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CAPITOLO 12

Maryse sorrise a Magnus, da sopra il piatto.
"Spero che sia di tuo gradimento, Magnus."
Magnus sorrise di rimando, annuendo. "Non mangio spesso cose così buone, signora Lightwood. È davvero delizioso."
Robert annuì un paio di volte, prima di dire. "Maxwell, non appoggiare i gomiti sul tavolo. Non è educato." Max annuì. "Scusa, papà. Non volevo." Sorrise a Magnus.
Izzy si allungò sopra il tavolo, rischiando di far cadere il condimento sul tavolo.
"Isabelle! Le buone maniere! Se non arrivi a qualche oggetto posto sulla tavola, chiedi che ti venga passato, non allungarti come se fossimo alle bancarelle!"
Alec e Jace si scambiarono un sorriso saputo, mentre una mano del moro stringeva quella di Magnus, sotto il tavolo.
Robert si voltò a guardare l'ospite. "Hodge si è occupato di preparare la cena. Ha molte qualità, e la cucina è sempre stata una dote incredibile di quell'uomo. Ditemi. Come vi siete conosciuti? Senza offesa, Magnus, ma non sembri affatto una persona che potrebbe piacere ad Alexander."
Alec arrossì, abbassando lo sguardo, mentre Magnus sorrise e disse. "Lo so... ci siamo conosciuti al glee club. Alexander si è unito poco dopo di me. Abbiamo fatto coppia in una canzone, e parlando abbiamo scoperto di essere simili sotto importanti punti di vista."
Maryse sorrise, guardando Robert. "Il glee club? Non credevo fosse ancora aperto. Quando eravamo giovani noi, andava molto di moda. Se non eri un membro di quel club non eri degno di attenzione."
Robert annuì. "Chi se ne occupa? La preside aveva deciso di chiuderlo." Alec rispose. "Il professore Will Herondale, papà. È davvero molto bravo, secondo me." Maryse sorrise. "Will? Oh, non sapevo fosse rimasto ad insegnare alla Idris. Abbiamo perso i contatti con lui, dopo il liceo."
Robert annuì. "Un vero peccato. Andremo a trovarlo, qualche volta. Era davvero di buona compagnia, Will. Sapeva divertirsi, sicuramente." "Conoscete il professore di Alec?" Domandò Izzy, masticando una porzione di stufato.
"Non parlare con la bocca piena, Isabelle Sophia. Mi pare che le buone maniere ti siano state insegnate."
Maryse guardava male la figlia.
Robert, invece, pulendosi la bocca con un tovagliolo, annuì. "Sì, io, Will e Micheal eravamo membri del glee club, quando andavamo al liceo. Speriamo che ritorni ad essere un club ambito."
Alec fissò il padre. "Tu sai cantare?" Robert annuì. "Sì, sono molto bravo. Ho insistito affinché ricevessi un'istruzione musicale per un motivo, Alexander. Non ho insistito con i tuoi fratelli perchè non sembravano capaci di rimanere seduti per più di dieci minuti. Sembravi l'unico capace di imparare qualcosa."
Izzy, Jace e Max arrossirono lievemente.
Maryse sorrise. "È stato cantando al glee club che Robert mi ha convinto ad uscire con lui. All'inizio non mi piaceva per niente, ma mi ha dedicato la canzone d'amore di quell'anno e ho acconsentito ad uscire con lui."
Robert sorrise. "Anche quella un'idea di Will. Dovrò dirgli che mi sono sposato con la donna che mi ha aiutato a conquistare."

Finita la cena, Maryse disse. "Hodge, accompagna Magnus a casa sua."
Magnus, dopo aver provato a rifiutare, accettò il passaggio.
Alec si alzò con lui. "Vado anche io, mamma."
Maryse approvò con un cenno, non commentando in nessun modo la scelta del figlio.
Robert, invece, guardò i tre figli restanti. "Andate a lavarvi i denti."
I tre si alzarono, salutando Magnus.
Alec e Magnus uscirono dalla casa, preceduti da Hodge.
L'unica cosa che chiese loro il maggiordomo fu l'indirizzo di casa Bane, poi lasciò i due giovani alle loro discussioni, non parlando nè dando segno di star ascoltando le loro conversazioni.
Alec, arrivati al portone di Magnus, scese con lui, per salutarlo in privato, lontano dallo sguardo silenzioso di Hodge.
"È andata bene, no?" Domandò Magnus. Alec annuì, sorridendo. "Meno male. Sarebbe stato difficile per i miei fratelli, altrimenti."
Magnus sorrise. "Sono molto felice per te, Alexander. Anche se, lo ammetto, avrei preferito che venissi a stare da me."
Alec arrossì, sorridendo lievemente. "Beh, forse è meglio così, no? Siamo un po' giovani per convivere..." Magnus annuì. "Questo è vero."
Alec sorrise, prima di abbassarsi per baciarlo in bocca. "A domani, Magnus."
L'asiatico portò le braccia intorno al collo di Alec, assaporando il sapore di quelle labbra, un misto di menta e vaniglia.
"A domani, Alexander."

Tornato a casa, Alexander venne fermato da Robert.
"Alexander. Magnus è arrivato a casa?" Alec annuì, senza dire niente.
Robert indicò lo studio dietro di sè. "Vieni, devo parlarti di una cosa."
Alec seguì il padre, sedendosi dove l'uomo indicava.
"Credo di doverti delle scuse per la mia reazione esagerata di ieri mattina. Credo che quelle frasi siano state un sistema di difesa." "Sistema di difesa, padre? Da me?" "No, non da te." Robert si versò un bicchiere di acqua, risedendosi di fronte al figlio. "Dal ricordo di Micheal." "Micheal?"
L'uomo sorrise amaramente. "È un vero peccato che tu non lo conosca. Era il mio migliore amico. Penso che il mio legame con lui sia paragonabile al tuo con Jace. Eravamo inseparabili." "Poi cosa successe? E perchè è un peccato che io non lo conosca? Per Izzy, Jace e Max non lo è?"
Robert rispose. "Poi successe che Micheal mi confessò di essere innamorato di me dal tempo del liceo, poco dopo la tua nascita. Lo allontanai, senza rifletterci troppo. Oggi, quella reazione è la cosa di cui mi pento di più. Solo perchè non riuscivo a comprenderlo." Dopo un momento di pausa, proseguì. "È un peccato che tu in particolare non lo conosca, perchè Micheal Wayland è il tuo padrino."
Robert si alzò. "Pensavo fosse giusto che tu lo sapessi."
Alec si alzò, imitando il gesto del padre. "Ti ringrazio per avermi rivelato questo particolare, padre. Ed accetto le tue scuse, perchè so che quella reazione è stata istantanea. Sono sempre lo stesso Alec di sempre." "Lo so. E sei perfetto così come sei."
Il ragazzo sorrise. Robert guardò l'ora. "È particolarmente tardi, oggi. Dovresti andare a dormire, domani andrai a scuola."
Alec annuì. "Hai ragione. Buonanotte, padre. E grazie per la sincerità e la fiducia dimostratami."
Alec, uscito dalla stanza, corse al piano di sopra, chiudendosi nella propria camera.
Lì, al sicuro da sguardi indiscreti, cercò sul proprio profilo Facebook il nome di Micheal Wayland, trovano anche l'indirizzo.
Scrisse a Magnus
Ehy Magnus. Domani ti va di accompagnarmi da qualche parte? Devo fare una cosa per mio padre.

La risposta dell'asiatico non si fece attendere troppo.

Per te, Alexander, andrei anche in capo al mondo.

Angolo autrice

Alla prossima!
By rowhiteblack

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