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CAPITOLO 3

Il responsabile del glee club era il professor Will Herondale, affascinante adulto. Vi starete chiedendo se in quella scuola fossero tutti affascinanti? Be... per ora si. E ringraziamo il cielo per questo.
Comunque, Will Herondale era il primo anno che si occupava del progetto.
Faceva parte anche lui del coro, ma ai tempi d'oro della sua adolescenza, quando i fighi andavano li. Adesso ci andavano gli esclusi. O i pazzi, come nel caso di Magnus, di Catarina e del povero Ragnor.
Quel giorno, loro tre conobbero Clary e Simon. Magnus, più grande di loro di due anni, decise di adottare la rossa come sorella minore, e di prendere il nerd sotto la sua protezione.
E, sempre quel giorno, scoprirono le abilità canore della ragazza che, con una voce potentissima, fece degli assoli fantastici, che fecero commuovere i ragazzi e il professore.
Però, Will Herondale non era ancora soddisfatto.
Mancavano persone nel gruppo.
Persone abili a cantare.
Provò a chiedere alle cheerleader, che risero dietro, ai giocatori di Football, che risero direttamente in faccia.
Tutti tranne... be, tutti tranne Alexander Lightwood che, abile cantante, fece l'audizione.
E, all'incontro successivo, si presentò ai ragazzi.
La conversazione andò più o meno cosi:
"Ciao! Alexander, giusto?" Il ragazzo guardò il coetaneo che gli si era avvicinato. "Ehm. Sì. Piacere." "Magnus Bane. E il piacere è tutto mio. Volevo sapere cosa ci fai tu qui." "Quello che fai tu, immagino. È un coro... Sono qui per farne parte e cantare. Tu perché sei qui?" "Lo stesso motivo." Catarina intervenne. "Giochi a football, no? Sei il quaterback." "Quindi non posso cantare?" "Nono.  È solo strano." Alexander sorrise. "Lo so. E appena Jace lo saprà mi perseguiterà." "Jace? Jace Lightwood?" Chiese Ragnor. "Sì." "Siete fratellastri, giusto?" Chiese Magnus, sorridendo in modo provocatorio. "Sì."

Will decise di dividere i partecipanti a coppie, per fare delle canzoni, il cui tema fosse l'amore.
Le coppie furono le seguenti: Clary e Simon, Ragnor e Catarina, Magnus e Alec.
Magnus sorrise provocante al ragazzo. "Domani? Dopo scuola?" Alec annuì. "Credo dovresti darmi il tuo numero, per poterci mettere d'accordo." Alec lo guardò. Poi, nonostante il rossore, rispose. "Penso che dovresti dirmi direttamente che vuoi il mio numero, senza usare la scusa del Glee." Poi, gli diede il suo numero. Magnus lo osservò sognante. Si girò verso Catarina. "Quel ragazzo è un sogno. È mio." Catarina annuì. "Ovviamente, Magnus. Andiamo, dai."

Quel pomeriggio, a casa, mentre prendeva a pugni un sacco da boxe, il cellulare del maggiore dei Lightwood trillò. Diede un ultimo pugno al sacco, poi si avvicinò per leggere il messaggio.

Da sconosciuto:
Ehi, OcchiBlu! Come va? 😚😚 Sono Magnus, sai, del glee club. Quando ci vediamo per provare la canzone d'amore 😏😏.
Alexander arrossì per le faccine (sia quelle con il bacio, sia quelle ammiccanti).
Rispose.
A Magnus
Ciao, Magnus. Bene e tu? Visto che insisti, possiamo anche vederci oggi, per quel che mi riguarda.

A Magnus trillò il telefono. Sorrise. Lo lesse. E sorrise ancora di più. "Sei un amore, fiorellino."
Scrisse il suo indirizzo con tanto di ti aspetto. 😚😚😚😚.

Esattamente venti minuti dopo qualcuno suonò il campanello. Magnus corse ad aprire.
"OcchiBlu!" Il suddetto ragazzo alzò gli occhi al cielo. "Magnus. Credo di averti detto come mi chiamo." "Certo, fiorellino." "Chiamami così, grazie. Alexander. O Alec."
Magnus annuì, poi gli disse. "Allora, OcchiBlu. Ho preso dei testi per proporteli. Dimmi quale."
Alexander lesse i titoli. Vide il titolo di una. Chiese. "Shape of you? È ben ritmata." Magnus ci pensò. "Sì. Avrei scelto Teenager Love. Ma... Anche quella è perfetta. Allora, cominciamo?"
Alexander annuì, mentre Magnus metteva la base.
I due cominciarono a cantarla, dividendosi mano a mano la canzone. "A me sembrava perfetta." Commentò Magnus. Alec scosse il capo. "No. Proviamo ancora, ti va? Domani non riuscirei a venire, ed è per dopodomani.... non avremmo più tempo per provare." Magnus ghignò. "Tutto quello che vuoi, OcchiBlu."

Dopo due ore, raggiunsero un compromesso. Alexander disse. "Okay. È perfetta. Non posso criticarla, stavolta."
Magnus ridacchiò. "Wow. Te l'ho fatto ammettere?" "Non so di cosa tu stia parlando, Magnus." Disse Alec. Che si alzò subito dopo, per prendere la felpa e avviarsi verso la porta.
"Dove vai?" "A casa... forse." Magnus scosse il capo. "Rimani ancora un po'. Non mangio. O meglio... Non ancora." Il volto del ragazzo era pura malizia. Alexander sospirò. "Va bene. Ma, mia madre oggi è a casa. Devo tornare, a un certo punto." Magnus annuì. "Ovviamente. Ti lascerò andare. Ma non ora. Sei rimasto solo per provare. Potremmo... Non so... parlare?" Alec si tolse la felpa. Si sedette, senza aspettare un invito, sul divano. "Di cosa?"
Magnus si accomodò al suo fianco. "Di noi. Te. Me. La scuola. Le nostre famiglie. Di tutto." Alec mosse una mano. "Comincia. Io ti seguo." Magnus  disse. "Effettivamente, non so cosa dire." "Wow. Te l'ho fatto ammettere?" Il ragazzo scoppiò a ridere. "Sei in gamba, OcchiBlu. Solo che, davvero, di che parliamo?" Alec disse. "Il gioco delle 20 domande?" Magnus annuì. "Comincio io a chiedere. Allora.... colore preferito?" Alec alzò le spalle. "Nero. Libro preferito?" "Direi... Il Signore degli Anelli. Cantante preferito?" "Beatles. Canzone preferita?" "Don't stop me Now. Primo bacio?" "12 anni. Terrificante. Tuo?" "11. Disgustoso. Come?" "Gioco della bottiglia. Tu?" "Il mio migliore amico voleva provare." "Tocca a Te, Magnus." "Bene... Allora.... riciclo le tue domande libro preferito?" "Il collezionista di ossa. Anche se uno, nessuno e centomila lo manca di poco. Colore preferito?" "Blu. Canzone preferita, Alec?" "Looking though you.  Cantante preferito?" "I Queen, honey. A quanto siamo?" "Siamo a 7 domande a testa." "Non so che chiedere." "Io sì. Perché ti sei iscritto al glee club?" "Adoro cantare. E fare le cose più strane. Tu?" "Non lo so. Sono abbastanza bravo a cantare. E... volevo liberarmi per un po' da Izzy e Jace. Fratelli o sorelle?" "Catarina e Ragnor. Ma non sono di sangue. Tu?" "Izzy, Max e Jace. Jace non è di sangue. Sport preferito?" "Football. Tu?" "Basket. Take away?" "Mc. Perché hai fatto football, se preferisci basket?" "A scuola non c'è la squadra di Basket. E mio fratello ci teneva. Allora.... cosa vorresti fare dopo la scuola?" "Cantante a tempo pieno. E possessore di locali. Tu?" "Vorrei continuare bello sport. Anche se me la cavo anche a suonare." "Cosa suoni?" "Il piano. Ho visto che ne hai uno." "Mi fai sentire qualcosa?"
Alexander sorrise. "Molto volentieri." Si sedette sullo sgabello. Accordò i tasti. Poi disse. "Va bene. È un pezzo di Beethoven davvero molto bello. Chiudi gli occhi." "Perché?" "Fallo."
Magnus chiuse gli occhi.
Poi si sentì una dolce melodia diffondersi. A Magnus sembrava di esserne parte. Si sentiva parte. Lo era.
Alla fine di essa, aprì gli occhi, commosso. "È stato bellissimo." Alexander sorrise. "Felice ti sia piaciuto."
Poi ricevette un messaggio.

Alec aveva appena finito di suonare. Magnus sembrava aver apprezzato. E ne era felice. Il telefono trillò.
Da Izzy/sorella pazza
Alec! Dove sei? Sono tornata a casa, ma non c'eri. Tra poco torna la mamma. Vedi di muoverti e tornare qui. Ti do dieci minuti. Poi vengo io.
Ps. Se sei con un uomo be... mollalo e torna un'altra volta.
Sospirò. Disse. "Devo andare, adesso. Ci vediamo a scuola, domani."
Prima che Magnus potesse capire, Alec era uscito dalla porta.
"A domani, OcchiBlu."
Magnus chiuse la porta. "Mi ama."
Poi ghignò.

Angolo autrice
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Al prossimo
By Rowhiteblack

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