Dall'arrivo di Edward Nygma, Ed per gli amici, nel manicomio di Arkham l'elenco delle visite era sempre firmato da Oswald Cobblepot, capo della mafia di Gotham, che veniva a trovare il ragazzo prima citato.
Il lunedì, il mercoledì e il sabato Nygma, precisamente alle 2:00, si sedeva al solito tavolo al centro della sala visite e, precisamente alle 2:05, Pinguino, così si faceva chiamare, si presentava perfetto come al solito, i capelli tirati al lucido, un completo ricamato a mano in Italia e il profumo, solito della madre, di cui puoi sentirne il piccante e orrido odore a più di un kilomentro.
I soliti regali che Pinguino portava al povero pazzo erano perlopiù torte, cruciverba, giochi da tavolo con cui giocare assieme per tutto il pomeriggio e il giornale del giorno con ritagliati gli annunci di appuntamenti, di siti per uomini single e annunci di matrimoni dei vip del momento per non ricordare al povero Ed quel che aveva fatto, quel che aveva fatto alla signorina Kringle, sua musa amata fin dal primo sguardo che egli le porse.
Le pazze risate al manicomio di sicuro non mancavano ma, tra queste, si aggiungevano i risolino e i sorrisi che i due fuori di testa si scambiavano per una battuta, uno scherzo o un enigma magicamente risorto o sbaglio, per poi essere spiegato da Nygma con la sua solita espressione da sottutto io.
Uno di questi lunedì Nygma si presentò puntuale con il solito sorriso cucito in faccia, un sorriso che aveva solo i giorni delle visite dell'amico.
Si fecero le 2:10 e del Pinguino non c'erano ancora tracce, neanche una chiamata alla segreteria.
Alle 2:20 il sorriso di Nygma iniziò ad allentare, "Avrà fatto tardi", pensava il povero pazzo picchiettando le magre dita sul tavolo d'acciaio, "Sarà mica successo qualcosa?!", pensò ancora e a quel pensiero il cuore accellerò.
Quando la sorvegliante andò a prendere Nygma egli si arrese, non era venuto, perché? Cosa c'era di più importante di lui? Niente. Ecco cosa c'era più importante di lui. Il niente!
Il mercoledì Nygma andò al tavolo e aspettò. Aspettò. Aspettò ancora, ma di lui non c'era traccia. "Mi ha abbandonato? No, non può essere. Lui mi vuole bene, ne sono sicuri!", stava impazzendo, voleva sentire la voce dell'amico, voleva i suoi stupidi regali, voleva il suo adorabile sorriso.
Passò una settimana, una settimana di lacrime per il povero Nygma, si sentiva abbandonato, solo, inutile.
Ormai erano tre settimane che Nygma non si presentava al tavolo, si era arreso, era arrabbiato, troppo.
I suoi pensieri omicidi furono fermati da una guardia che gli disse di andare alla sala visite, la guardi aveva uno stranissimo sorriso che Nygma notò subito ma non ci girò troppo e andò al solito posto.
Al tavolo d'acciaio il Pinguino felice come non mai si sistemava la costosa giacca, quando notò la presenza di Nygma si alzò immediatamente e fece uno dei suoi sorrisi migliori.
Serio come non mai il povero pazzo non si smuoveva dalla sua posizione, non voleva colpirlo ma la rabbia era più forte.
Pinguino notò subito i pugni stretti dell'altro, sapeva di aver sbagliato ma era per una buona causa,
《Nygma, so di aver sbagliato ma...l'ho fatto per il tuo...mio...bene》cercava di spiegarsi ma non è mai stato bravo in questo, le scuse non erano il suo forte
《Per il mio bene... Per il mio bene?! Lasciarmi qui ad aspettarti giorno dopo giorno era per il mio BENE?!》urlò furioso Nygma,
《Nygma, ascoltami, c'è un motivo del perché non sono venuto》Oswald lentamente si avvicinava al povero pazzo, non si proteggeva da un eventuale attacco, si fidava di lui
《Cosa è più importante di me?! Cosa?! Ti sei trovato qualcuno vero?》l'ultima domanda di Nygma uscì come un sussurro, sembrava che quella domanda gli provocasse dolore,
《Come? No! Nessuno è più importante di te Nygma! E poi chi lo vorrebbe uno come me?》Pinguino cercava di metterla sul ridere ma quell'ultima frase servì molto a Nygma,
《Hai ragione, chi mai si prenderebbe uno come te. Chi mai vorrebbe passare il resto della vita con un disonesto, spregevole, debole, zoppo, crudele, mafioso, senza cuore come te?! Nessuno, ecco chi》disse Nygma ridendo, quelle parole toccarono molto Oswald, se fosse qualcun altro gli avrebbe già sparato ma quello era Nygma e l'unica che riusciva a fare era piangere.
Nygma ormai soddisfatto si giro e si avviò verso la porta ma venne fermato dall'urlo di quello che era il suo amico,
《EDWARD NYGMA TI IMPONGO DI VENIRE QUI IMMEDIATAMENTE!!!!》urlò con voce spezzata Pinguino, il povero pazzo gli si avvicinò, ormai erano a pochi centimetri e si guardavano negli occhi,
《Vuoi sapere perché non sono veuto per tre settimane? Vuoi sapere perché ti ho abbandonato? Vuoi sapere cosa ho fatto in questi giorni?》chiese Oswald,
《Si》rispose diretto Nygma, Oswald fece un respiro profondo e mise la mano in tasca,
《Va bene》disse Pinguino per poi tirar fuori dalla tasca una scatolina blu, si inginocchiò e la alzò, Nygma era rimasto paralizzato, non poteva crederci,
《Edward Nygma. So cosa hai provato in queste tre settimane. Non sono venuto a trovarti perché ho passato notte e giorno a cercare il regalo perfetto. Lo stress in queste notti mi ha ucciso, mi mancavi ma non potevo permettere ai miei sentimenti di offuscare quello che era il mio desiderio da ormai troppo tempo. Edward Nygma, vuoi sposarmi?》chiese Oswald ed un'altra lacrima gli rigò il viso, la scatolina conteneva un anello d'oro zecchino con incastonato in esso quattro Koh-i-noor, la specie di diamante più rara e preziosa del mondo.
Passarono dei secondi di silenzio e Nygma era ancora confuso e immobile, all'improvviso si girò e a passi lenti tornò nella sua cella mentre dietro di lui Oswald, col cuore ridotto in polvere, annegava nelle sue stesse lacrime e singhiozzi.
"Perché stai tornando indietro Nygma? Perché?" questi erano i pensieri che lo stavano facendo esplodere, "hai paura che finisca come la Kringle? Vero Nygma?"
《No!》rispose a se stesso, "allora perché hai rinunciato? Perché non hai accettato? Tu non lo ami?" l'ultima parola lo fermò,
《Lo amo? No! Non posso amare qualcuno! Non è nella mia logica》si rispose, "Pensaci Nygma..." in quel momento flashback di tutti i loro momenti, di tutte le volte che Oswald l'ha confortato e di tutte le sue lacrime gli passarono davanti,
《No... no... non può essere... sto diventando pazzo!》disse ad alta voce, "ma tu lo sei già, Nygma"
《Hai ragione!》detto questo corse verso la sala dove Oswald stava uscendo, al rumore dei forti passi del povero pazzo Pinguino con gli occhi arrossati e le guancie bagnate e rosse si girò.
Nygma si avvicinò al Pinguino, i loro nasi quasi si sfioravano.
Nygma gli tirò uno schiaffo così forte che gli lasciò un segno che durò giorni,
《Me lo mer-》stava per dire Oswald ma fu bloccato dalle labbra del povero pazzo che si stamparono sulle sue.
Dopo un lungo ed interminabile bacio, Nygma pianse di gioia,
《Oswald...》chiese e quest'ultimo lo guardò con un luccichio negli occhi,
《Si》quella fu la risposta di Nygma, Oswald scoppiò a piangere dalla gioia e abbracciò quello che sarebbe diventato il suo futuro marito.