Mezzanotte.
Ecco, questa era l'ora che ero riuscita a raggiungere dopo qualche drink e una buona fetta di pizza margherita.
...Okey, forse un po' più di qualche drink..
Pensai strusciandomi con un pugno gli occhi.
Al momento stavo girovagando in macchina per una strada provinciale ormai sgombra da ogni altra auto se non la mia.
Accesi con un gesto stizzito la radio ormai stanca del silenzio interrotto solamente dal rumore dei pneumatici sul terreno disconnesso...
Era da tutta la mattina che ero in giro e la stanchezza si stava incominciando a farsi sentire, anche se per questo dovrei dare la colpa a Pitch dato che il mio massimo di ore di sonno erano tre o quattro...già...Pitch...
non si era fatto ancora vivo...e io mi annoiavo..annoiavo e annoiavo...
Basta...ora torno a casa..tanto se doveva farsi vivo lo avrebbe già fatto!
Vediamo dove posso fare marcia indietro..
-Si può sapere cosa credi di fare?-
-COSA DIAVOLO!?!-
Frenai di colpo facendo finire l'auto quasi orizzontalmente sulla strada.
-Chi cav...Pitch!?!-
Già, sui miei bellissimi seggiolini posteriori in pelle nera della mia bellissima ed amata auto vi era appollaiato Pitch Black.
Pitch a sedere in auto...non sapevo se mettermi a ridere o a piangere!!!
-Tu che ci fai qui!?!-
Feci in tempo a vedere l'occhiataccia seccata di Pitch per poi ritrovarmelo sul seggiolino accanto al mio.
Sobbalzai, doveva piantarla con questo diavolo di teletrasporto!!!
-Ti ho chiesto...cosa diavolo credi di fare...-
Sibilò lui stringendomi le guance con una mano.
Lo guardai male scostandola con un gesto secco dal mio viso.
-Sto cercando di avere una vita sociale!!!-
-Una vita sociale?!- ringhiò lui mentre alcune ciocche dei suoi capelli corvini gli ricadeva sulla fronte. - Te chiami "vita sociale" andare ad ubriacarti per i pub!?-
-Esagerato!!! E poi a te non te ne deve fregare!!-
- Non me ne frega finché questo non va a condizionare i tuoi orari di sonno!!-
-ORARI DI SONNO!?! Ma se da quando mi rapisci per portarmi nel "mondo dei tuoi comodi" non li ho nemmeno visti da lontano i tuoi "orari di sonno"!!!-
Gridai io forse con un tono di voce un po' troppo alto ed impastato.
-Dovresti dormire di giorno allora!!-
-Non sono ne un pipistrello ne un vampiro ne il fottutissimo uomo nero!!!-
Ribattei sbattendo rabbiosamente le mani sul volante.
Il corvino si massaggiò con una mano la fronde corrugata cercando di calmarsi, gesto che ignorai bellamente continuando i miei discorsi da persona molto poco sobria.
-Insomma dico io, fai a turni con qualcun altro, una settimana lui è una settimana io, non capisco poi perché debba sempre ritrovarmi in quella tuo diavolo di Bat-caverna!!... Hey perché gira tutto?!..-
Esclamai per poi sentire la testa così pesante da obbligarmi a sdraiarmi sul seggiolino accanto al mio.
Già dove c'era il sacco della spazzatura vagante.
Maledetti fottutissimi drink.
Ero accasciata sulle ginocchia del mio "amico" quando lo sentii sospirare ed iniziare ad accarezzarmi i capelli.
-Non così tanto ubriaca eh?-
Ridacchiò lui facendomi gonfiare le guance stizzita mentre le sue dita passavano tra i miei miei capelli disastrati dividendoli in ciocche e snodandoli.
-Sta zitto Pitch..ma tu non dovresti essere a spaventare i bambini?-
Lo vidi sorridere sornione.
-Lo sto facendo..-
-Non sono una bambina.-
-Se lo dici te...-
Pezzente.
-Comunque ci stanno pensando i miei Incubi.-
-I tuoi incubi!?-
-Uhm.-
Sospirai stufa della sua tipica cripticità.
Chissà forse era un fatto genetico.
Anche quel Jack Frost era fin troppo criptico.
-Quando ti ci metti sei peggio del Peter Pan albino..-
Borbottai.
Penny lanciato..
Sentii la mano di Pitch irrigidirsi tra le mie ciocche.
-Come?..-
-Si...l'ho incontrato stamattina, diavolacci quel tipo volava!!!
Aveva detto i chiamarsi Jack, Jack Frost.-
Penny caduto.
-Maledizione!!-
Sentii Pitch ringhiare a denti stretti.
-Pitch?-
Lo chiamai non capendo la ragione del suo improvviso attacco di rabbia.
-A quanto pare Frost non si stanca proprio di mettermi il bastone tra le ruote.-
Sentii le sue mani spostarsi dalla mia testa ai miei fianchi mentre mi tirava su e mi metteva a sedere sulle sue ginocchia.
-Hey, mani a posto cowboy!!!-
Esclamai arrossendo più di quanto non lo fossi già per colpa dell'alcol.
In meno di pochi secondi mi ritrovai nella ormai fin troppo conosciuta dimora del mio uomo nero.
Nero, nero e nero di nuovo.
-Ti ho mai detto che dovresti cambiare arredamento?
Che diavolo ci facciamo ora qui!?!-
Attraversammo una quindicina di sale e corridoi diversi fino ad arrivare in una stanza che aveva tutta l'aria di essere una prigione:
I muri grigiastri erano ricoperti di lastre nere e di sbarre di quello che a prima vista sembrava ferro.
Dal soffitto pendevano diverse catene di altrettanto differenti misure e lunghezze.
L'unica cosa che mi permetteva di vedere e quindi di descrivervi quello che si trovava in quella stanza infernale erano le torce di legno accesso che concedevano un po' di penombra.
Sentii Pitch trascinarmi verso una delle catene e legarmici con una sorta di corda alla quale non feci molta attenzione.
Perché diavolo mi stava legando!?!
-Pitch..?Pitch!!-
L'uomo nero d'altro canto di diresse verso la porta arrugginita ignorando i miei richiami o almeno fino a quando, prima di varcarne la soglia, si girò verso di me con una strana luce negli occhi argentati.

-Non lo farei se non fosse necessario Bocciolo..-

L'ultima cosa che sentii fu lo scattare di una chiave nella serratura.
Cosa diavolo stava succedendo alla mia vita?