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capitolo 6 il cliché dell'alito al tabacco e menta

L'arte dello stolker è alla base di qualsiasi adolescente che si rispetti.
Prima era molto diverso, bisognava andare dalla parrucchiera o dal panettiere per sapere le ultime notizie o i pettegolezzi più piccanti.
Ora invece, con le migliori tecnologie possibili, basta un PC e una buona connessione.
Facebook è la nuova vicina spiona sempre seduta alla finestra.

Cosi, appena tornata a casa dall'incontro piacevolissimo con il preside, Camilla si è accontenta di un panino veloce per poi iniziare le sue indagini.

Con le gambe incrociate sul letto, si stiracchia le spalle chiedendosi da chi dovrebbe iniziare.
Certo, Dominc Cooper si è dimostrato molto interessante e integrante, sono davvero pochi i ragazzi che la colpiscono davvero e che sopratutto non mostrano interesse verso di lei.
Dopodiché c'è la questione del favore che gli deve, anche se in realtà lei non gli ha chiesto nulla perciò è solo un presuntuoso se pensa che lei gli debba qualcosa.

Sbuffa portandosi alle labbra un laccio gommoso al gusto di ciliegia, l'unico vizio che si permette di avere.

Si, quel ragazzo è davvero interessante, ma prima di tutto gli amici e poi ci sarà tempo per il bel tenebroso.

Una volta aperto Facebook, il gioco è fatto.
Basta cercare il famoso
Maicol tra gli amici di Harley, da come sorrideva c'è un minimo di intimità e sui social si hanno come amici anche il cassiere del negozietto all'angolo.

Nella lista vi sono ben tre Maicol, ma è più semplice di quanto si possa credere.
Uno in realtà è la fanpage di Maicol Jeckson che dimostra che anche nei gusti musicali Harley rimane sul classico.
Il secondo è il suo insegnate di Yoga, interessante davvero se non fosse per il pizzetto più lungo dei suoi capelli, decisamente troppo hippy per i gusti della sua amica.
Cosi, fa tombola con il terzo nome, Maicol James.

"Allora mio caro maicol, sei un buon partito per la mia amica."

Ora arriva la parte più divertente, per prima cosa bisogna controllare hobby e gusti di vario genere.
Pizza, football e Rock, sperava davvero in qualcosa di un po più originale.

Non è nella squadra di football, strana data la sua stazza, si segna di chiedere se ha fatto domanda di farne parte a Tristano.
Passando alle foto la banalità peggiora, pose strane, serate con gli amici, grandi feste, per non parlare degli hastag che usa:
#liberta, #siamoipiufortinoi, #ilsistemanonciavrà.
Che noia, è più scontato dei suoi assorbenti a metà prezzo al market all'angolo.

Nella sua banalità, non nasconde il suo poco pudore con le donne, si crede davvero figo nel farsi foto con la faccia tra le tette di una tipa?
Considerando che il viso della ragazza era così importante che è stato tagliato dell'inquadratura.
E questa in questione è quella più decente.

Non trovando nulla che possa interessarle, chiude la pagina per poi portarsi due dita alla attaccatura del naso, sperava davvero di riuscire a scoprire qualcosa ma niente.
Quel Maicol è davvero il classico bel ragazzo dalla moralità discutibile.
Cosa ci trovi Harley in quel troglodita non lo sa davvero, ma si riprovare sul mai giudicare un libro dalla copertina, promettendo di dargli una possibilità e di conoscerlo meglio.

"Ora tocca a te mio caro Cooper."

Mettendo tra i denti un'altro laccio gommoso si concetra sul secondo obbiettivo.
Dominic cooper.

Allora, niente hobby o interesse, non pratica nessuno sport e non appartiene a nessun gruppo sociale.
Un vero sconosciuto e l'unica foto sul profilo è di quattro anni fa insieme a una donna bionda più grande di lui, dagli occhi identici conclude che sia la madre.
Del resto niente di niente, dio Facebook non è mai stato così inutile.

Non volendosi arredere, decide di entrare nel sito principale degli studenti.
Su maicol non trova niente che non abbia già visto su Facebook, invece su Dominc qualcosa c'è.

L'ultimo post pubblicato parla della doccia colorata sui professori, ovvero l'ultima bravata di Cooper.
Non ci sono prove che sia stato lui, anche i professori hanno le mani legati, ma tutti sono sicuri che sia stato lui.

"La doccia blu sui professori, l'ennesimo scherzo del tenebroso cooper.
Quest'ultimo è stato visto poco prima entrare nella stanza manutenzione, ma non è questo a fare di un indizio una prova.
Ciò che conferma la sua mano è il colore che è stato usato blu corallo, la sua firma per eccellenza.
Se Camilla Johnson voleva essere al centro della situazione è stata lavata via dalla pioggia antincendio.
Come sempre Cooper colpisce forte e deciso."

La ragazza deve essere una fan di Cooper da come abbia sottolineato le ultime due parole.
La immagina ecitata e bagnata mentre lo scriveva e non se la sente proprio di giudicarla.
Anche lei ha degli occhi e una bocca che per poco non ha iniziato a sbavare per il corpo tonico del ragazzo.

"Tutta la mia stiva sorella, anche io vorrei sentirlo forte e deciso."

Scendendo tra i diversi post, raccoglie più informazioni possibili su di lui.
Sara anche invisibili nei social, ma a scuola sembrano conoscerlo bene.

In più punti sottolineano l'importanza del blu corallo, del fatto che sia il classico bad boy che ne combina una al giorno, decisamente poco interessante.
In compenso viva nella stessa zona dove abita sua nonna Caterina e nonno Jek, si deduce che o è un criminale o ha una borsa di studio.
Non è un mistero che la tassa scolastica è molto alto e senza ipocrisia chi vive in quella zona non può permetterselo.
Non è cattiveria, sua madre viveva lì, ha ottenuto una borsa di studio e ha una carriera brillante.

Criminale o bravo a scuola?
Non sa davvero cosa rispondere, perché gli è sembrata una persona intelligente, magari un po ribelle ma da qui a essere un criminale ce ne vuole.

Pensava davvero di scoprire qualcosa ma il risultato sono solo più dubbi di prima.
Chi è davvero questo Dominic Cooper e cosa vuole da lei.

La sua indagine viene interrotto da un messaggio su wathapp.

《Ei bellissima, passo a prenderti alle 20.》

Capperi, si era dimenticata di questo cretino.
Willy Seth, giocatore di basket del quinto anno e con fisico invidiabile, a bellezza nulla da ridire e quando apre bocca che iniziano i problemi.
Ha un ego smisurato e una perenne espressione da "sono figo solo io."

Maledice Tristano che la costretta ad accettare l'invito a cena con questo cretino.
Non c'è niente da fare, quando Tristano chiede un favore in cambio della torta di nutella di sua madre non può dire di no.

《Va bene, mandami l'indirizzo.》

Se pensa davvero che lo farà venire a casa sua, magari invitandolo ad entrare per un caffè, è più cretino di quanto sembra.
E lo è, insiste un paio di minuti su quanto gli faccia piacere venire a prenderla sotto casa, di fare con calma che la avrebbe aspettata alla porta.
Santa ingenuità, ma pensa davvero di essere il primo a usare questa scusa?
Non è cattiveria, ma uno che parla per un ora di quanto ammiri suo padre, un pizzico di malizia ci sta sempre bene.

Alla fine gliela da vinta, più che altro per non mandarlo a fan culo, ma facendo il suo stesso gioco.
Si prepara con calma, mettendo un bel vestito morbido blu e delle ballerine nere, abbinate alla tracolla in cui infila uno dei suoi libri tascabili.
Una coda alta, perfetta per il caldo che le sfiora il collo e un trucco leggero quanto basta per coprire le occhiaie.

Cosi, mezz'ora prima del presunto appuntamento, è già davanti al cancello di casa seduta comodamente sulla panchina li davanti a leggere il libro.
Se quello di Willy era solo il piacere di andarla a prendere, non se la prenderà se lei lo attenderà fuori dalla portata del padre.

Quando lo vede arrivare con la sua bella macchina, mette via il telefono per poterlo osservare meglio.
Lo vede scendere dalla macchina e non ci crede, a in mano una maglia di football con il numero del padre, ma è serio?

Prima che possa suonare al citofono, salta giù dalla panchina raggiungendolo prima che accada il misfatto.

"Ei Willy."

Lui si gira di scatto verso di lei, nascondendo la maglia dietro alla schiena.
Visivamente a disagio fa qualche passo indietro, lanciando la maglia incriminate sui sedili posteriori dal finestrino aperto.

"Una bellezza come te non dovrebbe mai aspettare fuori al freddo da sola."

Freddo?
Ok che sono già ai primi di ottobre, ma in questa città l'estate dura fino a novembre e anche dopo il massimo del freddo è un clima primaverile.

Risponde semplicemente che non voleva perdere tempo e nonostante lui le chieda più volte se non abbia scordato qualcosa in casa, dove lui non ha problemi ad accompagnarla, sale in macchina divertita di aver rovinato i suoi piani.

Per tutto il viaggio gli racconta dei suoi allenamenti, della prossima partita e dell'importanza di una palla ben gonfiata.
Tutto molto interessante, almeno lo crede lui, mentre Camilla semplicemente lo osserva più da vicino.

Un bel ragazzo, con il suo metro e novanta, occhi nocciola e una folta capigliatura castano chiaro, chissà che balsamo usa, glielo deve assolutamente chiedere.
Ma, in fin dei conti, una botta gliela darà volentieri anche perché è da un po che non fa sesso e l'astinenza le provoca stress.

Purtroppo perde molti punti quando tira fuori dal pacchetto una sigaretta e se la porta alla bocca.

"Potresti non fumare con me in macchina per favore?"

Gli chiede dolcemente, con tanto di lunghe ciglia sbattute e sguardo a cerbiatto.
Ha scoperto che facendo la bambolina le persone sono più propense a fare quello che lei chiede, una regola più vecchia del mondo.

Lui sbuffa e la rimette nel pacchetto, ma non si nega una sua nota personale.

"Non dovresti essere così puntigliosa, ad oggi tutti i ragazzi fumano, potresti provare anche tu."

Naturalmente se tutti i ragazzi si buttano in un burrone dovrebbe farlo anche lei, logico.
La superficialità della sua opinione e il poco rispetto verso rispetto, non la disturba, infondo non è né il primo né l'ultimo che tocca questo argomento.

Il suo disgusto verso il fumo non dipende dalla società o dal fatto chela puzza le rimane adosso per giorni, la realtà è molto più semplice.

"Mia madre ha avuto il cancro e stava per morire a causa di questo."

Utilizzare la carte della malattia della madre non le è mai piaciuto, ma la faccia di Willy è esilarante.
Sicuramente non fumera per tutta la sera, il suo portafoglio e i polmoni la ringrazieranno.

Nonostante l'abbia detto solo per farlo tacere, è la verità.
Quando aveva la sua età sua madre è caduta malata ed è esattamente come dicono tutti, terrificante.
Ha letto il libro della madre, dove raccontava la sua malattia, la relazione con il padre, i rapporti famigliari e con gli amici, si è chiesta spesso come abbia fatto a superare quello schifo.
Il punto è che, se gli altri vogliono fumare che lo facciano pure non è una puritana, ma se posso evitare di farlo vicino a lei perché no?
Non ha mai chiesto a nessuno di smettere, molti suoi ex fumavano, ma mentre le altre ragazzo descrivono l'alito di un fumatore come una fragranza tra tabacco e menta, a lei fa passare la voglia di baciarlo.
Soluzione, una boccetta di coluttorio sempre in borsa ma non per lui, per lei che quando lo usa le si bruciano le papille gustative e i peli del naso, perfetto per non sentire nulla e non è una battuta.

Il viaggio continua con lei che sta valutando di spalancare lo sportello e lanciarsi fuori dalla macchina e lui che gli spiega della sua nuova dieta integrata di nuove proteine.

"Immagino che anche tu segui una dieta bilanciata e sana.
Con il corpo che ti ritrovi, devo assolutamente chiederti quale segui."

Le ha appena chiesto qualcosa che la riguarda, sembra essersi finalmente accorto che non c'è solo lui in macchina, ma solo per pochi secondi.
Quando leo sta per dirgli che semplicemente cercq di mangiare in modo equilibrato, lui la anticipa tornando a parlare di se.

"Io seguo quella..."

Camilla si limita a sbuffare, tornando a guardare fuori dal finestrino, tanto lui nemmeno se ne accorge.

Una volta arrivati a destinazione le cose non cambiano.
La portata in un ristorante di lusso, con bicchieri di cristallo e dieci posate per ciascuno vicino al piatto.
Lui si atteggia da grande uomo scegliendo il vino rosso migliore, ovvero il più costoso, per poi ordinare del pesce al contrario di Camilla che opta per la carne dato il color del vino.

"Ti piace il posto, ci vengo spesso con i miei."

Cami spera solamente che il padre abbia un gusto migliore per la cucina e il bere.
Nonostante i suoi modi un po ribellini, tranquilla si sistema il tovagliolo sulle gambe e muove dolce il vino nel calice prima di dargli un sorso e dare il consenso al sommelier.

"In realtà sono amante del cibo spazzatura, hai presente quel bel ristorante con una emme gigante gialla come insegna?
Ecco, li si che si mangia bene."

Sorride nel vederlo strozzarsi con il primo sorso di vino, deve aver capito la sua allusione al Mc donald's.
Di ristoranti del genere ne ha frequentato molti, sopratutto per cene di lavoro dei suoi genitori e per qualche serata di beneficenza.
Ma, nel suo cuore, gli hamburger e le patatine avranno sempre un posto speciale.

Insomma la serata continua, una lunga agonia ad ascoltare quanto lui sia bravo, bello, intelligente e tante altre cose.
Alla fine Camilla si è arresa, limitandosi ad annuire e ad ordinare un dolce strafogato al cioccolato a cui aggrapparsi per non lanciarsi fuori dalla finestra senza aprirla.

"Non dovresti mangiare quel dolce, la tua linea ne risentira."

Che ipocrito, parla male del dolce che Camilla si sta gustando, ma si vede da come ingoia a vuoto e dal luccichio nei suoi occhi che vorrebbe mangiarlo lui.

"Sai, sono due le cose che non devi toccare a una donna.
I suoi tacchi intonati alla cintura, con battute ironiche quando ci lamentiamo del mal di piedi e la cioccolata.
Almeno, così è se vuoi sopravvivere."

Lo guarda male, prendendosi un bel cucchiaino di dolce pulendo i residui sulle labbra con la lingua, fregandosene del suo sguardo offeso.

Dovrebbe fare la brava, l'ha giurato a Tris, ma a tutto c'è un limite.
Non sole le sta rompendo le palle con la storia della dieta, costringendola ad ascoltare la storia della sua vita sentendosi tanto un divo di Hollywood, ma ora si permette anche a guardarle nel piatto, il peggior torto che le possa fare.

Che gliene frega a lui di ciò che mangia lei, non lo costringerà mica a finirlo con lei.
E poi, cos'è questa fissazione per la linea, si sa che le donne sottilette sono state eclissate dalle Curvy.

L'offesa di Willy dura quanto lei ci metta a finire il dolce, molto poco.
Dopo una piccola discussione su chi debba pagare il conto, i due sono di nuovo in macchina.
Camilla osserva l'orario che segna solo le 22, sono passate solo due ore, che agonia.

"È ancora presto, che ne pensi se andiamo da me?"

Il suo sguardo malizioso e il labbro fra i denti, fa intendere con chiarezza le sue nobili intenzioni, portarla a letto.

Non sarebbe male finire la serata in modo piacevole, almeno questo tipo di dolce se lo potrà godere.
Ma poi sorgono due problemi.

Uno, ha davvero paura che durante l'amplesso lui le spiega quanto sia importante idratarsi dopo e altre cazzate del genere.
Due, il fatto che si stia accendendo una sigaretta, con finestrini alzati e che la macchina sta velocemente diventando una camera a gas.
La voglia sta Man mano scemando, per essere chiari è come se la sua lumachina stesse camminando in una scatola di sale.

"Perfetto, ho proprio bisogno di cambiarmi l'assorbente, spero tu abbia in bagno un pacco di salviette."

La faccia di Willy cambia colore, dal suo bel colorito abbronzato a un bianco cadavere, poverino non era pronto a questa svolta della serata.
Gli uomini sono sempre facilmente impressionabilli, per non parlare del fatto che pensano che il ciclo sia una leggenda urbana o che funzioni davvero come nelle pubblicità.
Se una donna con il ciclo facesse la ruota, non finirebbe rosea.

"Mi sono appena ricordato che domani mattina ho un duro allenamento.
Sara meglio andare a dormire presto."

Balbetta, ingranando la marcia per partire verso casa di lei.
Camilla può solo sbuffare, che delusione sperava davvero di aver trovato un uomo pronto a combattere nel mar rosso, ma niente.

In pochi minuti sono di nuovo davanti casa di lei e casualmente i suoi sono fuori a una cena, ecco il motivo per cui non c'è bisogno che Willy la accompagni davanti a casa.
Scende insieme a lei con galanteria, salutandola con un bacio appena sfiorato sulla guancia.
Non è contagiosa, Camilla spera davvero che lo sappia.

Non aspetta nemmeno che vada via, lo salita con un gesto e supera il cancella senza guardarsi indietro.
La serata è nata e finita lì, anche in fretta.

Appena entra in casa, si sfila le scarpe mettendole nella scarpiera, per poi guardare i suoi genitori stesi sul divano a guardare la TV.
Senza alcun rimorso di aver detto una bugia a Willy, si avvicina a loro baciando la guancia della madre, stesa tra le braccia del padre e salutare quest'ultimo con il pugno.

Osserva il naso arricciato della madre quando si avvicina, ma prima che Emma possa dire qualsiasi cosa la anticipa.

"Non una parola, puzzo come una ciminiera e sono tentata di buttare via questi vestiti."

Non ha detto nulla a Willy per non sembrare bigotta, ma è davvero insopportabile la puzza delle sue sigarette di pessima qualità che le è rimasta addosso.
Emma si limita a ridacchiare ricordandole che è il suo vestito preferito, per giunta comprato in Europa e perciò non disponibile qui, osservazione che fa sbuffare nuovamente Camilla.

"Come hai fatto a stare tanto appiccicata a tuo marito quando fumava, rimane un mistero per me."

E se ne va, lasciandoli a coccolarsi sul divano come due ragazzini.
Oliver la osserva ridacchiando nel vederla annusarsi e borbottare su quanto abbia bisogno di una doccia.
Emma invece pensa a quanto la sua storia abbia condizionato la vita della famiglia, creando in lei determinate idee e opinioni.

"Quante storie, eppure io ricordo che non ti sei mai lamentate del mio alito."

Si difende Oliver, posando un bacio leggero sulle labbra della moglie.
Ed è vero, al contrario della figlia, ha sempre amato baciarlo nonostante il sapore pungente di tabacco e menta.
Ma ad ognuno i suoi amati cliché.

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