarmi neanche di te?" " gli chiedo guardandolo seria mentre lui mi guarda leggermente colpito dalle sua parole ma continuo " lui mi ha difeso e basta. Questo al momento mi basta per essergli riconoscente "
Poi stringendomi alla felpa decido di andarmene da quella sala che sembrava avermi riscaldata e freddata allo stesso tempo.
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