Capitolo 2 : Mikaela
Lunedì. Inizio di una nuova settimana. Otto ore. Otto noiosissime ore, che culminano con educazione fisica, materia che odio con tutta l'anima.
Le ore passano e mi ritrovo in palestra, maledetto sia il giorno che non ho scelto la scuola tecnica di Ale, mia carissima amica, dove non si fa ginnastica.
Quando, per grazia di qualche santo, la prof ci lascia giocare, io, Mari e Jessy prendiamo un pallone da basket per fare dei tiri. E poco dopo arriva Andrea.
Sono felice quando gioca con noi. Dimostra di guardare noi piuttosto che quelle oche che più che ballare latino-americano stanno solo muovendo il fondoschiena.
Lui tira da metà campo, spalle rivolte al canestro, ed è dentro. Jessy si incazza, lui ride ed io con lui. Va a prendere la palla e mi guarda, me la passa. Mi preparo a tirare quando mi si avvicina, mi prende il busto facendomi rizzare la schiena e poi mi dice di tirare. È dentro. Sorrido e lo ringrazio.
Quando quest'ora finisce usciamo, sfiniti, da quest'Inferno chiamato Scuola.
Attraverso il cancello impegnata a parlare con Mari quando mi sento tirare per lo zaino. Un ragazzo biondo ed alto incrocia il mio sguardo. I suoi occhi chiari si specchiano nello scuro dei miei. Lucien.
Il moro al suo fianco mi sorride. Mike.
"Ragazzi ! Siete venuti a prendermi !" li abbraccio di slancio, incurante di Jessy e Mari e inconsapevole di Andrea e Davide che stanno guardando la scena.
"Come mai siete qui ?" dico, dopo che con un 'dai qua' Lucien mi abbia preso lo zaino, mettendoselo in spalla.
"Avevamo sciopero" risponde Mike, con un alzata di spalle.
Lì per lì non ci do' peso, poi realizzo.
"Avevate ? Mike tu vai a scuola ad Alessandria, Lucy va a scuola a Torino." spalanca gli occhi il mio moro, colto in fallo.
"Non chiamarmi Lucy !" sbraita il biondo.
"Preferisci Lulù ?" ghigno, e mi metto a correre. Lucien mi insegue.
Ad un certo punto sento due braccia fermarmi ad un passo dalla strada. La macchina passa veloce ed io realizzo che se questo qualcuno non mi avesse fermato, a quest'ora non sarei tutta intera. Quando mi volto vedo che a trattenermi non è stata una persona, bensì due: Andrea e Davide.
Li vedo preoccupati, ma lo sono decisamente di più Mike e Lucien, quando arrivano di corsa.
"Loro sono...?" domanda Andrea.
"Io sono Lucien, lui è Mike. Siamo amici di Mikaela. E voi sareste...?"
"Andrea e Davide" risponde Andrea per entrambi.
Posso sentire la tensione fra i due e, a giudicare dallo sguardo di Mike, non sono l'unica.
Chissà perchè prevedo guai...
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