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2.5

Benjamin aveva sempre odiato gli ospedali. Li mettevano sempre tristezza e sapere che qualcuno quando entrava lì non sarebbe più uscito lo faceva stare male. Lui c'era stato, credeva davvero di non uscirne vivo da quel posto ma Benjamin era forte e l'intervento era andato bene.
Non amava molto vedere tutte quelle persone che stavano male, soprattutto se lì dentro c'era suo fratello.
Il moro salì con i suoi genitori fino al terzo piano dove si trovava suo fratello e si diresse alla camera 14 per poi fermarsi.
Si girò e fissò i suoi genitori aspettando una loro azione.

'Vai, vuole vedere prima te' gli disse sua mamma.

Il moro annuì ed entrò nella camera di suo fratello.
Il letto era posto in fondo circondato dai vari macchinari spenti e dalle pareti colorate di un azzurro chiaro ormai sbiadito.
Suo fratello era sveglio e lo stava fissando incredulo.

'Ben, sei proprio tu?' gli domandò Alex.

Benjamin gli corse incontro e lo abbracciò evitando di fargli male. Era quasi un anno che non si vedevano e gli era mancato, era pur sempre suo fratello.

'Che ti è successo?' gli chiese lui con gli occhi lucidi.

'Ho un rene che non funziona troppo bene e mi devono operare, ma andrà bene. Tranquillo' ammise lui sorridendo.

'Eravamo tutti preoccupati, pensavo che fosse grave' sospirò Benjamin.

'Lo so, ma non ti libererai così facilmente di me nano' gli disse suo fratello ridendo.

'Ritiro tutto quello che ho detto' gli sorrise Benjamin facendo partire una sonora risata.

'Allora, che mi racconti? Novità? Ragazze?' gli domandò curioso suo fratello.

'Semmai ragazzo...' sussurrò Benjamin  ma suo fratello lo sentì.

'Come ragazzo?' il moro sospirò e si sedette sulla poltrona vicino a suo fratello.

'Ecco, si chiama Federico e abita a Modena. Ha 23 anni e stiamo insieme, o almeno credo. Lo amo tanto e tra pochi giorni sarà qua, con me' Benjamin abbassò il capo e tirò su con il naso.

'Ben, sai che su di me puoi sempre contare nonostante tutto. Supererete pure questo. Mi farà strano vederti con un ragazzo ma se sei felice a me va bene così' gli disse suo fratello accarezzando la guancia del moro.

Il moro gli sorrise dolcemente, tutti avevano accettato la sua relazione con Federico e non poteva essere felice più di così.

'Voglio conoscerlo' continuò poi Alex.

'Lo conoscerai, promesso'

Benjamin diede il cambio con i suoi genitori che lo stavano aspettando.
Era proprio fiero di essere nato in quella famiglia.

****

La notte portava sempre buoni pensieri a Benjamin, solo uno lo stava tartassando da almeno due ore. Federico lo avrebbe perdonato? Anche se lui sospettava che il suo messaggio stava a significare "okay, ti ho perdonato" ma non voleva illudersi per niente. Avrebbe ripreso Federico. E questa era una certezza.
Il rumore della porta lo fece svegliare mettendo fine al suo sonno. Erano appena le otto, chi diavolo era appena uscito?
Si girò e rigirò nel letto cercando di riaddormentarsi ma con scarsi risultati.
Quindi decise di alzarsi e scendere giu in cucina per bersi un caffè. Si spaventò trovandosi Emmanuel nel salotto che lo fissava con un sorriso malizioso.

'Cazzo Emmanuel, che ci fai qui?' gli domandò lui confuso.

'Mi mancavi e sono venuto a trovarti' ammise lui alzando le spalle.

'Ma se ci siamo visti ieri' gli rispose Benjamin sbadigliando.

'Benjamin dobbiamo parlare' gliel'ha buttò giu così Emmanuel.

'Chi ti ha fatto entrare?' gli domandò lui evitando lo sguardo di Emmanuel.

'Tua mamma. È uscita e mi ha detto che potevo entrare'

'Mh..' mormorò il moro.

Benjamin andò in cucina preparando tutto l'occorrente per il caffè.
Non aveva nessuna intenzione di parlare con il suo amico, non in quelle condizioni. Sapeva già di che cosa voleva andare a mirare e nonostante tutti le varie negazioni Emmanuel aveva un solo obiettivo: avere Benjamin tutto per sè.

'Cristo Benjamin, mi ascolti?' lo prese per il braccio e lo fece girare.

Lo spinse contro la penisola delle cucina e fece aderire i loro corpi.
Benjamin cercò di spostarsi ma Emmanuel fu più veloce e gli bloccò i polsi.

'Non vedi l'effetto che mi fai?' gli domandò lui guardando le labbra del moro.

'Non riesco a guardarti per più di due secondi perché ti vorrei baciare' continuò poi lui avvicinandosi ancora di più al corpo di Benjamin facendo sentire la sua erezione.

'C-che stai facendo?' gli domandò deglutendo Benjamin.

Se non fosse riuscito a trovare una via di fuga sarebbe finita davvero male quella situazione e non doveva succedere.

Emmanuel blocco il mento di Benjamin e si avvicinò alle sue labbra molto pericolosamente mentre il moro continuava a muoversi.
Prima che le loro labbra potessero incontrarsi il campanello suonò.

Emmanuel ringhiò e si staccò da Benjamin andando ad aprire. Il moro tirò un sospiro di sollievo.

'Tu che cazzo ci fai qua?' urlò Emmanuel a quella persona.

'Scusa, ci conosciamo?' gli domandò l'altra persona.

Benjamin era assorto nei suoi pensieri per non accorgersi della conversazione.

'Tu non lo meriti' ringhiò Emmanuel.

Benjamin a quel punto si risvegliò e decise di andare in salotto a vedere che cosa stava accadendo e come mai Emmanuel era così furioso.

'Ma si può sapere che cazzo vuoi?' urlò la persona.

Quella voce a lui non era di certo sconosciuta.
Alzò lo sguardo e si bloccò a vedere chi c'era fuori da casa sua.

'Federico... ' sussurrò il moro sbattendo più volte gli occhi.

'Ciao amore mio'

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Na: Federico is baaaack.
So che mi state amando e spero che vi piaccia il capitolo. Ragazze siamo quasi alle 10K visualizzazioni e non ci sto credendo.
Vi dico che mancano ancora sei capitoli alla fine, onestamente mi mancherà questa storia.
Un bacio
Jas.

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