Scappare o restare?
Sum il grande? Creaturelle? Mi salì il sangue al cervello!!! Senza pensare neanche minimamente che il soggetto entrato nella caverna avrebbe potuto anche incenerirmi con un solo sguardo, mi fiondai verso di lui fino ad arrivargli ad un palmo dal naso. Selma era impietrita, non riusciva neanche a parlare.
Mi alzai sulle punte dei piedi e con tutto il fiato che avevo in gola inizia a sbraitargli addosso
"Ma come ti permetti!!! Chi ti credi di essere!!! Io, Noi, siamo streghe potentissime e tu sei solo un pallone gonfiato! Irritante, Arrogante, Presuntuoso, Idiota!!! Adesso ti faccio vedere io chi è la creaturella!"
Stavo per scagliargli un incantesimo quando lui mi afferrò i polsi fermando, così, i miei pugni che lo colpivano ripetutamente senza nemmeno che me ne fossi accorta. In quell'istante pensai davvero che la mia impulsività, questa volta sarebbe stata la mia rovina, la mia fine! Con la coda dell'occhio vidi Selma che, sfruttando la momentanea distrazione di Sum, stava svogliando freneticamente il libro. Sicuramente voleva cercare un incantesimo ma non sarebbe servito a nulla visto che non aveva idea da dove cominciare e cosa cercare.
"Hey ragazzina, calmati! Ok, ok... ero convinto foste degli ammazza stregoni!"
"Ammazza stregoni, noi? Tu piuttosto!"
Intanto mi accorsi del sussurro della voce di Selma che stava ripetendo una sorta di incantesimo puntando il dito in mezzo tra me e Sum.
"No Selma aspetta, non lo fare!"
Troppo tardi. Tra le nostre gambe si sentì uno scoppiettio seguito da qualche scintilla. Sum finalmente mollò la presa dai miei polsi, lasciandomi cadere a terra come un salame, Selma corse immediatamente al mio fianco chiedendomi se stessi bene, era seriamente convinta di aver fatto una magia pericolosa... certo cosa si poteva pretendere da una ragazzina che per quattordici anni è stata convinta di essere umana, però apprezzai lo sforzo e la preoccupazione.
"Hahahaha, voi sareste quindi, due potentissime streghe. No vabbe' sto tremando di paura!" E mentre si prendeva gioco di noi fingeva di tremare vistosamente.
Irritante, davvero questo Sum, pensai tra me e me. Mi alzai ricomponendomi e lo fissai realmente per la prima volta. Aveva tolto il cappuccio: capelli castani all'altezza del collo risaltavano i lineamenti decisi del suo viso, gli occhi castani dal taglio leggermente orientale rapirono completamente il mio sguardo.
"Sei.. Sei..." non riuscivo a parlare, ero in soggezione. "insomma, smettila di fissarmi così!"
Mi fece un sorrisetto, si avvicinò così tanto che quasi mi sembrava di soffocare "Va bene dai, finiamola con queste pagliacciate, mi sembra di capire che non siamo nemici"
Mi diede una piccola spallata aprendosi un varco tra me e Selma, fece ancora qualche passo e si voltò "Questo è il mio rifugio. Qui io mi esercito, mi nascondo e faccio tutto quello che mi pare e piace e voi vi siete intrufolate senza permesso, quindi vi inviterei ad andarvene immediatamente. Visto che siete streghe, anche se non si direbbe, vi risparmio. "
Il mio visò si incendiò dalla rabbia, stavo per esplodere davvero, ma come feci per scagliarmi nuovamente verso di lui, Selma mi mise la mano sulla spalla "Aspetta Thera, lui ha ragione." Ragione? Non potevo credere alle mie orecchie. Selma davvero non la capivo, stavo per ribattere ma lei proseguì con tutta calma e con tono sarcastico
"Dobbiamo andarcene subito e senza di lui, sarebbe solo di intralcio per la nostra missione supersegreta"
Sum rizzò le orecchie alla parola supersegreta. Selma aveva colpito nel segno. Però non riuscivo davvero a capire dove volesse andare a parare.
"Missione? Quale missione? Mi state prendendo in giro, vero?"
"No, no, Sum. Abbiamo davvero una missione da compiere, ma tu non hai tempo e voglia da perdere con noi povere streghelle da quattro soldi"
Gli diede le spalle con una giravolta plateale e sentenziò con fare solenne
"Noi ce ne andiamo!"
Selma mi guardò facendomi cenno di seguirla
"Sì... ecco... appunto ce ne andiamo per la nostra missione" aggiunsi io meno solennemente.
"No, aspettate. Vi concedo di restare se volete."
"Oh, certo.. il grande Sum ci concede il privilegio di restare nel suo palazzo"
Ora ero io che mi divertivo a prenderlo in giro.
"D'accordo, scusate, è che non sono abituato ad avere... hem ospiti"
A quel punto sentimmo che finalmente la tensione fra noi si stava allentando. Ci sedemmo al centro della caverna, dopo qualche secondo di imbarazzo Selma ruppè il ghiaggio
"Quindi Sum, tu sei uno stregone."
"Già"
"E lo sei sempre stato? Quanti anni hai?"
Sum guardò Selma e poi subito guardò me come a chiedermi se mia sorella avesse tutte le rotelle a posto.
"Certo che sono sempre stato uno stregone. Che domanda è questa, stregoni si nasce..."
"No, sai, devi scusare mia sorella, è solo che lei ha appena scoperto di essere una strega. Cioè, veramente abbiamo appena scoperto di essere sorelle, sì insomma è complicato..., quanti anni Hai?"
Arrossii come una bambina al suo primo bacio, mentre cercavo di giustificare Selma.
"17... ma quindi voi siete le figlie di Aurora?"
Sum ci guardava come se avesse visto per la prima volta un asino volare.
Guardai Selma e lei guardò me per poi esclamare all'unisono
"Ma com'è che tutti sanno questa storia tranne noi dirette interessate!"
Sum cambiò nuovamente sguardo che ora sembrava essere incredulo
"No, non può essere. Vi state prendendo di nuovo gioco di me! Che prove avete per sostenere quello che state dicendo?"
Entrambe portammo le mani al collo e mostrammo i ciondoli a forma di infinito. Sum rimase a bocca aperta, questa volta era davvero sconvolto.
Non capivamo davvero questo suo sconvolgimento... forse lui sapeva qualche cosa che noi non sapevamo.
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