Natsu appena sveglio decise di alzarsi e di fare una doccia, poi  andò in cucina e si preparò un caffé amaro.

Natsu si lasciò cadere sul divano, e chiuse gli occhi.

Natsu pensava e pensava... fino a quando improvvisamente non urlò: IO AMO LUCY!!

Una vocina dentro di lui gli disse: diglielo !

Per la prima volta, vedeva quella soluzione come la più facile ed ovvia, e non come un'impresa fuori dalla sua portata. Semplicemente, doveva rivelare i suoi sentimenti a Lucy.

Non gli importava di ciò che avrebbe pensato la ragazza, di ciò che avrebbe potuto rispondergli, semplicemente sentiva che non doveva fare altro.

Di scatto si alzò dal divano e corse su per le scale verso la sua camera, dove indossò un paio di jeans e una felpa, prese alcune banconote dal suo portafoglio, poi si precipitò di nuovo di sotto, e si fiondò fuori dalla porta di casa, iniziando a correre sul marciapiede.

Gli ci vollero pochi minuti per raggiungere un'altra abitazione, dove attese impaziente che qualcuno gli aprisse la porta. Iniziò a tempestarla di pugni, finché non sentì dei passi affrettarsi e una voce provenire dall'interno che diceva seccata:
"Ho sentito, arrivo! Un attimo!"

Un istante dopo la porta si aprì, rivelando la figura di una ragazza.

"Eccomi, che diav ... Natsu??!" esclamò la padrona di casa trovandosi di fronte il ragazzo.

Mirajeine: ma cosa ci fai, qui? Entra ...
Natsu: No ... Ascoltami, Mirajeine, ho bisogno di un favore

L'amica lo guardò con aria preoccupata, sembrava avesse perso la ragione.

Mirajeine: Natsu, stai bene? È successo qualcosa?
Natsu: Mirajeine, mi serve l'indirizzo di Lucy! Ti prego, dammelo! So che lei ti ha detto dove abita! Dammi il suo indirizzo, ti prego!
Mirajeine: Cosa? Ma ... perché?

La ragazza era confusa dalla richiesta improvvisa del ragazzo.

Natsu: Devo parlarle ... devo vederla! Non posso più aspettare, sto impazzendo vedo di continuo la sua immagine per casa mia... ormai ero abituato ad averla in giro e a sentirla continuamente parlare, non so come sia successo, ma mi sono innamorato per la prima volta, te lo giuro, devo farlo ora, prima che sia tropo tardi! Io devo andare da lei!

Mirajeine rimase per un attimo a fissare gli occhi del ragazzo, finalmente brillavano di nuovo, era tornata in essi la luce della vita ... e dell'amore. Trasse un profondo respiro, poi fece un cenno con il capo ed entro per qualche istante in casa. Quando tornò sulla porta, teneva in mano un foglietto, che porse al ragazzo.

Natsu lo prese e gli diede uno sguardo: c'era scritto un indirizzo, e qualche indicazione su come raggiungerlo aggiunta da Mirajeine, che avendovi abitato per molti anni conosceva molto bene New York. La ringraziò con un mezzo sorriso, prima di voltarsi e ricominciare la sua corsa, diretto questa volta all' aereoporto, pronto a prendere il primo aereo, che l'avrebbe riportato dalla sua Lucy... è vero non sopportava i mezzi, ma questa volta era veramente un emergenza...