La mattina dopo, Magnus Bane era seduto nervosamente al muretto, aspettando Ragnor e Catarina. Doveva assolutamente parlare con loro del mal di pancia che provava dal giorno prima. Forse avrebbe dovuto parlare con Alexander ed assicurarsi che lui stesse bene? Infondo, aveva cucinato lui, e magari il cibo non era dei migliori. Era più sicuro chiamarlo? Aspetta, forse un messaggio sarebbe stato più appropriato? La mattina era sempre pieno di impegni, non voleva disturbarlo. 

Mentre Magnus rifletteva sul modo migliore di chiedere ad Alexander se lui stesse bene, i suoi due fratelli-non-di-sangue arrivarono. 

"Ehi, Magnus!" Magnus si voltò. "Cat! Ragnor! Perchè ci avete messo Tanto? Avevo l'urgente bisogno di parlare con voi." Catarina sospirò. "Di che si tratta? Se la Beaulcourt ha di nuovo provato a flirtare con te, giuro che la chiudo nello scantinato della scuola e poi do fuoco all'edificio." Magnus scosse la testa. "No... è che sento un dolore alla pancia. Da ieri. Stai studiando per diventare studente di medicina, No? Potrebbe essere un'infezione alimentare?" Catarina chiese. "Da ieri?" Magnus annuì. "Cosa hai mangiato ieri?" "Avevo l'appuntamento con Alexander, e quindi l'ho invitato a casa mia. Ho preparato il sushi e le specialità indiane e thailandesi, quelle non conosciute e non commerciali, e poi, mi è venuto il mal di pancia." Catarina corrugò la fronte. "Per caso tu ed Alec vi siete baciati?" "Beh, non proprio. Lui mi ha dato un bacio sulla guancia però... è collegato al dolore?" Catarina scosse la testa. "Non è un'infezione alimentare." "È grave? Mortale?" Catarina rise, scambiandosi un'occhiata con Ragnor. "Magnus, nessuno è mai morto per una sbandata." Magnus sbarrò gli occhi. "Da Camille... io..." "Lo sappiamo. Dovresti esserne contento. Alexander sembra essere un bravo ragazzo." "Siamo distanti anni luce! Lui è serio, bellissimo, leale... io? Combino casini di continuo e non credo di piacergli così tanto. Insomma... è stato gentile, sì. Ma come amico!" "Normalmente tu dai i baci sulla guancia ai tuoi amici?" "No... ma magari lui sì!" "Osserviamolo. Vediamo come si comporta con Simon e Jace." Magnus annuì. "Mi aiuterete, vero?" Loro annuirono. "Sempre e comunque. Siamo una famiglia, Magnus. Non di sangue, ma pur sempre una famiglia." L'asiatico sospirò. "Perfetto. Andiamo, adesso. Abbiamo matematica e la Umbridge non in rosa potrebbe ucciderci."

Nel frattempo, al campo di football, Isabelle Lightwood e Lydia Branwell cercavano informazioni sull'appuntamento. 

"Dai, Big bro! Perchè non ci dici niente?" Alec scosse la testa. "Andate via curiose." Jace si avvicinò. "Sentite, lo so che vivete di pettegolezzi, ma io ed Alexander abbiamo il bisogno assoluto di allenarci. Alla partita di domenica inviterò Clary. Quindi ho bisogno di essere al meglio. E mi serve Alexander per perfezionare qualche mossa. Lydia, vieni da noi a cena e lo potrete torturare mentre mangia." Lydia annuì. "È un bel piano, ma... perchè non vengo a pranzo al tavolo?" "Puoi venire." Disse Alexander. "Ma non credo avresti il coraggio di interrogarmi, visto che Magnus è uno dei 5 ospiti." "Hai invitato Magnus al tavolo?" Lui annuì. "Dovremo passare molto tempo insieme. Tanto valeva..." "Chiedo solo una cosa e poi andiamo." Jace concesse con un cenno della testa. "Vi siete baciati?" Alec scosse la testa. "Gli ho dato solamente un bacio sulla guancia." Lydia annuì. "Oggi a pranzo lo osserverò e a cena vi dirò quello che capisco." Isabelle annuì. "Farò lo stesso. A dopo, Big Brothers."

Angolo autrice

Ciao gente! 

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By Rowhiteblack