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Capitolo 1

È già mattina, che palle, accendo il mio telefono e vedo che ho 24 chiamate di mio padre. Abbiamo avuto un battibecco ieri sera perchè voleva che ricordassi quella notte.... la notte in cui è morto il mio ragazzo.

- Papà non voglio ricordare quella notte, è stata terribile per me, perchè vuoi farmi soffrire di nuovo dopo 3 anni.-

- Veronica mi dispiace, ma è successo un omicidio nelle stesse modalità in cui è stato ucciso Duncan-

- Cosa?Chi è morto? Quali sono le modalità?-

- Come saprai non posso informarti di questo, mi dispiace-

- Mmmhhh mmmhhh, vado non voglio più sentire- uscii di corsa di casa.

- Aspetta Veronica, non andartene- urlava.

Sono andata in un bar e mi sono ubriacata, non capivo più nulla, non so neanche come ho fatto a ritornare a casa.

Ora sono le 8.30 e iniziano le lezioni tra mezz'ora, devo correre per non perdere il bus. Uffa!!! Stupido bus non arrivi mai in tempo e proprio oggi devi arrivare puntuale, l'ho perso. Arriva una porsche nera, alla guida c'è Logan, il ragazzo più popolare della scuola, il classico bullo ricco e viziato; nella sua auto ci sono tre ragazze.

- Ciao Veronica, ho visto che hai perso il bus, entra ti porto io a scuola- disse ed aveva un sorriso odioso, come se gli facesse piacere che avessi perso il bus.

- No, grazie, andrò a piedi.- soprattutto perchè non voglio stare con quelle tre galline.

- Allora ci vediamo, ciao-

- Ciao- e così odioso, è un ragazzo che crede di poter avere tutto quello che vuole, solo perchè i suoi genitori sono famosi. I suoi genitori sono Aaron ( attore hollywoodiano) e Linn Echolls.

Arrivo a scuola in punto e dopo 3 ore di lezione c'è il pranzo e mangio un panino che mi sono portata da casa, vicino a me si siede Wallace.

- Ciao Veronica, come va?- disse.

- Bene e te?- risposi.

- Tutto bene- disse con uno smagliante sorriso.

- Giochi ancora a basket?- chiesi.

- Certo biondina e tu sei sempre così spiritosa?- rispose.

- Si, come sempre- risposi.

Suonò la campanella e andai in classe ancora due ore e finalmente me ne potrò andare a casa.

La lezione finisce prendo la mia borsa ed esco dalla classe; vedo Logan baciare una ragazza (forse una delle sue prede), vicino agli armadietti. Esco ed entro nel bus. Arrivo a casa e sul frigo c'è un postit sopra c'è scritto: "Veronica ti ho preparato il pollo, ci vediamo stasera, fai la brava".

Grazie papà amo il pollo, finisco di mangiare e inizio a studiare; dopo un pò mi telefona Wallace.

- Ciao, ho saputo che c'è una festa a casa di Logan, vuoi venire?-

- Vengo solo se ci sarai anche tu, perchè non mi va di stare a casa di quell'idiota non conoscendo nessuno.-

- Certamente, ti passo a prendere alle 21-

- Va bene, ci vediamo dopo-

Le 21 sono vicine e non so cosa mettermi, cerco nell'armadio e trovo un vestito argentato e delle scarpe con i tacchi con i brillantini dello stesso colore. Suona qualcuno alla porta, è mio padre, si dimentica sempre le chiavi.

- Buonasera, ma come siamo eleganti- disse sorpreso.

- Grazie papà, stasera vado ad una festa- dissi.

- Va bene, ma non fare troppo tardi, domani c'è scuola- disse.

- Ok. Stasera non stancarti troppo, hai delle occhiaie che ti rendono un vecchietto- dissi sorridendo-

- Come? Pensavo che mi rendessero più sexy- disse.

E tutti e due ci mettiamo a ridere. Suona il campanello, è Wallace, prendo la borsa e andiamo con la sua auto alla festa.

Arriviamo e vedo una villa è bellissima, scendo e tutti mi guardano. Arriva Logan e mi dice.

- Buonasera pupa- disse toccandomi il sedere.

- Non chiamarmi più pupa, se non vuoi che la prossima volta ti dia un calcio nelle palle- dissi arrabbiata.

- Come siamo aggressive- disse.

Entrai dentro la villa era grandissima, piena di spazio con dei quadri bellissimi e soprattutto i poster dei film fatti da Aaron. La musica a tutta palla non era male, c'erano fiumi di alcolici, ma io presi un'aranciata che mi aveva preso Logan; sono sicura che non fosse aranciata, aveva un sapore amaro e forte alcool. Iniziai a ballare come una pazza; qualcuno mi prese per un braccio e mi portò in una stanza. Non riuscivo a vedere la camera era buia. Sentii una voce che mi disse.

- Cosa ti ricordi di quella notte? La notte della morte di Ducan Kane?- disse, era una voce maschile

- Chi sei?- dissi. Sentii un rumore la porta chiudersi.

Uscii e non vidi nessuno, scesi e cercai Wallace, vidi che era l'una di notte e gli chiesi di riportarmi a casa. Mi portò a casa. Entrai e andai a dormire.

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