@vero.cutrone ha appena pubblicato un post:

Allora, inizio con il dire che non so da dove iniziare! Stranamente oggi non sono di tante parole; sarà l'emozione per domani, sarà la felicità, sarà l'ansia, sarà la paura. Non lo so; l'unica cosa che so è che stanotte non dormirò.
Ma sono felice; sono felice perché so che non dormirò per un buon motivo.

La nostra storia non è una storia come le altre; e menomale, sinceramente!

Partiamo dal principio: io che sto lontana dall'Italia per un anno. Nello stesso anno mio fratello inizia ad allenarsi in prima squadra. In quell'anno non sono mai tornata in Italia; avevo smesso anche di seguire la Serie A... era un modo per allontanarmi dal motivo per cui ero scappata. Ma un giorno, mi squillò il telefono: era mio fratello. Credo di averlo visto così felice pochissime volte: non riusciva a realizzare di essere stato convocato in prima squadra. Ovviamente, guardai quella partita. E fu quella la prima volta in cui mi accorsi di questo giocatore: mi colpì tantissimo il suo modo di giocare. Si sbatteva per tutti; aveva voglia di segnare; crossava per permettere ad altri giocatori di segnare. E quel giocatore sei tu, amore mio; credo di essermi innamorata di te per la prima volta durante quella partita. E fu in quel momento che realizzai di non poter stare ancora lontana dall'Italia per molto. Quindi decisi di tornare a Milano per l'inizio del campionato. Mi ricordo ancora il mio arrivo a Milanello: ragazzi che correvano, altri che ridevano, altri che urlavano; alcuni che non conoscevo. E poi ti vidi: stavi ridendo per una battuta di Manuel, credo. E mi colpì il tuo sorriso. Quando Davide si è accorto della mia presenza, si alzò di tratto e venne ad abbracciarmi. Dopo aver salutato tutti i miei amici, venne la parte imbarazzante del pomeriggio: la presentazione tra noi due. Avevi visto che mi vergognavo e quindi ti sei avvicinato tu; ti presentasti con il tuo nome intero. E già li avevo capito che saremmo diventati grandi amici. Passarono i mesi e iniziammo a conoscerci. Poi arrivò il 19 novembre. Quella festa fu l'inizio di tutto: della nostra storia, degli alti, dei bassi, delle litigate. Quella festa diede l'input alla nostra storia.

È vero: il nostro rapporto non è stato costante... alti, bassi, ci siamo persi, ritrovati, persi e ritrovati ancora. Ma non rimpiango nulla; è inutile rimuginare sul passato. Preferisco mille volte riavere un rapporto come il nostro, che averne uno tutto rose e fiori.

Tutto questo ci ha portati ad avere due figlie: Beatriz e Clarissa. Sono importantissime entrambe nella nostra vita. Loro sono state la forza che ci ha riunito per l'ultima volta. Forse, se non ci fossero state loro, non saremmo qui oggi; o forse sì. Non lo sapremo mai. Ma con i 'se' e i 'ma', non si vive.

Arriviamo al fulcro del post: oggi è la vigilia del nostro giorno; domani ci sposeremo. Ci credi? Io no; o meglio, non ci credo perché devo ancora realizzare di essere arrivata finalmente a questo punto. Non starò a dire quello che penso di te, come persona e non come giocatore, perché è un argomento di cui si parla in determinati momenti. Dico solo che scelta migliore non potevo farla.

Ti amo e non lo nascondo.

Ti amo e lo urlo al mondo.

Ti amo e non ho paura di farlo.

Semplicemente: ti amo, spagnolo mio @suso

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@suso: amore mio, sono in lacrime. Non vedo l'ora che arrivi domani... ti amo cucciola @vero.cutrone

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@suso ha appena pubblicato un post:

Ormai ci siamo. Domani è il grande giorno. Vorrei scriverti tante di quelle cose, ma non posso scrivere tutto. Perciò scriverò le prime cose che mi passano per la testa.

Amore mio,

tutto è cominciato grazie al calcio. 'Gioco stupido' potrebbe dire qualcuno. 'Gioco insensato' potrebbe dire qualcun altro. Ma per me è la mia passione. Credo di non averti mai detto le prime ose che ho pensato su di te. Bene, coglierò l'occasione ahah.

Iniziò tutto in un semplice giorno di allenamento. Ma vedevo che c'era qualche mio compagno particolarmente euforico; non riuscivo a capire il motivo. Mi ricordo esattamente cosa successe: c'eravamo io, Manuel, Davide e Alessio attorno a un tavolino e stavamo ridendo per una battuta idiota di Manuel. Ad un certo punto, vidi Davide che si alzò e che si mise a correre verso una ragazza che aveva appena fatto ingresso nella hall. Vidi una certa somiglianza tra lei e Patrick: infatti scoprii che erano fratello e sorella. Dopo aver salutato i miei compagni, si voltò verso di me, palesemente imbarazzata. Quando vide che stavo per fare il primo passo, fece un accenno di sorriso nella mia direzione. Lì capii che non era come le altre ragazze; capii che mi aveva riconosciuto come 'Suso', ma non gli diede peso; capii che non voleva conoscere Suso, ma Jesus Joaquin Fernandez Saez de La Torre. Quando alla sera, prima di addormentarmi, mi misi a pensare a quella ragazza, capii che ero fottuto. Nessuna ragazza mi aveva fatto quell'effetto a primo impatto. Passarono i giorni, le settimane, i mesi e arrivammo al 19 novembre. Poteva essere un compleanno come un altro, tranne per il fatto che era anche il compleanno di una ragazza che era diventata fondamentale per me in poco tempo. E fu quella sera l'inizio di tutto.

Uno che non ci conosce potrebbe pensare che questa sia la semplice storia di due ragazzi che si sono innamorati. Ma, in realtà, è la nostra storia. Abbiamo condiviso di tutto insieme; la bellezza del nostro rapporto è il fatto che spesso sembriamo semplici amici; ma entrambi sappiamo bene che non avremmo mai potuto essere semplici amici. Quel desiderio di contatto, quel bisogno di contatto che avvertivamo non era da sottovalutare.

Siamo stati forti noi due: ne abbiamo superate tante, insieme. E oggi, il 17 luglio 2020, siamo pronti per aprire un nuovo capitolo della nostra vita, insieme a Beatriz e a Clarissa. Non vedo l'ora di poterti stringere domani.

Ti amo, nana malefica @vero.cutrone

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@vero.cutrone: amore mio, verrei ora ad abbracciarti, a stringerti senza staccarci mai più. Vorrei bloccare il tempo perché tra le tue braccia mi sento a casa. Ti amo @suso

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