Tutti a scuola!
Stamattina la sveglia suona prima, penso di sapere perché, in quel momento sento una voce, è Anna- ragazzi vi ho preparato tutto il necessario per andare a scuola preparatevi e venite giù - -d'accordo- rispondo mentre mi preparo.
Quandoscesi William era già lì ad aspettarmi insieme ad Anna che ci mise un panino nello zaino e una bottiglia d' acqua.
-Giuliet tu sei grande ormai e quindi visto chè la scuola è vicina potete andarci anche da soli- ci disse Anna -d'accordo- risposi io.
Ci misimo pochi minuti ad arrivare, il cortile era pieno zeppo di ragazzi della mia età ero felice ma anche triste perché dovevo tornare dai proff.
-William ti devo lasciare ora tu vai con la tua maestra là giù ciao comportati bene mi raccomando
-si va bene- ci salutiamo ed entriamo...
Driinnnnnnnn
-no la campanella è suonata e non sono ancora in classe, sto correndo per tutta la scuola ma non sono ancora arrivata!-
Trovo la mia classe e sospiro dico- ah, finalmente, classe prima E - aspetto cinque secondi e busso
-avanti- una voce femminile mi risponde, apro la porta, entro lentamente ritrovandomi in un oceano di sguardi su di me, sguardi infelici e pieni di noia, in un attimo mi riempio di paura, vergogna tristezza, sentendo questa terribile sensazione scivolare nel mio corpo, non sento le parole della proff
-come? - dei ragazzi ridacchiando sottovoce - ho detto presentati alla classe- -va bene- rispondo io iniziando a tremare dalla paura, quella orribile sensazione ricomincia e non mi fa uscire le parole di bocca, -dai- mi dice la proff con tono di incoraggiamento, allora faccio un respiro profondo e comincio -mi chiamo Giuliet, ho undici anni ed ero orfana ma nonostante questo ho tutti i requisiti in regola grazie all' aiuto delle mie fidate maestro di sostegno, ho un fratello di otto anni, William, e non conosco nessuno qui- ho il cuore a mille, quella sensazione ora è più forte che mai, il mio respiro si fa pesante -grazie cara ora puoi metterti seduta lì- io rispondo va bene e vado a sedermi, dall' altro lato del banco doppio sedeva un ragazzo tranquillo chè non mi rivolge la parola, ovviamente neanche io la rivolgo a lui dopo quell' esperienza orribile.
Per l' intera ora di matematica non abbiamo fatto altro chè discutere di questioni non riguardanti la matematica.
Finita la prima ora arriva un professore chè ci fa religione -allora ragazzi prendete il libro a pagina sei- tutti aprsono l' enorme libro tranne uno chè alza la mano -si? Cosa c' è? -chiede il professore -ma non dovremo presentarci prima? - infatti non ci eravamo presentati a lui -no non vi presenteremo siamo già in ritardo! - da quel che penso io alla classe non pace quel professore. Facciamo un' ora di lettere e poi arriva finalmente la ricreazione, tutti vanno ai banchi dei loro amici, tutti tranne me. Mangio il mio panino e la campanella suona, abbiamo due ore di buco passata a non fare niente.
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