Sogno? Mai.
Bip bip
Bip bip
Bip bip
CRASH!!!
Merda la sveglia.
Aprii prima un occhio, non so fare l'occhiolino quindi venne una cosa sbilenca ed insensata, decisi di aprire anche l'altro.
Che notte del cazzo ragazzi!!!
Sbadigliai sonoramente rimettendomi a sedere dolorate, mi guardai in torno.
La sveglia era in mille pezzi.
Complimenti Clà, hai appena fatto il record di ben quindici sveglie smaciullate in un anno!!!
Pensai sarcastica massaggiandomi la testa dolorante.
Era stato solo un sogno?
Mi trovavo nella mia camera inondata dai raggi di luce che filtravano tra gli spiragli delle persiane, si, per un attimo mi era passata per la mente l'idea che si potesse trattare di un sogno.
Ma ditemi, sarei ancora qui a scrivere in quel caso?
Ve lo dico io: non credo proprio.
Mi bastò sollevare lo sguardo per notare il mio povero scaccia incubi affumicato appeso sopra la mensola del mio lento.
No..non era stato un sogno...
Scattai in piedi correndo verso il bagno accanto alla mia camera.
Mi scrutai il collo i polsi e le caviglie, li scoprii bendati e la mia fronte leggermente arrossata.
Rabbrividii e decisi di sciogliere le fasciature nere.
La pelle era ancora sbucciata, ma in generale stavo molto meglio.
Quell'uomo...Pitch Black, come aveva detto di chiamarsi...cosa diavolo era?!
Okey, okey, analiziamo la situazione in modo logico!
Prendiamo in considerazione tutte le possibilità..
Vediamo...non sembrava essere umano, a meno che sia normale far comparire cose dal nulla, diventare un'ombra, far sciogliere scaccia incubi,controllare corde e avere gli occhi dorati!!
Lenti a contatto?
Si certo, come no, che sembrano diventare grige quando si incazza.
Sembrava che riuscisse a far comparire solo oggetti neri..
O semplicemente aveva una fissazione insensata per il nero,così, a caso, come "Io e le mie ossessioni" su Real Time, ce lo vedo proprio!!
Dopo qualche minuto passato a meditare decisi di calmarmi e farmi una bella doccia..
L'acqua sembrava, per quanto possibile, riuscire a scacciare i miei problemi e le mie preoccupazioni.
Una volta uscita, andai a mettere sotto i denti qualcosa.
"Io sono il tuo personale peggior incubo." Chissà cosa intendeva quel pazzo maniaco con quella frase...comunque sia di una cosa ero sicura:
Andare dalla polizia era fuori questione, che avrei dovuto raccontargli?
Oh, ciao, un pazzo maniaco con gli occhi oro, vestito con un sacchetto della spazzatura che fa apparire cose nere a caso mi ha rapito e quasi strangolato con delle corde che si muovevano da sole!!!
Ma davvero? Fantastico! Aspetta che chiamo il manicomio!!!
Si, penso che sarebbe andata più o meno così.
Sospirai tirando un altro morso al biscotto al cioccolato che avevo in mano.
Era mezzogiorno quando mi ero alzata più confusa che mai.
Fu esattamente in quel momento che decisi di fare una bella cazzata che mi avrebbe assicurato almeno una cinquantina di incubi in una sera!!
Ma, se ancora non si è capito, sappiate che io ho una grande attitudine per le cazzate!
Mi diressi in camera e incominciai a tirare fuori borse e borsette dal mio grande armadio di legno di ciliegio.
Dopo mezzora buona trovai uno zainetto verde militare che soddisfava tutti i requisiti che avevo in mente: Piccolo, capiente e facile da portarsi dietro!!!
Più o meno questo è quello che ci misi dentro:
Torcia
Pantaloncini
Felpa
Elastico per capelli
Cellulare
Coltello (Si, il solito)
e..
Fazzolettini di carta!!!
Quelli fanno sempre comodo!!
Mi misi una camicia da notte grigia e rosa forse un po troppo leggera, ma che ci volete fare, è Giugno e io i pigiami da inverno li ho già messi in soffitta!!!
Mi misi lo zaino all'incontrario, tenendolo davanti al petto, cercai di mascherarlo mettendomi una vestaglia e imbaccuccandomi tra un lenzuolo.
E aspettai...
-.-
La notte arrivò velocimente e con lei i miei primi rimorsi.
Sarebbe stato il caso?
Probabilmente no.
Non dovetti aspettare molto per sentire rumori che mi fecero accamponare la pelle.
Sentii due mani sollevarmi e poi..freddo e buio.
Mi svegliai nella solita stanza della notte prima: Un letto, un comodino e una porta.
Mi guardai intorno cercando un solo dettaglio che si potesse collegare a lui, per mia fortuna, quella notte, nessuno.
Mi alzai di scatto rabbrividendo al contatto con il suolo freddo, merda, alle scarpe non ci avevo proprio pensato!!
Mi sfilai la vestaglia e infilai velocemente i pantaloncini, mi legai la camicia da notte a mon di maglia e mi misi lo zainetto in spalla, la felpa e impugnai la torcia e nell'altra il coltello.
E...uscii.
Rimasi a bocca aperta.
Lo spazio attorno a me era avvolto in una lucubre penombra, dal soffitto pendevano enormi gabbie, simili a quelle per gli uccelli, solamente nere e arrugginite.
Il pavimento era di pietra grigiastra scheggiato e interrotto in molte parti da spesse radici legnose, vi erano scalinate e sentieri ovunque.
Mi feci coraggio e avanzai vercando di evitare le varie buche e i crepacci.
Poco più avati mi resi conto che sul soffitto vi erano archi di pietra e mosaici ormai sbiaditi dal tempo, a forza di guardare il soffitto rischiai di cadere più volte.
Mi fermai davanti a un grande portone di pietra e legno, ero indecisa su dove andare e cosa fare:
Continuare ad andare avanti e rischiando di affrontare l'ira del mio rapitore?
Mah si, che faccio, torno indietro proprio adesso?
Sarebbe da matti!!!
Ingoiai la saliva, mi legai i capelli castani in un chignon informe e andai avanti.
Mi bastò spingere lievamente la cigolante porta per creare uno spiraglio per passare.
-Non ci posso credere- sussurrai -no, è diverso, non ci voglio credere.- mi corressi sbarrando gli occhi.
Una sala del trono.
C'era una fottutissima sala del trono.
Certo, il carattere da principessina sul pisello ce l'aveva!!!
Sospirai scocciata osservando il trono in ossidiana rivoperto in vari punti da ghirigori dorati e argentati.
Decisi di andare avanti.
Più avanti mi spingevo più l'oscurità aumentava, fino a quando la piccola torcia che avevo in mano fu l'unica fonte di luce in tutta la stanza.
Riuscivo a vedere davanti a me a mala pena.
Rischiai di rompermi l'osso del collo più volte!
Sentii un rumore di passi, sempre più vicini.
Merda
Pensai nascondendomi in un angolo buio...
Cazzo, ci aveva messo proprio poco a capire la mia messa in scena!!!
Indietreggiai....peccato per me che il mio nascondiglio non era affatto un angolo buio.
Vi chiederete, la solita sfiga?
Si, la solita sfiga.
Ero finita su un bordo di un crepaccio che, a causa dell'oscurità, non avevo notato, mi sbilanciai nel vano tentativo di non cadere.
Sentii il vuoto sotto le gambe e...precipitai.
Il coltello e la torcia caddero giù nel baratro producendo un forte runore metallico.
Mi arressi al bordo scheggliato del crepaccio tagliandomi i palmi delle mani.
Serrai gli occhi mentre il sangue dei miei palmi tagliati colava caldo e denso sulle mie braccia indolenzite.
Gridai di dolore serrando gli occhi e i denti mente il mio urlo si propagava per gli scuri corridoi dell'edificio producendo un eco che mi fece involontariamente rabbrividire.
La mia presa, ormai inesistente, cedette, mi preparai a cadere, chiusi gli occhi.
Chissà come sarebbe stato morire...
Speravo solo che non fosse stato troppo doloroso.
Ormai quando avevo perso ogni speranza mi sentii afferrare la mano ferita da una fredda e dalla presa ferrea.
Pitch!..
Pensai speranziosa quando la persona che mi aveva afferrata prima che cadessi mi sollevava come un sacco di patate!
-Scema.-
-Um...si lo so...-
Mugolai in un soffio indolenzito sistemandomi meglio tra le braccia della mia personale barella da ospedale vivente.
Ad un certo punto tutto si fece nero per poi ritrovarmi nella solita camera da letto.
-Sai anche teletrasportarti?- Farneticai io.
-Sei ferita.-
-Non cambiare discorso, comunque si, alle mani...-
Lui non perse tempo scoprendomi le mani sfigurate e sanguinanti e facendo comparire bende e boccette dal contenuto sospetto.
-Hay!- Cavolo quella roba violastra bruciava!!! - Quindi...tu ti chiami Pitch!-
-...-
-Pitch?-
-...-
-Black?-
-...-
-Maniaco assassino?-
L'uomo sbuffò contrariato.
-Mia personale barella vivente?-
-Non riesci proprio a stare zitta ragazzina, eh?-
Sorrisi vittoriosa.
-Assolutamente no, Bocciolo.-
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