3
Mi preparai velocemente e mi diressi nella sala ad aspettare gli altri membri della squadra che non si fece viva.
Poi dopo qualche minuto vidi Jace venire incontro a me, aggiustandosi le ultime armi nelle fondine vuote della sua tuta.
-E gli altri?- gli chiesi, mentre lo seguivo verso il grande cancello che portava alla città.
-Siamo solo noi- disse per poi fermarmi di colpo.
-Spero tu stia scherzando- dissi vedendolo voltarsi dato che avevo smesso di seguirlo.
-Forza andiamo, non abbiamo molto tempo- disse accennandomi con il capo l'uscita davanti a sé. Sbuffai, vedendolo nascondere un sorriso.
-Perché diavolo siamo solo noi due?-sputai mentre camminavamo tra la gente.
-Discrezione, ne hai mai sentito parlare Selene?- mi chiese, guardandosi intorno mentre camminava, mentre il suo ciuffo biondo si divertiva ad andare a destra e sinistra davanti ai suoi occhi.
-Potevi venire con il tuo parabatai, capo. E la discrezione non è il mio forte- dissi, come se non lo sapesse.
-Sei uno Shadowhunter che se ha una missione la porta fino in fondo senza se né ma, mi servivi tu perché alcune capacità come la tua freddezza mi servono in questa missione- mi disse stuzzicando la mia curiosità.
-Freddezza?- gli chiesi affiancandomi a lui, vedendolo guardarmi di sfuggita.
-Mi ricordo come hai sgozzato senza timore quella ragazza bruna, Selene- mi disse, facendomi raggelare la pelle. L'avevo uccisa con freddezza perché lei aveva ucciso lui davanti ai miei occhi, meritava quella morte.
-Non sono così fredda- dissi portando le mani nelle tasche del mio short, vedendolo sorridermi.
-E se lo sono stato è solo per un motivo. E poi quella faceva finta di essere Clarissa- sbottai, vedendolo irrigidirsi al nome di Clarissa.
-So che tra voi c'era molto di più, ma sei stato davvero stupido- dissi scuotendo la testa contrariata dal suo comportamento poco lucido. Si voltò di scatto facendomi arrestare e farmi barcollare, guardandomi con sguardo irritato.
-E' inutile che mi guardi così: è stato avventato, stupido e hai messo in pericolo l'intera squadra!-
-E' vero, ma valeva il rischio di provare- disse voltandosi, ritornando a camminare come prima.
-Tanto da ammazzarti- sussurrai, senza farmi sentire da lui.
Ci ritrovammo dopo poco in un vicolo ceco, vedendo Jace osservare un attimo il telefono e rimetterlo poi in tasca. Mi chiesi cosa stesse aspettando.
-E' ora- disse per poi vedere una nube nera e qualcuno uscire da essa, mostrandosi.
-Finalmente- esordì l'uomo brizzolato uscendo dalla nube nera.
-Dobbiamo parlare- disse Jace con tono serio e abbastanza duro. Mi voltai a guardarli ignara di ciò che stavamo facendo lì.
-Io non ho nulla da dirti- sputò con voce stridula il demone, facendomi chiudere un occhio per quell'urlo.
-Non ti era concesso fare patti con gli umani, sudicio demone!- urlò Jace, facendomi spalancare gli occhi, puntandoli poi verso il demone difronte a me che se la rise e richiamò un piccolo cerchio di mostri che si materializzò intorno a noi.
-Io penso al demone tu agli altri- mi disse prima di correre e attaccare il demone che cercava di svignarsela.
A me toccava sempre il lavoro pesante: evitai a pelo un fendente del mostro che mi era difronte, ritrovandomi con la schiene contro i mattoni, non in una posizione alquanto svantaggiosa per me.
Con un balzo arrivai dall'altra parte e uscii la frusta con incisioni di rune fatte da me, mentre girai su me stessa un paio di volte per poi caricare il colpo di frusta e uccidere con un solo colpo i mostri difronte a me vedendoli incenerirsi.
Mi voltai vedendo Jace infierire il colpo letale al demone, vedendolo poi finire anche lui incenerire come mi mostri dietro di me.
-Jace- dissi avvicinandomi a lui, mentre lo vidi raccogliere un sacchetto nero dal cumulo di ceneri del demone.
-Che diavolo siamo venuti a fare qui?-gli chiesi, vedendolo portarsi le mani sulla tuta pulendosela e mettendo il sacchetto in tasca.
-Siamo venuti ad uccidere demoni- disse con voce ovvia, come se fosse roba da tutti i giorni. Lo presi dal braccio stringendo la presa, vedendolo guardarmi di traverso.
-Devo farti parlare con le mie rune?- gli chiesi, guardarsi intorno e sospirare.
-Mia nonna pensa che Clary stia architettando la resurrezione di suo fratello Sebastian, morto per mano mia e dato che avevamo una storia, vuole che sia io ad occuparmene- disse per poi strattonare il suo braccio, liberandosi dalla mia presa.
Odio quando le persone mi mentono, soprattutto se lo fa Jace.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro