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Sharon: La maledizione dell'albero (trilogia)


Autrice: Manpolisc

Titolo: Sharon: La maledizione dell'albero (trilogia)

Genere: Fantasia

Trama

Sharon Steel è una ragazza di diciassette anni che vive a Ruddy Village, una cittadina tra il Nevada e la California. La sua vita non è mai stata semplice: è stata definita pazza per le cose che vede e alla quale la gente non crede, che l'hanno portata a sentirsi esclusa. Solo l'arrivo di una persona come lei riuscirà a farle capire di non essere sbagliata, ma solo diversa. Scoprirà la sua vera natura e toccherà a lei decidere il suo destino.

Interviste

Da dov'è nata questa voglia di scrivere?
È nata durante un periodo brutto della mia vita, già quando ero alle elementari, ma ovviamente cosa scrivevo allora è del tutto diverso da ciò che butto giù oggi. Questa passione è nata principalmente come sfogo, in quel periodo ero davvero sola e non avevo nessuno; quindi cominciai a chiudermi in questo mondo tutto mio. Però odiavo pensarlo astratto, come qualcosa che effettivamente non esisteva, perché mi ci trovavo davvero bene, quindi ho cercato di renderlo concreto attraverso la penna. Da allora non ho mai smesso di scrivere, anche se adesso la situazione è completamente cambiata. Ciononostante, la scrittura è rimasta l'unica costante nella mia vita, e lo rimarrà sempre.

Dov'è nata l'idea della trilogia "Sharon: la maledizione dell'albero"?
Diciamo che non è stata proprio una cosa voluta. In quel periodo non cercavo ispirazione per una nuova storia perché essendo gennaio, e avendo gli ultimi compiti di fine quadrimestre, non avevo molto tempo per cominciarne una. Tuttavia una notte feci questo sogno, dove c'erano due ragazzi che maneggiavano uno l'acqua e l'altra il fuoco, e da lì mi venne questa idea. Ovviamente tutto ciò che è scritto nella storia è stato costruito poi in mesi di lavoro, dato che in sogno non c'era una "trama", diciamo, né nulla, solamente i due protagonisti.

Di solito quando incominci a scrivere hai già chiara tutta la storia oppure ti inventi le cose al momento?
Per quanto riguarda scrivere, divento magicamente una persona molto ordinata ed organizzata, per il resto sono la personificazione del caos. Tuttavia non seguo uno schema fisso, sebbene tenda a strutturare i capitoli. Per farti un esempio, nel secondo libro della trilogia di "Sharon" ho cambiato il finale all'ultimo momento, riscrivendo gli ultimi tre capitoli per un'idea che mi era venuta all'improvviso. Quindi diciamo che ho la storia chiara, ma qualche modifica all'ultimo minuto la faccio sempre.

Ti preoccupi del giudizio delle persone oppure è una cosa di poca importanza per te?
Un po' di importanza gliela do sempre, mi piace ascoltare opinioni diverse in generale e confrontarmi. Poi soprattutto se il giudizio riguarda una mia storia, lo considero un buon modo per migliorare.

Hai in mente altre storie?
Fin troppe ahahah. Per ora mi concentro ancora sulla trilogia di "Sharon", perché devo ancora terminare il terzo libro e chissà, se magari la trilogia piace avrei anche un sequel in mente. Poi sì, altre due-tre saghe sono già sicure, devo solo trovare il tempo.

Come mai hai preso in considerazione un sequel?
Quando ho cominciato a scrivere "Sharon" ho sempre voluto tenere la storia per me perché non sono il tipo di persona che grida al mondo che scrive storie, però allo stesso tempo volevo un giudizio su quello che facevo. Quindi ho fatto leggere "La Maledizione Dell'Albero", ovvero il primo libro, a due mie amiche che si sono appassionate alla storia, e mi hanno consigliato (non diciamo obbligato che sembra brutto) di pubblicarle qui. Loro ancora non hanno letto il finale del terzo libro, ma avendolo in testa so già che faranno storie (conoscendole) perché è come se lasciasse un senso di vuoto, cioè come se spingesse a capire cosa accadrà dopo, tipo a dire "non può finire così, dicci che accade". Per questo mi sono già prefissata un sequel per loro.

Ci faresti un piccolo spoiler sul sequel?
Sinceramente non so cosa dire ahah. Cioè, qui su Wattpad sto ancora pubblicando il secondo libro, "La Pietra Di Blarney", quindi per quanto riguarda il sequel non so quale spoiler potrei fare, non essendomi soffermata tantissimo su questo seguito. Posso solo dire che ci saranno cooperazioni, se non amicizie, abbastanza strane. Chi legge "Sharon" si potrebbe fare un'idea.

Nel sequel ci saranno nuovi personaggi?
Per quello che ho in mente sicuramente, ed è anche certo il fatto che alcuni personaggi della trilogia non saranno presenti nel sequel per vari motivi, tra i principali quello riguardo la loro morte.

I personaggi erano frutto della tua immaginazione oppure ti sei ispirata a qualcuno che conoscevi?
Ho sviluppato il carattere di ogni personaggio basandomi su una piccola parte della mia personalità. Cioè è come se avessi preso aspetti diversi del mio carattere e li avessi distribuiti tra i personaggi, creandoli poi. Non con tutti, ovviamente. Per un paio di personaggi mi sono ispirata a persone reali; un esempio è Mrs. Balzac (l'odiosa professoressa di matematica di Sharon e Delice) che è praticamente una vecchia insegnante che avevo al biennio e che mi ha fatto davvero dannare. Deve sentirsi onorata di ciò, ha realizzato il desiderio di tutti gli insegnanti: lasciare il segno.

C'è un personaggio che ti rispecchia a pieno?
Harry Thompson è quello che più mi assomiglia, tralasciando stare i suoi modi di "fare amicizia" che sono l'opposto dei miei ahah (e per il fatto che abbia il pene, ma va beh). Per il resto è uguale a me, sebbene non sia il protagonista. Quando le mie amiche mi hanno chiesto la stessa cosa, si aspettavano come risposta la protagonista, ovvero Sharon, dato che succede quasi sempre così. Invece no, non mi trovo a pieno nel carattere della protagonista, ha solo una minuscola parte della mia personalità.

C'è un personaggio che ti piace maggiormente oltre ai protagonisti?
Sembrerà strano, ma la protagonista non è tra i miei personaggi preferiti. Se dovessi scegliere, direi Harry Thompson, Jackson Mitchell, Casian Trow (che è un personaggio che farà il suo arrivo nel secondo libro e che anche lui mi rispecchia parecchio), Avery Mitchell e Phoebe Hughes, che entrambe arriveranno per la prima volta ne "La Pietra Di Blarney".
Ora che ci penso, nella trilogia i ragazzi sono quelli che più assomigliano a me...

Ti va di descrivere con un aggettivo ogni singolo personaggio della storia?
Mi soffermo a dare un aggettivo ai personaggi principali del primo libro, dato che il secondo è appena iniziato.
Sharon: riflessiva
Jackson: responsabile
Harry: furbo
Delice: subdola
Sono aggettivi che ovviamente non descrivono a pieno questi personaggi, perché hanno troppe sfumature per essere riassunte in un aggettivo, ma spero che almeno vi siate fatti un'idea.

Quando hai incominciato a scrivere il primo libro già sapevi di dividere il libro in una trilogia?
Assolutamente, è stata l'unica cosa certa avevo in mente quando ho iniziato a scrivere. Prima di tutto perché adoro le saghe e seconda cosa perché era impensabile limitare tutto ciò che avevo in mente, i personaggi, le vicende e le loro storie in un unico libro. Quindi è stata anche una scelta di spazio.

Hai una citazione preferita della storia?
Mh... Sinceramente no, cioè non credo che ci possano essere frasi considerate citazioni...
Però se ne dovessi scegliere una direi "sono contenta di questo dolore: mi fa capire di essere ancora viva."

Ci faresti un piccolo spoiler dei capitoli futuri?
Beh, con capitoli futuri potrei "anticipare" quelli del secondo libro. Se dovessi dire qualcosa direi che i "mai una gioia" mancano, e che nel secondo libro ci sarà la morte di un personaggio.

Quando scrivi hai bisogno di fare qualcosa in particolare?
Solitamente mi piace la pace assoluta per scrivere, perché ho bisogno di immergermi completamente in quella situazione, nei pensieri dei personaggi e nelle loro azioni. Qualche volta però ascolto anche la musica, perché magari mi dà la carica o mi ispira per quella scena.

Hai mai pensato di pubblicare in cartaceo questa trilogia?
Sinceramente non lo so, cioè mi sono convinta di metterla qui perché volevo vedere se effettivamente piace o meno, per avere giudizi e capire se vale davvero. Ancora però non so se provare a pubblicarla in cartaceo o meno.

Quali generi preferisci leggere?
Amo amo amo il fantasy hahaha e penso sia anche chiaro del fatto che è il genere che preferisco trattare quando devo scrivere una storia. Poi come genere anche horror, azione, ma alla fine leggo tutto quello che riesce ad attirare la mia attenzione

Ci sono autori famosi o meno a cui ti ispiri?
A nessuno in particolare, però ho molti autori che stimo un sacco. Principalmente Stephen King, che è il mio preferito, poi Rick Riordan, autore della saga di Percy Jackson. Ma soprattutto Michael Scott, che è colui che, con la sua saga, mi ha avvicinato al mondo del fantasy e anche alla scrittura.


Hai un libro preferito?
Fin troppi ahah direi che come libro "La Zona Morta" di Stephen King, ma come trilogia assolutamente quella di "Percy Jackson". Quindi diciamo che sono in tutti undici i miei libri preferiti: quello di King, e i dieci che compongono la saga di Percy Jackson. Però ogni storia che ho letto mi ha lasciato qualcosa.

Ti è piaciuta l'intervista?
L'ho adorata! Mi sono sentita vip per queste due orette ahah e spero di non aver ammorbato te, e quelli che leggeranno, con queste risposte lunghe.

Sono stata esigente oppure ti ho messa a tuo agio?
Per nulla. Sono stata a mio agio tutto il tempo e mi sono divertita un sacco!

Il mio pensiero...
Cara Manpolisc , grazie mille per tutti i complimenti che mi hai fatto, sono molto contenta che questa raccolta di interviste ti piaccia. Mi ha fatto molto piacere conoscerti, sei una ragazza molto dolce, romantica e simpatica. La tua trilogia ancora non l'ho letta però mi ha davvero incuriosita sia dalla trama che dal modo in cui ne parli. Dalle lunghe risposte (LOL) ho dedotto quanto ti sta a cuore ciò che scrivi e quanta passione ci metti mentre lo fai. Da come ho capito la scrittura ti fa stare davvero bene e ti consiglio di continuarlo sempre a fare e non abbandonarla mai.

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