Capitolo 11
«Ciao, ti siedi con noi?» chiese Lena vedendo scendere Sebastian.
James serrò la mascella. Perché Lena lo invitava a sedersi lì con loro? James sperò che Sebastian rifiutasse, infondo era libero di uscire dal castello, perché non se ne andava e basta?
Sebastian si sedette due scalini più su ed era perfettamente al centro tra Lena e James. «Che ti va di fare stasera?» chiese guardando solo Lena.
«Puoi portarmi dove vuoi, sono certa che qualunque posto sia meno spettrale di qui.»
James e Sebastian ebbero due reazioni differenti. Il primo ci rimase quasi male a sentire che a Lena non piaceva quel posto, ma in fondo aveva ragione. Metteva i brividi, lui stesso odiava quel castello dal quale non usciva mai se non per lavoro. Nonostante questo gli diede fastidio sentire quelle parole uscire dalla bocca di Lena. Era questo che lei pensava della sua famiglia? Che fosse spettrale come il castello?
Il secondo invece si sentì sollevato e contento come non lo era mai stato. Finalmente qualcuno che odiava quel posto almeno quanto lui. Forse più che odiarlo Lena era semplicemente spaventata dalla luce e dai rumori inquietanti, non era abituata come Sebastian.
Il ragazzo provò a ricordare i suoi primi giorni al castello. Rammentava di essere terrorizzato da ogni vetro che vibrava al rumore forte dei tuoni, alle luci dei lampi che squarciavano il buio della sua stanza, a quanto si sentisse solo.
«Visto il tempo non penso ci convenga uscire. Pensavo che domani potevamo andare a Londra e fare un giro sulla ruota panoramica. Stasera dobbiamo trovare qualcosa da fare qui, purtroppo» disse Sebastian sapendo che quel purtroppo avrebbe irritato James.
«Ma che bravo, hai programmato già tutto» disse James acido. «Se questo posto purtroppo non ti piace, allora perché non te ne vai?»
Lena si voltò di scatto verso James. Il viso del ragazzo era tirato in una linea severa. Se fosse stato un cane probabilmente avrebbe ringhiato, pensò Lena.
«Sarebbe grandioso se potessi farlo!» si alterò Sebastian fulminando con lo sguardo James. Una vena sul collo iniziò a gonfiarsi.
«Chi ti trattiene? La porta sai dove si trova, no?» James fece per alzarsi e anche Lena e Sebastian scattarono in piedi.
«Calmatevi!» esclamò Lena cercando di mettersi in mezzo a quei due.
Lena guardò entrambi, ma nessuno dei due voleva incrociare il suo sguardo. Fortunatamente arrivò Jonathan ed esclamò: «che fate tutti e tre lì. La cena è pronta.»
I due ragazzi però continuarono a guardarsi pronti a saltarsi al collo a vicenda. Lena non si mosse.
«Avete sentito che ho detto?» chiese Jonathan alla fine della scala. Aveva capito che stava per succedere qualcosa e che Lena si sarebbe trovata in mezzo. «James! Sebastian!»
I due ragazzi si voltarono lentamente verso Jonathan. James fu il primo a scendere le scale, Lena invece guardò Sebastian, ma lui non ricambiò. Scese le scale in silenzio.
«Lena» Jonathan chiamò anche lei perché era rimasta sulle scale a guardare Sebastian che si allontanava. «Tutto bene?» chiese preoccupato.
«Credo che quei due abbiamo bisogno di una terapia di coppia» disse sorridendo a Jonathan.
La cena volò nel silenzio più totale. James e Sebastian si ignorarono tutto il tempo mentre Lena li osservava di sottecchi.
Lena decise di parlare con Nora e ogni tanto anche Jonathan si intrometteva nel discorso, ma poi tornava a concentrarsi sul suo piatto.
Finita la cena i fratelli Howard lasciarono Sebastian e Lena da soli.
«Allora piccola, cosa ti va di fare?» chiese Sebastian appena fuori la sala.
«Tanto per cominciare non chiamarmi più piccola» commentò Lena infastidita. «Ti va di vedere un film? Sono un po' stanca.»
Sebastian scoppiò a ridere. «Scusa, ma credo che da oggi ti chiamerò solo piccola. Dovevi vederti prima, quando ti sei messa in mezzo tra me e James. Cosa credevi di fare?»
«Fermarvi?!» Lena era stupita da tutta quell'ilarità. Sebastian non le aveva mai sorriso prima, figuriamoci mostrare una risata come quella.
«Sembravi così piccola tra noi due.» Sebastian continuava a ridere. «Non avresti potuto fermarci.»
Lena alzò gli occhi al cielo. Lo sapeva benissimo che non sarebbe riuscita a fermarli se avessero iniziato a picchiarsi, ma ci avrebbe provato comunque.
«Perché vi siete scaldati così tanto?» chiese Lena guardandolo dritto negli occhi.
A Sebastian si spense il sorriso così velocemente che sembrò non aver mai riso.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro