Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 14

Sono passati dei minuti da quando è arrivato quella foto; minuti che a me sembrano ore. Il cuore mi è salito letteralmente in gola, forse è soltanto un fotomontaggio. Ma la paura non fa altro che peggiorare le cose, facendomi tremare in una maniera incredibile. Ad un tratto il rumore di un oggetto che cade a terra frantumandosi, proviene dal salotto. Sobbalzo strozzando un urlo. Devo uscire di qui e alla svelta. Mi alzo e cercando di non fare nessun rumore possibile vado alla porta. Lo scricchiolio di quando la apro e superfluo. Metto fuori prima la testa guardandomi intorno: tutto tranquillo. Percorro il corridoio facendo attenzione a non far scricchiolare troppo il parquet. Arrivato alla fine vedo la porta di casa e mi preparo per correre, piegando le gambe così da avere più slancio. Mentalmente conto fino a tre e, arrivato a quest'ultimo numero parto spedito. Ma come sempre le cose non vanno mai come te le immagini. Superato l'angolo del corridoio qualcosa mi colpisce alla nuca facendomi sbattere con la faccia a terra. Il dolore alla testa si unisce a quello del viso facendomi pardere i sensi.

Dopo una manciata di minuti, sento qualcosa di freddo battermi sulla guancia destra, risvegliandomi. Apro gli occhi di stacco e tutto quello che è successo prima mi torna alla mente. Sulla mia guancia ancora quell'oggetto ma riesco a capire che si tratta di un coltello. La paura ritorna e cerco di girare il capo per vedere chi lo sta maneggiando ma, solo ora mi accorgo che sono legato. La mia faccia schiacciata di lato su qualcosa di morbido. Riconosco il divano su cui sono accasciato e la parete color ambra: sono nel mio salotto. " ti sei svegliato finalmente " una voce calma e acuta proviene da sopra di me. Una voce inconfondibile ma, che al contrario avrei voluto non riconoscerla. I miei capelli vengono presi e tirati verso l'alto e di scatto il mio corpo li segue, ritrovandomi in posizione eretta. Un gemito di dolore mi esce dalla bocca e senza perdere tempo mi volto dietro e sì, è proprio lui. Non capisco, pensavo che dietro a tutto ci fosse Marco ma invece... " cos'è? Sei sorpreso vero? " la sua voce ora è sarcastica, come se si stesse prendendo gioco di me, ma è proprio questo che fa e che ha sempre fatto. " perché, perché fai tutto questo Josh?! " con voce tremante è la prima cosa che voglio sapere. In risposta alla mia domanda, ho ricevuto soltanto una risata: cosa che mi ha fatto imbestialire. Peccato però che non sono nelle condizioni per arrabbiarmi. " sai, ti facevo più inteligente. " non capisco niente di quello che sta dicendo. " riguarda quello che è successo anni fa! Ricordi?! Ricordi il cadavere giù in cantina? " prosegue. Cosa... cosa sta dicendo, cosa  c'entra? " cosa vuoi dire ? Ormai ci siamo lasciati tutti alle spalle quell'accaduto! " gira intorno al divano e si posiziona davanti a me. " forse tu! Ma c'è una cosa che non sai: quello che è successo veramente è completamente differente a ciò che hanno detto a te. Hanno plasmato i tuoi ricordi! Eri quello più scioccato di noi tre e per non provocarti altri danni ti hanno dato un'altra versione ." come può essere? Sta mentendo?  O forse è la verità. " il cadavere non era altro che quello di Simon. " chi è questo Simon... Non ho mai conosciuto una persona con questo nome. Non faccio in tempo a chiedere che continua. " fammi indovinare, non conosci nessuno con questo nome dico bene?! Ovvio che no. Beh lascia che te lo dica io: lui era il numero quattro del nostro gruppo. Già, oltre a me, Toby e te c'era una quarta persona. " la testa comincia a farmi male e alcuni frammenti di ricordi mi appaiono nella mente ma sfocati. " tu e lui andavate d'accordo, a volte sembrava che esistevate solo voi due e lasciavate me e Toby da parte! " continua. " tralasciando il fatto che questa cosa sembra presa da un libro di fantascienza, anche se fosse, avresti ucciso questo Simon solo per questo motivo ?! Certo me la sto già bevendo " appena finito la frase si mette a ridere come se avessi detto una cosa completamente folle. " giuro non ti facevo così divertente e stupido. Non l'hai ancora capito vero?! Bene allora cercherò di fartici arrivare. Partiamo con il dire che non sono stato io a ucciderlo ma per colpa tua e di Toby sono stato mandato in un centro di riabilitazione. Un posto schifoso, lurido e senza alcuna emozione: il solito posto grigio con sbarre del medesimo colore, proprio come si vede nei film. Ci sono stato per tre lunghissimi anni. Non puoi nemmeno immaginare come sia stare in un posto del genere, dove ti dicono loro cosa mangiare e cosa fare, trattandoti come un malato senza cervello. Quando sono tornato a casa, tutta la mia famiglia mi ha trattato come se avessi avuto una malattia contagiosa. E sai la cosa bella? Avevano modificato anche i ricordi di Toby... ma la mia vendetta contro di voi l'ho pensata dal primo giorno che sono entrato in quella struttura, mentre l'odore del marciume mi inondava le narici. " sono completamente allibito da ciò che ha detto. D'un tratto è come se la testa mi stesse scoppiando, ma allo stesso tempo è come se non l'avessi, tanto la sento leggera. Mi sembra di essere in un sogno, magari è prorpio così! " anche se devo ammetterlo, mi sono un po lasciato prendere la mano. Il mio piano era quello di tornare in questa città e di farti paura mandantoti dei messaggi anonimi ma quando ho scoperto che avevi una relazione con quello lì, mi sono arrabiato moltissimo. Provavo qualcosa per te, amore che con i lunghi anni si è conservato ma lasciando posto alla rabbia. " oddio ! Ora che ci penso dove è Francesco! " so cosa vuoi dirmi, lo ucciso ovviamente. " risponde alla mia domanda ancora prima che la formulassi. Il senso di rabbia cresce in me in modo aggressivo, intanto che le lacrime ormai scendono senza accorgermene. " oh non piangere, presto lo raggiungerai. " aggiunge. A quelle parole un senso di vuoto e terrore prende possesso di me. " ovviamente la situazione con il tuo caro ex professore non ha fatto che aiutare il mio piano anche se poi è successo quel incidente e non se ne sa niente. Infine concludo dicendoti, perché dalla tua faccia vedo che non ci sei arrivato da solo, che sei stato tu ad uccidere Simon. " conclude. Si alza in piedi impugnando bene il coltello e lo alza verso l'alto immaginando già cosa vuole fare. " ma non può essere! Allora perché hanno mandato solo te li?! Non potevi dire come stavano le cose!? " dico urlando con tutta la paura che è dentro di me. " credi che non l'ho fatto? Ma non mi hanno creduto, essendo arrivato per primo lì mi sono sporcato di sangue e tutti hanno pensato che fossi stato io mentre quando hanno chiesto a voi due: a te e a Toby, avete detto a tutto lavandovene le mani! " detto ciò l'oscurità più totale mi avvolge come un guscio.

~~~

L'infermiera Rose entra nella stanza dalle pareti bianche grigie del paziente Edward facendolo trasalire dai suoi pensieri. Gli sommistra la dose giornaliera di medicinali e gli lascia una carezza sulla testa mentre si rispecchia nei suoi occhi lucidi. La povera infermiera ricorda come se fosse ieri il giorno in cui è arrivato qui nella struttura di riabilitazione M.E. Accusato di aver ucciso un suo coetaneo mentre giocavano con altri due. Ad un tratto il ragazzo dai capelli castano, preso dai suoi soliti attacchi di pazzia, cerca di mordere Rose. Ma per fortuna riesce a schivarlo poiché il ragazzo indossa una camicia di forza a tenerlo incollato alla sedia su cui è seduto. Facendo un passo indietro, un sorriso colmo di angoscia si forma sul sul viso: pensando alla povera madre che viene a visitare il proprio figlio ogni settimana per poi andarsene piangendo sconvolta. Rose si dirige alla porta, di un colore scuro, e lanciandogli un ultimo sguardo chiude la porta intravedendo, quasi, una lacrima scivolare sulla guancia di Edward.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro