il vincente
(Leggete lo SPAZIO AUTRICE)
Mello sorrise maliziosamente. Afferrò una carta dal suo mazzo, buttandola sul tavolo, vittorioso, rinfacciando al rosso di aver appena vinto. Matt si demoralizzò: era la sesta partita di fila che perdeva. I due ragazzi non giocavano da tempo insieme, dato che si erano persi di vista da quando Mello era scappato dalla Wammy's House. Seppur si erano rivisti dopo cinque anni, si comportavano come se non si fossero mai separati. Ed era raro per due amici comportarsi in quel modo, ma ai due sembrava andare bene. Mello mise le mani dietro la testa, appoggiandosi allo schienale della sedia malconcia
"È inutile, Matt, perderai sempre" si alzò dalla sedia, per far capire all'altro che non aveva più voglia di giocare.
"Ultima partita" provò a convincerlo il rosso.
"No" rispose secco il biondo
"Ti prego" lo supplicò l'altro. Era estremamente importante per Matt giocare con Mello, ma non perché era il gioco in sé a piacergli. La verità era che Matt aveva sentito un sacco la mancanza del biondo: ogni giorno, da quando se n'era andato, sentiva un vuoto nella stanza, come se mancasse qualcosa. Sempre. Ogni giorno alla Wammy's sentiva quella sensazione. Perché era così importante? Se lo chiedeva, ma non riusciva a darsi una risposta. O meglio, non prima di quei pensieri. Quei fottuti pensieri tremendamente forti, da trafiggere con forza il cervello. Quei pensieri che, quando ce li hai, all'inizio pensi di essere sbagliato, di aver commesso qualcosa di brutto e di essere venuto a conoscenza di qualcosa di poco innocente e di dover cancellare dalla mente tutte quelle merdate. Quei pensieri.
La prima volta che scoprì di poter fare quei pensieri, fu qualche settimana dopo l'abbandono di Mello. Era a giocare ad uno dei suoi videogame in cortile, dato che Roger l'aveva obbligato ad uscire. Notò d'un tratto una rivista lasciata per terra da uno dei suoi compagni. Non voleva guardare il contenuto, dato che la copertina non era niente di convincente e stava per ritornare al suo videogioco. Quando notò che la pagina lasciata aperta era diversa dalle altre cazzate che trovava di solito. La prese tra le mani e quello che vide lo lasciò a bocca aperta: due maschi, tutti e due nudi, uno stava a cavalcioni su un'altro, quello sopra sorrideva malizioso, mentre quello sotto sembrava imbarazzato. Lasciò cadere il libro come se avesse appena visto qualcosa di proibito. Che roba era? Non aveva mai visto due maschi fare quelle cose. Due maschi potevano farlo? Matt cominciò a sentirsi a disagio.
Venne la notte, il rosso si rese conto di non aver dimenticato quell'immagine. Due maschi possono farlo, eh? Chissà se...
E fu in quel momento che venne una di quelle immagini. Lui, sotto a Mello, che provava piacere a vedere il biondo gemere. Si immaginò i due che gemevano continuamente e che il biondo non smetteva di urlare "Matt... Matt", stringendo i suoi capelli all'apice del piacere. Il ragazzo divenne più rosso dei suoi capelli. Aveva seriamente pensato quelle cose? Con un ragazzo che, oltretutto, era il suo migliore amico?
Il biondo sopra di lui, con sorriso malizioso... basta! Nel mentre lo accarezzava dicendo 'Sei mio'... Matt strinse a sé il cuscino, imbarazzato. Sentì qualcosa premere dal basso. Si rese conto che... il suo... era eretto. Quei pensieri gli provocavano delle fitte forti. E gli piacevano. Odiava ammetterlo, ma gli piacevano. Tutto quello era normale? Matt sentì dentro di sé un fuoco ardere. Una nuova sensazione nel cuore. Da quel giorno capì di amare il biondo. E avrebbe fatto di tutto pur di ritrovarlo. Ed eccolo là, a supplicarlo di continuare uno stupido gioco pur di sentire ancora il biondo ridere, sfotterlo o anche solo sorridere. Gli piaceva quel sorriso. Sentiva la mancanza di quel sorriso alla Wammy's.
Il biondo scosse la testa
"Matt, è la sesta volta di fila che perdi, non c'è gusto a vincere se so che perderai" il rosso pensò bene di rendere interessante la sfida. Mise una condizione. Alzò il dito indice
"Il vincitore di questa partita potrà obbligare l'altro a fare quello che vuole" il biondo sembrò interessato da quelle parole. Quello si che rendeva le cose interessanti. Si sedette di nuovo al suo posto, prendendo in mano il mazzo di carte.
"D'accordo."
Aveva perso. Di nuovo. Era destino per Matt perdere. Mello sorrise, ma non era uno di quei sorrisi maliziosi.
"Ho vinto" Era diverso, sembrava... pervertito. Molto pervertito. Dei brividi percorsero la schiena di Matt. Lo faceva impazzire quel sorriso, ma allo stesso tempo gli incudeva timore.
"M-Mello..." chiese titubante il rosso. Il biondo sorrise maliziosamente
"Adesso farai quello che ti dirò io." Il biondo si alzò dalla sedia, tenendo quel sorriso, che fece diventare Matt più che rosso. Mello ridacchiò, mettendo l'indice sotto al mento dell'altro.
"Sei adorabile... ma non credo che il tuo faccino mi impedirà di farti male" Matt si sentì bruciare. Cosa stava dicendo? Era così sensuale con quella voce... lo faceva uscire di testa, ma allo stesso tempo gli faceva paura. Cosa intendeva con 'fare male'? Mello lo baciò con passione, irruento. Lo buttò sul divano con poca delicatezza. Matt era sorpreso. Il biondo sembrava voglioso, la sua lingua voleva il contatto con quella dell'altro. Era eccitato, voleva fare di tutto con il rosso. Aveva deciso di lasciarsi andare per una notte. Guardò intensamente il rosso, che aveva le gote di una tonalità simile alla porpora. La sua espressione sembrava così innocente... quanto era adorabile, diamine! Sembrava un bambino indifeso. Il biondo sussurrò con fare sensuale
"Ho vinto... il perdente merita una lezione" il rosso era pietrificato. Il biondo cominciò a mordere il collo del più piccolo, facendolo gemere. Il rosso sembrò risvegliarsi
"M-Mello... ah... i-io..." il biondo lo zittì con un altro bacio. Il rosso rimase imbambolato. Sembrava posseduto. Mello gli lasciò altri segni, scendendo con una lentezza asfissiante, per far soffrire il rosso. Mello cercava di far soffrire a dovere il rosso. Perché gli procurava piacere, e lo eccitava. E lui quel giorno voleva eccitarsi un sacco. Il biondo baciò ancora l'altro, poi si leccò le labbra con fare sensuale. Sembrava una bestia che cercava di sottomettere la sua preda. Mello tolse la maglia all'altro e poi si tolse la sua. Gli addominali del biondo erano perfetti, pensò Matt. Cazzo, i suoi lineamenti sembravano formare un angelo caduto dal cielo. Un angelo in apparenza, ma che, sotto le vesti d'angelo, si nascondeva un diavolo voglioso. Matt si tolse i jeans e i boxer, così fece anche l'altro, rimanendo completamente nudi. Il biondo girò con prepotenza il rosso, per dimostrare chi era il dominante. Aspettava da tanto tempo quel momento. Voleva vedere che faccia avrebbe fatto l'innocente Matt. Sarebbe rimasto 'faccia da bambino'? O avrebbe dimostrato dell'eccitazione? Mello entrò con violenza, spinse, mentre stringeva a sé il rosso. Matt stava afferrando le lenzuola, sentendo un dolore indecifrabile quando entrò il biondo dentro di sé, ma ci volle poco che divenne una sensazione piacevole. Mello leccò il collo del rosso. Il rosso gemeva, non smetteva di chiamare il suo nome. Era una voce così bella quella di Matt. Sopratutto quando urlava il suo nome. Voleva sentirla ancora e ancora. Spinse ancora più forte. Matt urlò di più. Erano ormai all'apice del piacere. Continuarono ancora per un po'. Solo loro due.
"Dillo, chi è il vincente?" Sussurrò con fare sensuale, prima di sdraiarsi vicino a Matt. Quest'ultimo divenne rosso come un peperone.
"Tu... sei il vincente".
SPAZIO AUTRICE
Allora, ringrazio mio fratello che, per qualche motivo aveva tra le note questa storia. È una cosa inquietante, anche perché pensavo fosse una persona abbastanza omofoba però vabbè. Bho, questa forse è l'unica storia Mallo che abbia scritto e che mi sia piaciuta. Almeno, non mi ha fatto cagare. Non che ne abbia scritte tante di Mallo. Vabbè ciancio alle bande, devo dire diverse cose riguardo le mie storie (da adesso io e te wattpad non andiamo più d'accordo). Allora (aELLEora... OK BASTA):
•Non non ho le one-shot sulla Otayuri pronte, anche perché quelle le ho perse definitivamente (rip) tranne quella sulla canzone di Katy Perry (quella era l'unica one-shot che mi fosse piaciuta veramente)
•Ho nelle bozze i capitoli di "sensazioni", quindi per quello siamo a posto
•HO LE STORIE ILE×HIDE E NEAR×SYLVIA (anche se Near×Sylvia solo quella scritta da lei però vabbè, ci accontentiamo)
•Ho ancora la one-shot Light×reader (per grandissima felicità di Giada369)
•Non ho più la ×reader su Mello (però ammettiamo che faceva cagare, eh)
• Sto pensando di riscrivere anche le battute pessime di Matt, ma per quello ci penserò più tardi. Ok, dopo aver fatto chiarimenti, vado a riscrivere le storie (ti odio wattpad, io mi fidavo di te).
Sciauuuu
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