Le sue labbra si avvicinano sempre di più alle mie.Non ce la faccio a resistergli e così gli ho lasciato il via libera. Eccole, si passa la sua lingua sopra il sul labbro superiore e io sussulto al solo vedere. Mille emozioni diverse mi pervadono tutto il corpo ma quella dominante è l'eccitazione. Il cuore mi sta battendo troppo velocemente, ho paura che possa scoppiarmi da un momento all'altro. Ma ora, il mio pensiero è solo quello di sfamare  la mia voglia di lui. All'improvviso la porta si spalanca e sbuca, da essi, francesco. Guarda la scena con espressione incredula. Comincia a stringere i pugni e a sgranare gli occhi. Con uno scatto veloce tira un pugno in faccia al professore mandandolo a terra. Quest'ultimo porta la sua mano al naso e vede che gli cola del sangue. Francesco si avvicina cercando di tirargliene un altro ma, lo blocco prendendogli il braccio. "Fermo fra !" gli dico tirandolo indietro. Si volta verso di me e mi prende per mano uscendo dalla classe di fretta. Scendiamo le scale e mi porta nello sgabuzzino,al pano terra, chiudendo la porta. Ora mi trovo lì, io e lui al buoi quasi appiccicati. "Si può sapere che cazzo ti è venuto in mente." mi dice lui senza alzare troppo la voce. "Io? Ma guarda che sei stato tu a intromettert- !" cerco di dire io, ma mi azzittisce mettendomi il suo dito sulla mie labbra. "Shh! Non sai parlare piano?!" alzo il sopracciglio e sposto quel suo schifoso dito dalle mie labbra. "No! Io posso parlare come voglio! E ora dimmi il perchè della scenata di prim-" ed ecco che mi zittisce di nuovo ma stavolta lo fa con le sue labbra. Sì, mi sta baciando. Il mio primo bacio se lo è rubato, preso, appropriato lui. E' un bacio lungo, ma molto casto. Cerca di infilare la lingua ma lo sposto subito. Spalanco la porta di fretta e me ne scappo in bagno."Cazzo" mi accascio a terra in un pianto disperato. Le lacrime non smettono, perché Francesco ha fatto tutto questo? Non gli basta rovinarmi la la vita scolastica? Adesso mi vuole allontanare anche da lui?Ho passato tutte le ore in bagno come uno stupido, mi faccio pena. Quando sono tornato a casa mi sono ricordato che  mia madre è andata in vacanza con delle amiche per un mese. E ora sono tutto solo proprio quando la solitudine non deve prendere il sopravvento "Fanculo a tutti." comincio a urlare per casa. Mi butto sul divano con la TV accesa. Non so che ore sono, mi sono addormentato, il sole ormai non c'è più.  Non mi andava di alzarmi dal divano. E' stata una giornata molto movimentata  e ormai è l'ora di cena. 

"DIN DON"

 Il campanello. Chi sarà a quest'ora? Vado ad aprire la porta e davanti mi ritrovo lui, cosa e venuto a fare il prof qui? "Edward. Posso entrare? " l'ho fatto entrare, non so cosa fare, cosa dirgli. "Prof...mi dis-" mi ha azzittito con la mano." No, non devi scusarti, e stata colpa mia...non dovevo.." basta, cosa sta dicendo? Sposto la sua manu e mi getto sulle sue labbra in un bacio casto. "Edward?" mi  stacco e lo guardo negli occhi." Vincent.. ti am-" non mi ha fatto finire la frase che  le sue labbra sono di nuovo sulle mie. Mi fanno provare una sensazione indescrivibile. La sua lingua esplora ogni angolo della mia bocca. E' un Bacio pieno di passione, lo desidero più di ogni altra cosa. Dopo un po siamo arrivati in camera da letto senza staccarci mai da quel contatto. Mi ha buttato sul letto e comincia a spogliarmi pian piano. Mi da piccoli baci teneri su tutto il corpo. Si struscia su di me ed il suo profumo mi invade le narici. Mi toglie il boxer e comincia ad infilare la sua lingua nel mio buco. Comincia a metterci un dito, poi due. Quando è ben largo prende un un preservativo dal suo portafoglio e se lo mette. Entra pian piano dentro di me e comincia a penetrarmi lentamente. Un sacco di sensazioni mi pervadono portandomi al godimento più sfrenato. Stringo le coperte con i pugni stretti mentre le sue spinte aumentano sempre di più. "S-sei stretto" dice sforzando ad ogni spinta. Dopo ciò prende il mio membro in mano e comincia a masturbarmelo e nel giro di pochi secondi veniamo tutti e due. Cadiamo stesi sul letto, sfiniti. Mi giro verso di lui e comincio a fissarlo. Non posso crederci che il mio sogno erotico sia diventato realtà. "Io-" cerco di dire ma un cellulare comincia a squillare. Il professore si alza di scatto e raggiunge i sui pantaloni abbandonati sul pavimento e ne estrae il suo cellulare. "Pronto? Oh si, arrivo subito amore. A dopo" A quelle parole e come se mi fosse caduto il mondo addosso. Si riveste velocemente e mi saluta con un semplice "ciao." per poi uscire dalla stanza e lasciarmi lì, da solo con mille pensieri per la mente